Ebò nuovo lavoro della Compagnia del Pratello

DAL 25 AL 28 GIUGNO 2024 – ore 21.30
 Istituto Penale per i Minorenni di Bologna
via Dè Marchi 5/2 Prenotazioni entro il 31 maggio 2024
con i ragazzi della Compagnia del Pratello Istituto Penale per i Minorenni di Bologna

Fino a venerdì 31 maggio sono aperte le prenotazioni per assistere ad Ebò, nuovo lavoro della Compagnia del Pratello, la compagnia di giovani attori in carico ai Servizi di Giustizia minorile di Bologna.

Ebò, in scena dal 25 al 28 giugno alle 21.30 presso l’Istituto Penale per i Minorenni di Bologna (via Dè Marchi 5/2), è un spettacolo liberamente ispirato a Le sacre du printemps di Igor Stravinskij e alla mitologia di Oxóssi, Orixá cacciatore, guardiano dell’agricoltura, della foresta e della natura. La regia e le coreografie sono di Elvio Pereira De Assunçao, che per oltre dieci anni ha lavorato insieme al regista Paolo Billi, affiancato nel lavoro con i giovani detenuti da Francesca Dirani, Maddalena Pasini, Viviana Venga.

Lo spettacolo, che vede in scena 10 ragazzi dell’Istituto Penale per i Minorenni e le giovani attrici Giorgia Ferrari e Alice Fattore, ha al centro il tema dell’offerta ed è il primo studio di un omaggio del coreografo brasiliano  per i 50 anni della Sacre du Primtemps di Pina Bausch del 1975, che vedrà la sua versione definitiva nel gennaio 2025, con la partecipazione di una compagnia di ragazzi dell’Area Penale Esterna.

“Il racconto della Sagra” si legge nelle note di regia “si intreccia con quello della mitologia dell’orixà Oxóssi, il re della foresta nella cultura ketu, in Africa. Tramite una connessione tra i miti diffusi nella Russia pagana di fine 800 e i miti afro-brasiliani della religione del candomblé, i performer raccontano la storia di Oxóssi, il cacciatore che con un’unica freccia e mediante un’offerta, riesce a sconfiggere il male favorendo una ricca raccolta, segno di prosperità e rinascita del popolo. E come nella Sagra il sacrificio permette la rinascita, Ebò è rituale e sostegno, è purificazione e guarigione. Perdere qualcosa per ritrovarsi, sacrificare per rinascere”.

 

La scenografia è di Irene Ferrari, ed è stata realizzata con i ragazzi dell’IPM. Il disegno luci è di Antonio Bianco.

Ebò è una produzione Teatro del Pratello e Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna e fa parte del programma di attività che il Teatro del Pratello realizza in convenzione con il Settore Cultura e Creatività del Comune di Bologna, con il contributo di Centro Giustizia Minorile Emilia Romagna e Marche, Regione Emilia Romagna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

E’ possibile prenotarsi, entro il 31 maggio, direttamente alla pagina https://teatrodelpratello.it/agenda-eventi.

L’ingresso, come sempre, è subordinato al permesso dell’Autorità Giudiziaria competente. È necessario attendere conferma dell’avvenuta autorizzazione.

Info: Ingresso unico 12 euro

Prenotazioni, entro il 31 maggio, direttamente alla pagina https://teatrodelpratello.it/agenda-eventi 

 L’ingresso è subordinato al permesso dell’Autorità Giudiziaria competente.

È necessario attendere conferma dell’avvenuta autorizzazione.