Richard Nonas
Fino al 18 gennaio 2025
P420 è lieta di presentare la terza mostra personale in galleria di Richard Nonas (Brooklyn, 1936 – New York, 2021), la prima dopo la scomparsa dell’artista.
Richard Nonas riveste una posizione unica e originale nell’ambito della scultura, attraverso la sua profonda comprensione dello spazio come costrutto sia fisico che psicologico. La sua transizione, avvenuta alla fine degli anni Sessanta, dall’antropologia all’arte, si è rivelata cruciale per il suo sviluppo artistico, determinando un approccio del tutto singolare alla scultura, che trascendeva le mere preoccupazioni formali.
«L’antropologia mi ha instillato il dubbio – per usare le parole di Nonas stesso – dubbio verso ciò che è più ovvio, dubbio verso ciò che è più piacevole, dubbio verso ciò che è più egoisticamente utile, dubbio verso ciò che è oscuro e difficile, dubbio verso ciò che è doloroso, distruttivo o inutile. Il dubbio che intendo è quello verso qualsiasi cosa. L’antropologia mi ha fatto il dono del dubbio continuo. Ma la scultura mi ha obbligato a usarlo».
Tra i primi artisti post-minimalisti, lavorando principalmente con forme semplici e materiali grezzi come legno, acciaio e pietra, Nonas ha creato opere che attivano lo spazio attraverso interventi sottili e collocazioni precise. Le sue sculture, spesso disposte in configurazioni lineari o forme geometriche essenziali, emergono da una profonda indagine su come gli oggetti possano trasformare la nostra percezione ed esperienza di un luogo.
Nonas ha costantemente sfidato il confine tra oggetto e ambiente, creando quelli che lui definiva “luoghi caricati”, aree in cui la relazione tra osservatore, oggetto e contesto diventa intensificata e dinamicamente instabile. Attraverso gesti apparentemente semplici, come il posizionamento di blocchi d’acciaio, la disposizione di fogli di ardesia o di legni intagliati, Nonas altera il peso emotivo e percettivo di uno spazio, rendendo gli spettatori consapevoli della propria presenza fisica e della relazione spaziale sia con l’opera che con il suo ambiente.
Nel pieno rispetto della visione e della ricerca portata avanti da Richard Nonas durante tutta la sua vita, questa mostra, concepita come un omaggio che riflette il suo approccio all’arte e che comprende l’ultima grande opera da lui realizzata, è allestita in modo da richiamare quanto più possibile la sensibilità dell’artista.
Richard Nonas (New York, 1936-2021). Tra le recenti mostre istituzionali: Fondation CAB, Brussels, BE (solo, 2024); From Memory, MAMCO, Ginevra, CH (2024); …Less is more…40 years of minimal art at Frac Sud, Bonisson Art Center, Rognes, FR (2024); A Walk On The Wild Side, MOCA Museum of Contemporary Art Jacksonville, Jacksonville, US (2023); Before, Now, Soon, MAMCO, Ginevra, CH (2022); FiveMyles, New York, US (2021); Archivio Ugo Ferranti. Roma 1974-1985, MAXXI, Roma, IT (2021); COL, Musée Gassendi, Digne-les-Bains, FR (solo, 2019); Riverrun (from Swerve to Bend), Mamco, Ginevra, CH (solo, 2019); …as light through fog…, Chiesa della Spina, Pisa, IT (solo, 2017); The Art Institute of Chicago, Chicago, US (2017); Il tessuto come arte: Antonio Ratti imprenditore e mecenate, Palazzo Te, Mantova, IT (2017).
P420, via Azzo Gardino 9g, 40122 Bologna
martedì-sabato 10-14 e 15-19
www.p420.it