Estate Ai 300 scalini 

Estate Ai 300 scalini è la stagione culturale site specific della collina bolognese, a cura del Teatro dei Mignoli, giunta quest’anno alla sua nona edizione. A partire dal 7 giugno e fino a settembre, dal giovedì al sabato, lo spazio Ai 300 scalini nel Parco San Pellegrino, accoglierà una stagione culturale trasversale e multidisciplinare, nella quale convivono teatro, musica, serate sociali e partecipative, trekking, yoga, poesia e arti varie per un totale di ventitré appuntamenti. Nei giorni di apertura sarà presente il chiosco Rifugio di Collina che offrirà burger vegani de La Zappa e il Mestolo, prodotti del Forno Gasperini, vino della Cantina Palazzona di Maggio, oltre a bibite, succhi e birra alla spina del territorio.

Punti di fuga è il sottotitolo di questa nuova edizione: «il punto di fuga – spiega Debora Binci, direttrice artistica della rassegna insieme a Mirco Alboresi  ci rimanda alla questione della prospettiva, dell’apertura dello sguardo e degli spazi: Ai 300 scalini prima di essere un luogo è soprattutto un progetto sociale, un disegno tracciato a matita che parla di utopie e mondi possibili, uno spazio che ha fatto degli ecosistemi e delle relazioni interspecie linee direttrici e ispiratrici. A una passeggiata dalla città e a quattro passi da San Luca, Ai 300 scalini è un progetto di rigenerazione a base culturale e sociale iniziato nel 2014 da Teatro dei Mignoli; lo spazio comprende orti, vigna e forno comunitari, un apiario, un palcoscenico, il Rifugio di collina per ristorarsi e per consultare il materiale relativo alla sentieristica collinare a cura di ExtraBo, e una comunità eterogenea sempre pronta ad accogliere il pubblico: uno spazio di arte, agricoltura e socialità vivo tutto l’anno. In questo contesto ecosistemico, a metà strada tra cultura e natura, l’estate è il momento principe dell’apertura e della condivisione con il pubblico. Il punto di fuga ci racconta di uno spazio in cui rifugiarsi: fuga non intesa come uno “scappare”, ma come una corsa in linea retta che è la proiezione del suo punto all’infinito; una corsa verso un rifugio climatico, artistico, sociopolitico».

23 APPUNTAMENTI PER L’ESTATE AI 300 SCALINI; L’INAUGURAZIONE VENERDÌ 7 GIUGNO CON LA STAND UP COMEDY

La rassegna Estate Ai 300 scalini – Punti di fuga sarà inaugurata venerdì 7 giugno, ore 21, con la Stand up Comedy Night: tra monologhi irriverenti e battute provocatorie si alterneranno sul palco dei 300 scalini i comici Emanuele Tumolo, Valeria Pusceddu e Antonio Piazza. Sabato 8 giugno sarà dedicato alla festa di partenza stagione: dalle 18:30 lo spazio ospiterà banchetti di autoproduzioni, laboratori e concerti fino a mezzanotte.

Sarà la volta, poi, di InsOrti Festival, quest’anno raddoppiato: il Festival d’arte performativa site specific – che dal 2015 accoglie performance pensate o riadattate per dialogare intimamente con lo spazio – avrà, infatti, una programmazione di due settimane (e non una come le edizioni precedenti): dal 13 al 22 giugno porterà nel verde dei 300 scalini 11 progetti selezionati da una chiamata aperta che ha raccolto 124 proposte di formazioni italiane e internazionali. Gli artisti selezionati sono: Michela Baldi, con l’installazione 100mt di felicitàGhelfiDema con Feminae (13 giugno, ore 19:45) che attraverso poesia e musica elettronica indaga il rapporto con il femminile, Filippo Balestra con Conferenza sulla conferenza (13 giugno, ore 21:30) un atto di sperimentazione linguistica e poetica in cui l’argomento principale è la mancanza d’argomento; Marta Cellamare con I racconti dell’Organetto (14 giugno, ore 19:45) performance con voce e organetto sul tema del Mediterraneo; Teatrino Giullare con Dalla notte dei tempi (14 giugno, 21:30) spettacolo che porta in scena la semplicità e la forza culturale della narrazione; la Confraternita del Chianti con Il paese delle facce gonfie (sabato 15 giugno, ore 19:45), spettacolo che racconta del “boom” nel Belpaese e dei suoi “effetti collaterali”; Tutto sotto controllo con Verderame (sabato 15 giugno, ore 21:30), la storia di una nascita e di tutto quello che ogni nascita porta con sé; giovedì 20 giugno sarà la volta di Olimpia Fortuni e Katatonic Silentio con X (per) una composizione istantanea tra danza e musica (ore 19:45) e Ilaria Drago con Simone Weil, concerto poetico che porterà in scena il potente pensiero della donna che fu definita un “miracolo dell’anima e della coscienza umana” (ore 21:30). Venerdì 21 in programma Carlos Aller e Cecilia Bartolino con Saudade, uno spettacolo di danza sul tema della memoria (ore 19:45 e ore 20:30), per concludere sabato 22 con In-Meraviglia, conversazioni poetiche itineranti di e con Patrizia Menichelli (alle ore 19, 20:10 e 21:20). L’ingresso per tutti gli spettacoli del Festival InsOrti è a offerta libera con prenotazione sul sito Eventbrite.

Del ricco cartellone culturale si segnala, poi, in particolar modo: il concerto Moderatamente Solo (27 giugno), suite per vibrafono, percussioni e oggetti sonori di Pasquale Mirra, considerato tra i vibrafonisti più interessanti della scena italiana ed internazionale; lo spettacolo Altre riparazioni. Storia e lotta delle OGR di Bologna (12 luglio), di e con Donatella Allegro e sonorizzazione in live set di Stefano D’Arcangelo, che ripercorre i passaggi fondamentali della storia di lotte e rivendicazioni di diritti alle Officine Grandi Riparazioni di Bologna; E riapparvero gli animali (26 luglio) del Teatro delle Ariette, sul testo omonimo di Catherine Zambon – scritto durante il primo lockdown – e con i testi di Paola Berselli e Stefano Pasquini, ci racconta di un futuro distopico che assomiglia drammaticamente al nostro presente; il grande ritorno, poi, del Cabaret Astrologico di Astronza (6 settembre), per conoscere con una giusta dose d’ironia se stessi e gli astri; infine, ogni martedì, sarà possibile rilassarsi e fare movimento con gli incontri di Yoga in Natura (ore 19).

LA VIGNA DEI 300 SCALINI E L’INAUGURAZIONE DEL “CHIOSCO CIRCOLARE”

 

Continua Debora Binci: «L’immagine che ha ispirato il riferimento alle linee prospettiche dei “punti di fuga” sono i filari della nostra vigna ai 300 scalini (ripresa anche nella grafica di lancio della rassegna estiva, a cura di Alessia Casagrande): una vigna centenaria, che nel 2014 abbiamo trovato in stato di abbandono. Sulle sue origini non abbiamo fonti certe, però si racconta che venne aperto da tre ragazzi nel 1915, così che potessero evitare il fronte con il pretesto di coltivare la vite. Adesso, viene manutenuta con una gestione comunitaria, secondo il metodo Guyot, e produce tra le 60 e le 80 bottiglie di vino Montuni e Chardonnay a utilizzo interno. Quest’anno, grazie a una collaborazione con esperti vignaioli piemontesi, la vigna ha raggiunto uno dei suoi picchi di splendore degli ultimi dieci anni e abbiamo deciso di celebrarla in questa maniera.

Infine, ai 300 scalini ci siamo sempre distinti e distinte per pratiche di sostenibilità ambientale, come il Pedibus (servizio di accompagnamento a piedi lungo il sentiero CAI), la non commercializzazione di bottiglie di plastica usa e getta, la compostiera, l’agricoltura e il giardinaggio senza utilizzo di prodotti chimici. Quest’anno siamo felici di aggiungere a questa lista un “chiosco circolare”: grazie, infatti, all’installazione di cisterne e pannelli solari, il nostro chiosco Rifugio di collina riuscirà ad accumulare e rimettere in circolo le risorse idriche che ci arrivano dalle precipitazioni e l’energia fornita dal sole».

La rassegna Estate Ai 300 scalini “Punti di fuga è realizzata con il sostegno del Settore Cultura e Creatività del Comune di Bologna e in collaborazione con il Festival Entroterre. Fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.