Dal 3 al 15 febbraio il LabOratorio degli Angeli presenta Identificazione del luogo, una mostra a carattere performativo di Luca Vitone, a cura di Leonardo Regano, che rientra nel programma di ART CITY Bologna 2025 in occasione di Arte Fiera.
Per questa speciale circostanza, l’ex Oratorio di Santa Maria degli Angeli accoglierà la riattivazione di una delle più iconiche ricerche dell’artista, in un allestimento site-specific che inviterà il pubblico a riflettere sull’identità del luogo e sul legame profondo tra il passato e il presente che lo connota.
In Identificazione del luogo, grandi fogli stampati su xerocopie riproducono la cartografia dello spazio che li ha ospitati quale metafora del rapporto tra uomo e territorio e delle diverse possibilità di percezione e memoria di quest’ultimo. All’interno del laboratorio, le carte realizzate dall’artista a partire dal 1989 saranno oggetto di un intervento di restauro che si attuerà lungo tutto il periodo di mostra, coinvolgendo il visitatore in un’esperienza in progress che intreccia il processo creativo di Vitone con la stratificazione storica e le attività dello spazio che oggi le accoglie.
La pratica artistica di Luca Vitone (Genova, 1964), inizia nella seconda metà degli anni Ottanta e si concentra sull’idea di luogo. L’artista invita lo spettatore a ri-conoscere qualcosa che già conosce, sfidando le convenzioni della memoria, labile e sbiadita, che caratterizza il tempo presente.
Il lavoro dell’artista esplora quindi il modo in cui i luoghi si identificano attraverso la produzione culturale: l’arte, la cartografia, la musica, il cibo, l’architettura, le associazioni politiche e le minoranze etniche. Vitone risolve lo scarto tra il senso di perdita di luogo che accompagna il postmoderno e i modi in cui il sentimento di appartenenza nasce dall’intersezione di memoria personale e collettiva, e ricostruisce e inventa percorsi dimenticati che si ricompongono in una sua personale geografia.
L’artista ha vinto diversi premi e residenze nazionali e internazionali. Nel 2018, con il progetto Romanistan, è stato tra i vincitori della quarta edizione del bando Italian Council indetto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Mibact. Nel 2019, in collaborazione con lo Studio Boeri Architetti, vince il bando per la realizzazione del progetto Il Parco del Polcevera e il Cerchio Rosso realizzando, in attesa del progetto definitivo, l’opera temporanea La radura della Memoria, dedicata alle vittime del crollo del ponte Morandi.
Il suo lavoro è rappresentato da Galerie Nagel Draxler, Berlino/Colonia; Galerie Michel Rein, Parigi/Bruxelles; Galleria Rolando Anselmi, Roma/Berlino.
Luca Vitone è nato a Genova nel 1964 e vive a Berlino. Dal 2006 è docente del corso di scultura nel triennio presso la Nuova Accademia di Belle Arti a Milano. Sue opere figurano in importanti collezioni pubbliche e private. Ha esposto in Italia e all’estero in mostre personali* e collettive, tra cui: Openspace*, Milano (1998); Accademia di Francia*, Villa Medici*, Roma, OK Centrum*, Linz (1999); PS1*, New York; Palazzo delle Esposizioni*, Roma; Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci Prato; PAC, Milano (2000); Casino Luxemburg, Luxemburg; Lenbachaus Kunstbau, München (2001); National Centre for Contemporary Arts, Mosca (2002); MAMCO, Ginevra; 2nd Bienal de Valencia, Valencia; 50. Biennale Internazionale d’Arte, Venezia; ARC Musée d’Arte Moderne de la Ville de Paris, Parigi (2003); Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci*, Prato; OK Centrum, Linz; Villa Arson, Nizza (2004); Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma (2005); PAC, Milano; Casino Luxemburg*, Lussemburgo (2006); MART*, Rovereto; 8th Sharjah Biennial; OK Centrum*, Linz (2007); Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea*, Bergamo; XIII Biennale Internazionale di Scultura di Carrara; Museion, Bolzano (2008); Nomas Foundation*, Roma; Museo Riso, Palermo; 4th Tirana Biennial (2009); MART, Rovereto; MAXXI, Roma (2010); Schirn Kunsthalle, Francoforte; MMOMA, Mosca; CAPC, Bordeaux (2011); NGBK*, Berlino, Fondazione Brodbeck*, Catania; Museion*, Bolzano; 1st Montevideo Biennial; (2012); Padiglione Italia e IILA Pavillion, 55 Biennale Internazionale d’Arte, Venezia; MART, Rovereto (2013); BOZAR, Bruxelles; Neuer Berliner Kunstverein*, Berlino (2014); Triennale di Milano (2015); PAC*, Milano (2017); Fondazione Zimei*, Montesilvano (PE); Jewish Museum and Tolerance Center, Mosca (2018); Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma; Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci*, Prato (2019); MACRO (2020); CSAC*, Parma (2020); Weserburg Museum*, Brema; MAXXI*, Roma e Villa Adriana*, Tivoli (2021); Museo Novecento*, Firenze; Villa Arson, Nizza; Museu de Arte Contemporanea da Universidade de São Paulo*; Museum für Gegenwartskunst, Siegen (2022); Tiroler Landesmuseen Ferdinandeum, Innsbruck (2023); MAXXI L’Aquila (2024).
Il LabOratorio degli Angeli, realtà storica conosciuta a livello nazionale, nasce dalla volontà di Maricetta Parlatore, che nel 1982 trasferisce l’attività presso la Chiesa sconsacrata di S. M. degli Angeli e l’attiguo Oratorio. Nel 2005 viene rilevato da Camilla Roversi-Monaco, formatasi all’OPD di Firenze, ora docente dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, che continua a rivestire il ruolo di direttore tecnico dell’azienda. Dal 2019 entra in società Andrea Del Bianco, chimico e restauratore, responsabile dei settori restauro carta e del contemporaneo. Il LabOratorio degli Angeli, in possesso di attestazione S.O.A. OS2-A class. II, opera sia nell’ambito del restauro architettonico sia delle opere mobili, e si distingue per interventi su manufatti di grande formato e di arte contemporanea. Grande attenzione viene riservata alle metodologie d’intervento, nel rispetto delle peculiarità delle singole opere. Il laboratorio si occupa inoltre di conservazione programmata, di sistemi espositivi, di perizie, di condition report, di ricerca, anche tramite collaborazioni con istituzioni pubbliche e private.
INFO
Luca Vitone
Identificazione del luogo
a cura di Leonardo Regano
3-15 febbraio 2025
LabOratorio degli Angeli
via degli Angeli, 32 – 40124 Bologna
Anteprima stampa
mercoledì 29 gennaio h 12:30
Inaugurazione
venerdì 31 gennaio h 18-22
Giorni e orari
lunedì 3 – mercoledì 5 febbraio h 11-18
Durante le giornate di ART CITY Bologna 2025:
giovedì 6 e venerdì 7 febbraio h 11-18
sabato 8 febbraio h 11-24 (ART CITY White Night)
domenica 9 febbraio h 11-18
lunedì 10 – sabato 15 febbraio h 11-18
Ingresso libero