In questa pagina trovate tutti gli interventi e i numeri di Bologna da Vivere dedicati alla città metropolitana nell’attesa che diventi un istituzione formale sul nostro territorio.
Bologna da Vivere Città Metropolitana, edizione cartacea, esce alla fine di ogni mese e viene distribuito nei comuni a più alta densità demografica della nostra provincia: Castel Maggiore, Casalecchio di Reno, San Lazzaro di Savena.
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L’edizione speciale Città Metropolitana è stata pensata nell’ottica di considerare Bologna e i comuni della prima cintura come un unico bacino di persone che si muovono e vivono il territorio e che hanno interesse a tenersi informati su ciò che avviene sia in città che nella provincia. La realtà di oggi è quella di persone in movimento tra centro e prima cintura per motivi non solo di lavoro ma anche di entertainment. Anche nella nostra indagine condotta dall’Osservatorio del Bologna Mood Watcher sono stati compresi i comuni di Castel Maggiore, Casalecchio di Reno, San Lazzaro di Savena. Se avete segnalazioni, interessi e argomenti da approfondire scriveteci a redazione (at) bolognadavivere.com
Riportiamo una dichiarazione della presidente della Provincia di Bologna Beatrice Draghetti del 210711
Dichiarazione della Presidente Beatrice Draghetti
“Dell’idea di “federazione di città” per il territorio bolognese si è parlato recentemente in sede politica, collegando il tema sia alla più ampia riflessione sulla Città Metropolitana sia ad un articolo da inserire nella carta delle Autonomie Locali in discussione, un’ipotesi che darebbe la possibilità allo Statuto della Città Metropolitana di scegliere tra il sistema elettivo diretto e quello di secondo grado.
Cosa deve stare a cuore agli amministratori?
Di essere protagonisti di passaggi autenticamente riformatori e innovativi, che in concreto possano sostenere territorio e cittadini in un miglioramento della qualità della vita, in termini di servizi e semplificazione complessiva.
Dopo anni di discussione su Città Metropolitana come prospettiva congeniale al nostro territorio, anche per le esperienze avanzate di governance già in atto, una legge dello Stato (L. 42/09) ora consente un’accelerazione rispetto alla sua istituzione.
Non c’è dubbio che anche la proposta anticipata dal Sindaco Merola meriti una grande attenzione e un serio approfondimento circa l’efficacia, la convenienza e l’opportunità.
A partire innanzitutto dalla concreta fattibilità dell’opzione: ovviamente senza una nuova legge che la prevede, rischiamo di perdere ulteriore tempo aspettando Godot, come si sta facendo da anni.
In secondo luogo e in ogni caso, le proposte soprattutto di riforma istituzionale vanno testate su efficacia e adeguatezza in riferimento al territorio, in cui applicarle.
Infine, ma di assoluta rilevanza, non può sfuggire che c’è una radicale differenza tra Città Metropolitana così come rappresentata nell’art. 114 della Costituzione, realtà costitutiva della Repubblica assieme a Comuni, Province, Regioni e Stato, e un livello di governo di secondo grado senza organi eletti direttamente dai cittadini.
Queste scelte strategiche vanno fatte in totale sinergia con il territorio: avendo disponibili possibilità realistiche, scegliamo di atterrare su riforme vere, di alto livello, corrispondenti alle esigenze e alle potenzialità del territorio.”