Mercoledi 18 dicembre 2024 dalle h 16 alle 22, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna, Xing presenta Irnerio 45C (my voice my void #2), sound performance durational del pianista Marino Formenti, che ritorna a Bologna dopo il progetto NOWHERE (2012). L’appuntamento è un Hole che si localizza nella nuova Ala Irnerio dell’Accademia, a cui si accede da Via Irnerio 45C, e durante il giorno anche dall’ingresso di Via Belle Arti 54.
In my voice my void #2, Marino Formenti riprende a esplorare le possibilità tecniche e musicali del player piano ENSPIRE, ultimissima generazione di disklavier, cioè di pianoforti computer driven: macchine in grado di “suonare da sole”.
Come ha affermato lo stesso Fomenti: “Ciò che a me interessa però non sono tanto le possibilità tecniche – troppo facilmente strabilianti – dello strumento, ma piuttosto le relazioni che con questo strumento si possano creare; scoprire eventuali, conseguenti nuove temporalità musicali che ne possano scaturire; interrogare mutazioni, declinazioni, variazioni dell’idea di presenza, la sua messa in discussione, la sua negazione; e anche vedere quali relazioni con un cosiddetto pubblico – con gli individui che lo compongono – ne possano derivare“.
Al centro della piano performance, della durata di sei ore, stanno frammenti di espressioni musicali del 1956, data di nascita dell’architettura che la ospita: la prima pubblicazione delle Variazioni Goldberg di Bach di Glenn Gould; le prime incisioni di un jazz nuovissimo composto da Lennie Tristano, Thelonious Monk, Bill Evans; la sghemba Milano del Modern Jazz Quartet; la non meno sghemba Terza Sonata di Pierre Boulez e la uguale e contraria Winter Music di John Cage; la voce dolce e dolorosa e stanca di Chet Baker; la voragine malamente nascosta in una canzonetta di Dalida, Bambino, sino a riferirsi ad altre date che si legano alla fondazione della primissima Accademia, il 1582, con Orlando di Lasso e Gesualdo, due estremisti della prima ora. Tra i pezzi che verranno rielaborati, Formenti passerà anche per il razionalismo e il misticismo dei primi decenni del 1700, quando si eresse il Collegio dei Gesuiti, parte della sede dell’Accademia, periodo in cui clavicembalisti francesi – d’Anglebert e Clérambault – ammazzavano letteralmente il tempo, quello musicale, con qualche ultimo silenziosissimo Prélude non Mesuré.
Hole è un formato che Xing ha iniziato a sperimentare dal 2022, occupando e attivando luoghi non istituzionali come ridefinizione temporanea di uno spazio pubblico.
Il luogo in cui si localizza questo nuovo Hole ha una storia stratificata. Il fabbricato, costruito nel 1956, è stato sede – fino ai primi anni Ottanta – del liceo artistico di Bologna, e mostra i segni compositivi tipici dell’architettura modernista, risultato della collaborazione tra l’architetto Melchiorre Bega e lo scultore Fabio Farpi Vignoli (ideatore anche del teatro dell’Accademia eretto nel 1957, utilizzato come aula sperimentale per l’insegnamento di scenografia, che ha dato vita – negli anni ’90 – all’esperienza autogestionale del TPO). In questo edificio, lo scorso 28 ottobre 2024, dopo oltre un anno di intenso lavoro di restauro, l’Accademia di Belle Arti di Bologna ha inaugurato la sua nuova Ala Irnerio: circa 2.000 metri quadrati di superficie distribuiti su quattro piani, interamente riqualificata dallo Studio Architetto Egidio Lomi, che include un’ampia sala a piano terra di circa 170 metri quadrati destinata alle attività studentesche, spazio che ospiterà Marino Formenti per questa occasione.
Marino Formenti è un pianista, performer, compositore, direttore d’orchestra. Il suo molteplice itinerario musicale sembra rivelare un irrequieto bisogno di scoprire: una ricerca che lo porta a concepire formati concertistici e performance artistico/musicali sempre nuove. In recital pianistici radicalmente innovativi crea degli “streams of consciousness”, in un flusso continuo (Lincoln Center di New York, Festival di Lucerna, Wigmore Hall di Londra). Per questi progetti è stato lodato dal Los Angeles Times come “un Glenn Gould del XXI secolo”. Al di là del recital pianistico, Marino concepisce performance più estreme nella forma e nell’approccio. In NOWHERE (2010) il pianista suona continuamente e vive per diverse settimane nello stesso spazio senza lasciarlo. ONE TO ONE (2013) è un incontro musicale intimo con un visitatore solo. In TRIESTERSTRASSE 66 (2022) ha trascorso un mese in una casa popolare e concepito una performance con i suoi inquilini. Si è esibito ai festival internazionali di Salisburgo, Lucerna, Edimburgo, tra gli altri, alla Philharmonie di Berlino, al Musikverein e alla Konzerthaus di Vienna, alla Disney Hall di Los Angeles, al Festival d’Automne di Parigi, alla Philharmonie di San Pietroburgo o alla Suntory Hall di Tokyo. È stato Artist in Residence al Lincoln Center di New York, alla Wigmore Hall di Londra, al Teatro Colón di Buenos Aires o al BeethovenFest di Bonn 2020. I suoi impegni orchestrali come solista includono concerti con la New York Philharmonics, L.A. Philharmonics, Münchner Philharmoniker, Cleveland Orchestra, la Gustav Mahler Chamber Orchestra. Come creatore di performance e installazioni sonore e musicali, è stato ospite di istituzioni come Art Basel, Palais de Tokyo Parigi, MUMOK, KHM e Albertina Vienna. È stato insignito del Premio Belmont 2009 per la musica contemporanea dalla Forberg-Schneider-Stiftung di Monaco. marinoformenti.net
Con il supporto di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna. In collaborazione con Accademia di Belle Arti di Bologna. Media partners: Edizioni Zero, ATPdiary, NEU Radio.
Dove
Hole 44°49’88.6”N 11°35’30”E
Ala Irnerio – Accademia di Belle Arti di Bologna
Via Irnerio 45C – Bologna (accesso h 16>22)
Via Belle Arti 54 – Bologna (accesso h 16>19)
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Xing info