Fino al 10 novembre Forlì ospita la 31esima edizione di Crisalide Forlì Festival, il festival di teatro, danza, musica, filosofia, organizzato dalla compagnia Masque teatro, con la direzione artistica di Lorenzo Bazzocchi ed Eleonora Sedioli (Masque Teatro) e Sara Baranzoni, studiosa di arti performative e filosofia.
“Con Azioni Antigravitazionali, titolo/tema di questa edizione” precisa Lorenzo Bazzocchi “si vogliono evidenziare le lotte di tre generazioni del teatro e della danza contemporanea tese al ribaltamento di un asse che vede costantemente anteporre, nella valutazione della reale ricchezza di una intrapresa culturale, al valore la commensurabilità, al processo la produzione. Si vuol difendere a tutti i costi, una modalità di azione nel mondo la cui attitudine primaria sia una ricerca che sopravanzi la vita stessa del singolo per interconnetterlo all’universo dei sensibili”.
13 debutti, 22 compagnie ospiti, 27 spettacoli in 10 giorni di programmazione: si apre il 18 luglio al Teatro Felix Guattari di Forlì (via Orto del fuoco 3), ci si sposta dal 23 al 25 agosto nella cornice del Giardino di Gualdo a Meldola (Strada Gualdo-Ribatta 7), si ritorna dall’11 ottobre al 10 novembre al Teatro Felix Guattari di Forlì.
Le formazioni artistiche: Alos, Ateliersi, Bluemotion, Carlo Massari, Collettivo Cinetico, Cristina Kristal Rizzo, Dewey Dell, Francesca Proia, Francesco Marilungo, Giacomo Piermatti e Rocco Castellani, Gruppo Nanou, Mara Oscar Cassiani, Masque teatro, Nicola Galli, Opera Bianco, Quotidianacom, Roberto Latini, Roberto Magnani, Societas / Claudia Castellucci e Chiara Guidi, Stefania Tansini, Teatro Akropolis, Teatro Del Lemming.
I filosofi: Sara Baranzoni, Filippo Domenicali, Rocco Ronchi, Paolo Vignola.
Ad aprire il festival, giovedì 18 luglio, in collaborazione con Praxis – Scuola di filosofia, Luce di Masque teatro (ore 21.00), performance che mette al centro la lotta tra l’apollineo e il dionisiaco, la lucidità e la trance. La performer, sospesa su un totem a cui dardeggiano macchine di fulmine, si libera delle costrizioni dell’atto per assurgere a figura fantasmale. Alle 20.30 Deriva Traversa di Dewey Dell, magnetico assolo di danza in cui la compagnia di Teodora Castellucci si lascia affascinare dai miti popolari e dalle suggestioni della vita agreste, in uno spettacolo in cui corpo e canto si legano in rapporto osmotico.
Dal venerdì 23 a domenica 25 agosto, nella splendida cornice del Giardino di Gualdo a Meldola, ben 10 i debutti, tutti site-specific: Malpelo – primo scavo di Roberto Magnani (Teatro delle Albe), affondo intorno al capolavoro di Giovanni Verga; Ateliersi con Sul ghiaccio ci sono bellissime foglie che paiono di cristallo, spettacolo che si proietta in un futuro in cui sono state superate alcune delle crisi che oggi compromettono la possibilità di permanenza della vita sulla Terra; Echo Dance Of Furies di Dewey Dell, breve performance sulle potenze oscure in grado di destabilizzare il destino e la natura; T di Opera Bianco, dispositivo coreografico site specific in cui i danzatori costruiscono una partitura in relazione al paesaggio e alla luce naturale; Specie di spazi [giardino] di gruppo nanou è un progetto coreografico che mette al centro l’uso e la messa in discussione dello spazio scenico attraverso la costruzione di spazi fisici e coreografici interconnessi; Cose che si fanno al buio di Stefania Tansini; Ritual IV Strings from the Earth, una ninna nanna doom con sottofondo di cicale di Alos; Annottato, concerto dei contrabbassisti Giacomo Piermatti e Rocco Castellani; E di tutti i volti dimenticati di Masque teatro, nel quale la compagnia forlivese sperimenta il precipizio che ad ogni istante ci porta ad un altro da sé; 10 titoli, l’evento unico per la 31 edizione di Crisalide di Cristina Kristal Rizzo.
Completano la parte estiva, Slow under construction di Francesca Proia, che invita a sperimentare la lentezza per rifinire la percezione attraverso le tecniche dello yoga; Il mondo altrove: una storia notturna di Nicola Galli, creazione coreografica in forma di rituale danzato liberamente ispirato ai rituali indigeni dell’America del Sud, ai simboli e alle tradizioni del teatro Nō giapponese; Tarocchi degli Algoritmi di Mara Oscar Cassiani; Animali Dentro – progetto di land art dei ragazzi della comunità terapeutica di Fornò della comunità Papa Giovanni XXIII in collaborazione con Migra Land Art (Matteo Lucca e Oscar Dominguez); e per il quarto anno consecutivo a Crisalide torna FUORILOGOS, progetto condotto e curato dal filosofo Paolo Vignola e dalla studiosa di arti performative Sara Baranzoni. (tutti gli spettacoli sono in replica tutti i giorni dalle 17.00 alle 22.00).
Anche la parte autunnale, tutta al Teatro Felix Guattari di Forlì, è caratterizzata da importanti prime nazionali, quali: Tiresias B side di Bluemotion in cui la regista Giorgina Pi dà vita ancora una volta a Tiresia in un lavoro che parla del mal d’amore (9 novembre); Cani Lunari di Francesco Marilungo che vuole porre l’attenzione su una figura che continua a riprodursi nel tempo con tratti comuni e uniformità – quella della strega, della magiara, come viene chiamata nel Meridione- (26 ottobre), e Il vuoto, lavoro del Teatro Akropolis ispirato da At First Light, partitura musicale di George Benjamin (26 ottobre).
Nel cartellone autunnale anche Voodoo di Masque teatro, definito dalla critica “straordinario esempio di teatro spirituale, metafisico ed anche soggettivamente esistenziale” (11 e 12 ottobre); Venere e Adone di Roberto Latini, storia di ferite mortali, di baci sconfitti che non sanno, non riescono a farsi corazza, difesa (12 ottobre); “L’anarchico non è fotogenico”, primo capitolo della trilogia “Tutto è bene quel che finisce” di Quotidianacom (11 ottobre); Il regno profondo. Perché sei qui?, lettura drammatica di Claudia Castellucci e Chiara Guidi, un corpo a corpo di linguaggio e di postura tra le due co-fondatrici della Societas Raffaello Sanzio (19 ottobre); Attorno a Troia. Troiane di Teatro del Lemming indaga il tema della distruzione di una civiltà, dello smarrimento e dell’esilio (10 novembre); O+< scritture viziose sull’inarrestabilità del tempo di Collettivo Cinetico, dialogo tra il corpo di Francesca Pennini e un writer chiamato a “taggare” con estrema rapidità il movimento sulla superficie scenica seguendo i movimenti della performer – e viceversa (9 novembre); Bastardo. Chi ha paura dell’uomo nero di Carlo Massari / C&C Company, performance politically incorrect che si insinua come un acido e corrode da dentro, fino a porre il pubblico di fronte alla propria indifferenza e intolleranza verso l’altro (19 ottobre). Non mancano anche momenti d’incontro come quello con Paolo Vignola, Filippo Domenicali e Rocco Ronchi dal titolo Deleuze. Filosofia di una vita (12 ottobre).
Ciò che Crisalide fa da oltre 30 anni è promuovere la riflessione e lo scambio tra generazioni artistiche e favorire la visibilità delle giovani formazioni, imponendosi così come luogo di riflessione e di pratiche sceniche e contraddistinguendosi come propulsore di istanze assolutamente originali nel panorama nazionale.
Crisalide vive grazie al contributo ed il sostegno di: MiC, Regione Emilia-Romagna, Comune di Forlì, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Romagna Acque Società delle Fonti, Comune di Meldola.
Masque Teatro nasce nel 1992. La forza visionaria della compagnia si esprime nel complesso dialogo tra il discorso filosofico, la creazione di prodigiose architetture sceniche e il fondamentale ruolo della figura. Alcuni spettacoli hanno aperto una possibilità che identifica non solo una cifra stilistica ma una nuova modalità produttiva ed una innovata relazione con il pubblico. Dal 2000 abitano gli spazi dell’ex filanda Maiani ora teatro Félix Guattari.
Nel 2014 insieme ai filosofi Carlo Sini e Rocco Ronchi danno vita a Praxis. Scuola di Filosofia.
Dal 2012 al 2018 condividono la direzione artistica del teatro Diego Fabbri di Forlì.
Dal 1994 curano il festival Crisalide che giunge quest’anno alla sua trentunesima edizione.