Pagliacci al Teatro Comunale

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Grandi interpreti come il tenore Gregory Kunde, il soprano Mariangela Sicilia e il baritono Roman Burdenko sono i protagonisti dell’ultima opera della Stagione lirica 2024 del Teatro Comunale di Bologna: Pagliacci di Ruggero Leoncavallo. La produzione è una revisione dello spettacolo del 2019 con la regia di Serena Sinigaglia, che vedeva il titolo abbinato in quella occasione alla Cavalleria rusticana di Mascagni firmata invece da Emma Dante. Il capolavoro verista di Leoncavallo è proposto ora singolarmente in un allestimento riadattato nell’impianto scenotecnico per gli spazi del Comunale Nouveau ed è in programma da domenica 15 dicembre alle 20.00 – anche in diretta su Rai Radio 3 – con repliche fino al 22 dicembre, con la direzione d’orchestra di Daniel Oren. Le scene sono di Maria Spazzi, i costumi di Carla Teti e le luci di Claudio De Pace.

Sinigaglia ha immerso Pagliacci a metà tra realtà e finzione da commedia, nell’atmosfera del cinema neorealista degli anni Quaranta e Cinquanta; una dimensione metateatrale dove la regia svela i suoi trucchi davanti al pubblico, creando una visione in progress della costruzione degli ambienti. Sul palcoscenico è presente un palchetto da commedia dell’arte e intorno una sorta di prato secco e arido, montato in diretta dai mimi, dai macchinisti e dai cantanti stessi, così da creare una forte connessione fra la scena e il dietro le quinte, svelandone il meccanismo. «Un prato arso dal sole – dice la regista – che appartiene a quelle periferie che possono rimandarci a Pasolini ma anche ai prati intorno alla città calabrese da cui partiva la storia».
Nella trama dell’opera Nedda è vittima del femminicidio compiuto dal marito Canio, accecato dalla gelosia verso di lei e il suo amante (che scoprirà essere Silvio) tanto da commettere un doppio omicidio. «Da donna sento fortemente il tema della violenza, – commenta ancora Serena Sinigaglia nelle note di sala dello spettacolo – sia sociale che di classe e naturalmente, più nello specifico, la violenza di genere: la solitudine di Nedda spicca come elemento di tragedia e memento per l’umanità. Da questo punto di vista Pagliacci trasuda una contemporaneità assoluta; nascendo dal movimento verista è proprio un’opera che ricorda fatti di cronaca cui, volenti o nolenti, assistiamo, incapaci di fermarli».
La produzione segna il ritorno nella stagione della fondazione lirico-sinfonico felsinea di tre cantanti d’eccezione: Gregory Kunde è impegnato nel ruolo di Canio/Il pagliaccio il 15, 20 e 22 dicembre, Mariangela Sicilia debutta nella parte di Nedda/Colombina il 15, 20 e 22 dicembre e Roman Burdenko è Tonio/Taddeo il 15 dicembre, in sostituzione dell’indisposto Luca Salsi, e il 18 e 20 dicembre. Nella recita del 22 dicembre, al posto di Salsi canta invece Claudio Sgura. Nel cast alternativo, si avvicendano con loro negli stessi ruoli le voci del tenore Mikheil Sheshaberidze (17, 18 e 21 dicembre), del soprano Francesca Sassu (17, 18 e 21 dicembre) e del baritono Badral Chuluunbaatar (17 e 21 dicembre). Come Silvio troviamo poi in alternanza Mario Cassi (15, 20 e 22 dicembre) e Marcello Rosiello (17, 18 e 21 dicembre), mentre Beppe/Arlecchino è Paolo Antognetti. L’Orchestra, il Coro – preparato da Gea Garatti Ansini – e il Coro delle Voci Bianche – istruito da Alhambra Superchi – sono quelli del Teatro Comunale di Bologna.
Presenting partner dello spettacolo è Alfasigma.
Le recite saranno precedute – circa 45 minuti prima dell’inizio – da una breve presentazione dell’opera nel Foyer del Comunale Nouveau.
I biglietti – da 15 a 120 euro – sono in vendita online tramite Vivaticket e presso la biglietteria del Teatro Comunale, aperta dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18, il sabato dalle 11 alle 15 (Largo Respighi, 1); nei giorni di spettacolo al Comunale Nouveau (Piazza della Costituzione, 4/a) da un’ora prima e fino a 15 minuti dopo l’inizio.