I romanzi di Philip Roth arrivano a teatro con “I cioccolatini di Olga”

La letteratura, il potere, la libertà: uno scrittore yiddish ucciso dai nazisti, un altro che dopo tanti anni va alla ricerca del suo manoscritto perduto, che scopre nascosto in casa di una prostituta. Succede a Praga, all’epoca del blocco sovietico, e a raccontarlo è Philip Roth nel romanzo “L’orgia di Praga”, a cui si ispira lo spettacolo di Galleria Toledo intitolato “I cioccolatini di Olga”, con la regia di Laura Angiulli e l’interpretazione di Alessandra d’Elia e Antonio Marfella. L’appuntamento è a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; tel. 333.4666333; teatridivita.it): da martedì 22 a giovedì 24 ottobre, alle ore 21.

“I cioccolatini di Olga” è presentato nell’ambito della stagione “Cromosomi teatrali” di Teatri di Vita, realizzata con il contributo del Comune di Bologna, della Regione Emilia Romagna e del Ministero della Cultura.

Nathan Zuckerman (personaggio alter ego di Philip Roth in numerose opere, come Pastorale americana) si reca a Praga, sotto l’oppressione sovietica dopo la sua Primavera, alla ricerca del manoscritto di racconti di uno scrittore yiddish ucciso dai nazisti, conservato segretamente dalla prostituta Olga che non cede e cerca di barattare quelle pagine per una salvezza oltrecortina. Il racconto, scritto da Roth nel 1985, rivive nello spettacolo diretto da Laura Angiulli in forma di serrato dialogo tra i due personaggi, un confronto appassionato di punti di vista, disillusioni e incomprensioni, che si stagliano su un orizzonte di grandi temi: la libertà dell’uomo, il potere che opprime, il ruolo della scrittura e della letteratura. Il tutto, in un affondo nella storia recente d’Europa, all’indomani della Primavera di Praga, in piena guerra fredda.

Laura Angiulli è direttrice artistica dal 1991 di Galleria Toledo, uno degli spazi teatrali storici di Napoli, situato nei Quartieri spagnoli. Dalla fine degli anni ’70 ha curato drammaturgia e regia di decine di spettacoli, tra cui Io sposo l’ombraManuale di sopravvivenzaTemporale e alcuni lavori presentati recentemente a Teatri di Vita come il trittico shakespeariano dedicato a Amleto, Giulio Cesare, Riccardo III. Nel cinema ha diretto Tatuaggi, lungometraggio ispirato a Haute sourveillance di Jean Genet, premiato nel 1997 alla Mostra del Cinema di Venezia, dove nel 2008 è stato presentato il suo film Verso est, mentre nel 2019 ha diretto il film Il re muore, premiato al London Independent Film Awards.