di Simona Pinelli
Eccoci, eccoci! Il nostro piccolo vademecum per il 2025 non poteva mancare anche quest’anno. E come al solito la prima domanda è: come muoverci? Beh, come sempre guardando gli angoli nascosti di questa marea di eventi che prende il nome di Artcity; fatto questo, che già non è poco, abbiamo deciso di ispirarci al “tema” dello Special Program di quest’anno, Le Porte della città, che vede le amatissime 12 porte protagoniste, in una gimcana da far diventare matto Google Maps. Fra l’altro abbiamo scoperto tantissime novità, e su queste ci concentreremo in particolare, rimandando come sempre alla pagina di Artcity con tutto il mega calendario
Premettiamo come sempre che, per quanto non sia proprio off off, parallelamente ad Artefiera c’è l’ormai imperdibile BOOMing Contemporary Art Show, di cui si è già parlato e qui accenniamo solo, la fiera parallela improntata sulla ricerca delle nuovissime tendenze, che ci porta già la prima novità: lo spostamento da Dumbo a Palazzo Isolani dove invaderà gli spazi con le “sue” Rampicanti”. Altro luogo conosciuto che merita una citazione è Palazzo Boncompagni – Via del Monte 1, che però svela anch’esso una novità: i curatori della mostra Alfredo Pirri. Ritratto di Palazzo (4 fennraio-30 aprile), che sono nientemeno che Lorenzo Balbi e Silvia Evangelisti, fantastico e inedito connubio tra le nuove tendenze della curatela contemporanea da una parte e un mostro sacro del settore dall’altro. Artista di fama internazionale, Alfredo Pirri che non ha bisogno di presentazioni, trasformerà gli spazi del Palazzo in un percorso unico tra installazioni immersive, luce e memoria. Altro evento veramente imperdibile è un’altra novità assoluta e assolutamente da non mancare :per la prima volta il Tecnopolo Manifattura Data Valley Hub Bologna si affaccia ad Articity ,venerdì 7 febbraio 2025 alle ore 17, presentando l’installazione audiovisiva interattiva The Models del duo artistico dmstfctn, a cura di Sineglossa in collaborazione con CINECA e ART-ER, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e di Fondazione Bruno Kessler e parte di The Next Real, la rassegna di mostre, talk e laboratori dedicate al rapporto tra arte e intelligenza artificiale.
Ma ora, via che si parte. Quindi: per ogni porta abbiamo scelto una suggestione, un suggerimento, un evento tutto nuovo per un totale di 12 tappe che potete peraltro comodamente fare in bici, utilizzando la mitica tangenziale delle biciclette, così non ve ne scappa una.
Porta Santo Stefano.
La novità legata a questa porta è presentata dalla Galleria Studio Cenacchi – via Santa Stefano 63 – che presenta, fino al 28 febbraio, Trame Silenziose di Zeno Bertozzi, una mostra su due sedi, a Milano e Bologna in un progetto culturale unitario che permette di arricchire ed articolare la conoscenza di Bertozzi, offrendo la possibilità a più persone, anche in aree diverse d’Italia, di accedere alla mostra. Trame Silenziose presenta 32 sculture in gesso e ceramica, dove Bertozzi crea un “tatuaggio plastico” che evoca calcificazioni e concrezioni naturali, riflettendo sul tempo e sulla bellezza eterna.
Porta Castiglione
Questa tappa ci porta la più grande novità del 2025: le tantissime attività che prenderanno vita ai Giardini Margherita, in particolare presso la Centrale l’attesissimo nuovo spazio riqualificato dall’associazione RE-use with love e aperto al pubblico per la prima volta in questa occasione, con una serie di mostre ed eventi unici che declineranno i temi legati alla sostenibilità e all’arte contemporanea, all’interno del parco, offrendo al pubblico l’opportunità di immergersi in un percorso artistico anche all’aria aperta, ricco di stimoli e riflessioni. Sia va da RE(un)dressed, mostra fotografica di di Luca Maria Castelli -che vede la curatela della sottoscritta (dal 31 gennaio al 18 febbraio) -, passando per l’evento di Opera d’arte pubblica partecipativa (4 e 5 febbraio dalle ore 10.00 alle 18.00) Inside Out Project ideata dallo street artist JR, che ha coinvolto oltre 150 paesi con messaggi collettivi sui temi contemporanei. A Bologna, l’“Azione” artistica diffonderà il messaggio REUSE FOR MOTHER NATURE, sensibilizzando sul riuso per la sostenibilità. I ritratti di 200 bolognesi verranno incollati lungo il viale d’accesso alla Centrale, trasformando il percorso in un’opera corale. Fino al 20 febbraio, poi, è di scena Claudiano.jpeg con Il Bambino Interiore che esplora il mondo adulto con uno sguardo infantile e senza filtri dove collage e installazioni ritraggono personaggi e icone pop in una realtà cinica e spiazzante. Infine, ma non per ultimo, SANTE evento effimero tutto da scoprire a cura di Cuoghi Corsello, che si terrà SOLO il 9 febbraio 2025 dalle 16.00 alle 20.00 che offre uno spazio di espressione libera attraverso oggetti, performance, suoni e poesie.
Porta San Mamolo
Artcity è anche occasioni unica per visitare luoghi già incredibili di per sé Bologna ma che, interagendo con l’arte, si trasformano ulteriormente in un’esperienza magica. È il caso della Conserva di Valverde (Via Bagni di Mario 10, conosciuta anche come Bagni di Mario) che in questo periodo si presenta ai visitatori in veste sempre nuova. Dal 5 al 10 febbraio 2025 ecco quindi il progetto fotografico inedito di Anna Caterina Masotti dal titolo Thea Maris | Risonanze del Maris che racconta attraverso un bianco e nero contrastato, non solo l’essenza del mare ma anche la forza del legame tra madre e figlia che si intrecciano in un viaggio nel tempo, in cui il passato ritorna trasformato e rinnovato nel presente in un paesaggio intriso di storia e amore. Novità per questo luogo è l’allestimento: 4 foto saranno stampate su teli di ben 4 metri di altezza, posti al centro della cisterna, mentre 2 foto su altri due teli di seta larghi 2 metri e alti 1,33 metri.
Porta Saragozza
Non è proprio dalle parti di Porta Saragozza ma la direzione è quella… e poi è sempre una cosa nuova vedere una mostra nel tempio dell’alta moda. Dal 1 febbraio al 15 marzo 2025 Galleria Cavour 1959 infatti presenta la mostra Oltre il Reale: David LaChapelle a Bologna, una straordinaria mostra personale dedicata a uno dei fotografi e artisti più influenti e visionari del nostro tempo. L’esposizione, curata da Deodato Arte in collaborazione con Contemporary Concept, propone un percorso immersivo attraverso le opere più iconiche di LaChapelle, offrendo al pubblico un’occasione unica per esplorare i molteplici filoni della sua produzione artistica: dalla riflessione spirituale all’analisi sociale, dai ritratti delle celebrità al dialogo con la moda, fino alle tematiche legate al cambiamento climatico. Con oltre 30 opere esposte, tra cui una inedita mai presentata al pubblico.
Porta Sant’Isaia
Imperdibile la novità di Porta Sant’Isaia: ben due ex Chiese, San Barbaziano – Via Cesare Battisti 35 – e San Mattia – Via Sant’Isaia 14/a – ospitano 2 bellissimi interventi: l’ex Chiesa di San Barbaziano – da poco restaurata e ora nuovamente aperta al pubblico – dal 31 gennaio al 9 febbraio ospita l’intervento installativo dell’artista norvegese Per Barclay, suggestiva rielaborazione dell’opera La Strage degli Innocenti di Guido Reni mentre l’ex Chiesa di San Mattia, dal 6 al 16 febbraio accoglie Harmonic Room, una personale di Alessandro Sciaraffa che ha la centro la riflessione sul suono che contraddistingue da sempre la ricerca dell’artista.
Porta San Felice
Un altro luogo per cui Artcity diventa occasione per vedere è l’Opificio delle Acque di Bologna, via Monaldo Calari 15, straordinario centro di cultura, scienza e storia della città che ospita l mostra AQUAE UTILES di Lidia Bagnoli promossa da Canali di Bologna, in un’inedita collaborazione con l’associazione culturale Spazio LAVì! Ma la verità novità l’evento prevede interventi dell’artista, dei curatori e degli organizzatori, offrendo un’opportunità unica di approfondire il legame tra arte, paesaggio industriale e acqua. Con installazioni site-specific e una performance del Cristal Baschet, un organo raro e straordinario suonato con l’acqua dal liutaio Roberto Regazzi.
Porta Lame
Di per sé, le due realtà che troviamo a Porta Lame non sono una grande novità ma lo è la loro collaborazione: fino al 2 marzo è visitabile Se chiudo gli occhi il buio non mi vede – Atto II personale di Luca Freschi che vede la virtuosa collaborazione tra la Raccolta Lercaro e la storica Galleria bolognese L’ARIETE artecontemporanea, con un progetto in due tempi. Atto I è stato inaugurato infatti nel mese di novembre presso la sede della Galleria, mentre il secondo ed ultimo atto prende vita nella project room della Raccolta Lercaro. L’esposizione propone l’ultima ricerca dell’artista, che da anni lavora sul tema della vanitas, della profondità interiore, del memento mori, attraverso una serie di opere, tutte realizzate in terracotta ceramica, di cui molte realizzate appositamente per l’occasione e per lo spazio stesso.
Porta Galliera
In vicolo Cattani, 5b, la Galleria Spazio b5 si è già fatta conoscere da anni come interessante vetrina di creatività e condivisione; quello che c’è di nuovo nella mostra TRENTANIMEUNCORPO di Fabrizio Loschi è la quantità di opere presenti: ben 30 sculture che esplorano – ognuna con la sua storia – l’essenza umana attraverso il dialogo tra forma e materia.
Porta Mascarella
Qui andiamo un attimo fuori porta, ma proprio di pochi metri. In Via Zago 7h ha aperto recentemente un nuovo spazio culturale tra i più interessanti in città e che consiglio vivamente di visitare: il Burgio&Gomez Studio, che vede cimentarsi in uno -spazio-progetto direttamente una coppia di artisti cosa che è di per sé è una novità ma soprattutto vuole essere luogo aperto agli artisti, in particolare i giovani e giovanissimi che sono all’inizio del loro percorso, e questa è la vera novità. Per il 2025 presentano Fratture e Ricuciture“, un invito ad indagare sui processi di rottura e ricostruzione che coesistono e sono esasperati nel mondo contemporaneo da un’estrema frammentazione in tutti i tessuti: culturale, sociale, economico e ambientale. La versione 1.0 presenta installazioni di Burgio e Gomez e la performance Reazione a catena delle giovanissime Sophia Fabris e Roberta Mignani, invitando il pubblico a interagire. Il progetto, in continua evoluzione, prevede nuove collaborazioni e futuri momenti espositivi.
Porta San Donato
Qui le novità sono addirittura due: l’esordio in Artcity di uno dei locali colonna delle musica di qualità bolognese, il Bravo cafè – Via Mascarella 1 – che ospita un evento anch’esso novità assoluta: il podcast ‘Storie dell’Arte della giornalista Valentina Tosoni eletto da Artribune Miglior Podcast culturale del 2024, che verrà trasmesso in live streaming proprio dai locali dello lo storico live club di Bologna. Per l’occasione, ca va sans dire, il podcast si avvale dell’ausilio della musica, diventando Storie e Suoni dell’Arte dove Tosoni sarà affiancata dal dj Alessio Bertallot, celebre conduttore di “B-Side”, programma culto in onda su Radio Capital, con cui esplorerà l’universo meno conosciuto di alcune artistar del Novecento, tra suggestioni sonore e narrazione freestyle.
Porta San Vitale
Ateliersì – via San Vitale 69 – più che una novità propone, dal 6 al 16 febbraio, una contaminazione inedita tra teatro, arte e architettura: The city is no longer di Nazario Zambaldi è infatti un’installazione frutto della collaborazione con Open Project e BOOMing Contemporary Art Show, che porta avanti il progetto Polis, ispirato al testo di Paul Pourveur, già presentato all’Atelier Sì nel 2021 e 2024. Tracce sonore attivabili via QR code raccontano una città scomparsa, tra solitudine e consumo. L’installazione, visibile nella vetrina dell’Atelier Sì, collega simbolicamente altri spazi urbani risignificati dell’ex chiesa delle mura tra Porta Lame e Porta San Felice (sede di Open Project) e Palazzo Isolani all’ingresso di BOOMing Contemporary Art Show.
Porta Mazzini
In via Borgonuovo 3c, a pochi passi dalla porta, ha aperto da pochi mesi Il Caffè letterario CAPIRE, un locale unico nel suo genere, che per la prima volta partecipa ad Art City con
Capire l’inatteso in collaborazione con ComunicaMente, una performance a cui danno vita l’artista Manuela Dago Pecorari di Sartoria Utopia insieme a Petra Dotti (una delle menti e cuori del CAPIRE)”. Nelle giornate di apertura al pubblico dal 4 al 16 febbraio sarà possibile visitare la mostra dedicata ai Tarocchi dell’inatteso, creazioni originali di Manuela Dago Pecorari, con l’apertura straordinaria fino alle 24:00 sabato 8 febbraio. Nelle giornate di domenica 9 e 16 febbraio sarà invece possibile prenotarsi per il workshop esperienziale: Petra Dotti (creativa e cartomante) leggerà le carte dedicando ad ogni partecipante una decina di minuti, successivamente ognuno potrà creare il proprio personalissimo Tarocco utilizzando la tecnica del collage, guidato sapientemente da Manuela.
Con le gambe un po’ doloranti dalla lunga pedalata, chiudiamo questo giro e ci riposiamo in uno dei tantissimi locali tra dentro e fuori porta… quale? Eh beh mica vi posso dire tutto, scegliete voi!