Il Museo internazionale e biblioteca della musica del Settore Musei Civici Bologna dedica una mostra alla figura leggendaria di Antonio “Wandrè” Pioli (Cavriago, 1926 – 2004), fondatore negli anni Cinquanta della prima fabbrica di chitarre elettriche in Italia e inventore di alcuni dei modelli più innovativi e sperimentali nella storia mondiale di questo strumento, vere e proprie opere d’arte pop intrise di futurismo, surrealismo, metafisica e astrattismo.
Il progetto espositivo Wandrè La chitarra del futuro, visibile nella Sala Mostre del museo dall’11 maggio all’8 settembre 2024 con ingresso gratuito, è a cura di Marco Ballestri con la collaborazione di Oderso Rubini e del collettivo I Partigiani di Wandrè (Paolo Battaglia, Gianfranco Borghi, Luca e Loris Buffagni, Riccardo Cogliati, Mirco Ghirardini, Giorgio Menozzi, Johnny Sacco, Adelmo Sassi) che tiene viva la memoria della sua straordinaria avventura artistica e umana.
La mostra inaugura venerdì 10 maggio 2024 alle ore 18.00 e si inserisce nelle iniziative organizzate per celebrare, con il claim 20ofmusic, il ventesimo anniversario del Museo internazionale e biblioteca della Musica, inaugurato l’11 maggio 2024 nella prestigiosa sede di Palazzo Sanguinetti a Bologna.
Wandrè è un marchio italiano noto per la sua eccentricità e sperimentalità, all’avanguardia negli anni ’60, grazie al genio di Antonio Vandrè Pioli, conosciuto come Wandrè: artista, imprenditore, partigiano, artigiano e soprattutto uno dei liutai più innovativi del secolo scorso. Le sue chitarre, definite “sculture sonore”, viaggiano per il mondo come creature uniche, distanti dai modelli convenzionali dell’epoca, portando con sé una visione unica.
Poco noto in Italia, Wandrè è ben conosciuto all’estero, dove e sue “sculture fruibili per musica” sono ricercate e pagate a peso d’oro e sono fonte di ispirazione per famosi liutai e musicisti.
La mostra presenta oltre 50 pezzi tra chitarre, bassi e contrabbassi, ognuna con la sua storia e con la sua personalità unica: pezzi iconici e irripetibili per forma, colore, tecnica e materiali utilizzati. Il percorso, contestualizzato con altre opere dell’artista realizzate dal 1970 alla fine degli anni ’90, esprime molto bene il carattere di Wandrè: pop e al contempo psichedelico, dieci anni prima della psichedelia.
L’esposizione Wandrè La chitarra del futuro è accompagnata da un catalogo pubblicato da Comune di Bologna | Settore Musei Civici Bologna, disponibile in esclusiva presso il bookshop del Museo della Musica.
Il progetto espositivo è realizzato in collaborazione con Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura e Paesaggio e con la sponsorship tecnica di Assimusica, Cremona.
Fa inoltre parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.