Torna ART CITY Bologna o dall’1 al 4 febbraio 2024 giunta alla sua dodicesima edizione!
Promossa dal Comune di Bologna e BolognaFiere e diretta per il settimo anno da Lorenzo Balbi, direttore di MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, l’art week accompagnerà, come da tradizione, lo svolgimento di Arte Fiera che quest’anno giunge alla sua cinquantesima edizione. Ed è proprio per celebrare questo storico traguardo della fiera di settore più longeva d’Italia, che ART CITY Bologna ha scelto di omaggiare l’artista moderno più importante nato e vissuto nella città felsinea, Giorgio Morandi (1890 – 1964), nel 60° anniversario della morte, proponendo un programma a lui ispirato.
Cinque special project esploreranno e reinterpreteranno il lavoro del Maestro attraverso differenti linguaggi del contemporaneo: quello della performance verrà affidato a Virgilio Sieni, che porterà in scena nella platea del Teatro Comunale di Bologna la nuova produzione Elegia Luminosa e condurrà Atelier Morandi – Palestra Auratica, un ciclo di lezioni sul gesto; quello della fotografia sarà rappresentato dagli scatti di Joel Meyerowitz esposti all’interno delle Collezioni Comunali d’Arte, a Palazzo d’Accursio, in Morandi’s objects – le fotografie di Joel Meyerowitz, e dalle opere di Mary Ellen Bartley nella mostra Mary Ellen Bartley: MORANDI’S BOOKS al Museo Morandi; quello del video sarà espresso dall’artista Tacita Dean con STILL LIFE. The studio of Giorgio Morandi, all’interno del nuovo spazio PIETRO; infine quello del suono avrà come protagonista l’installazione sonora e live Saturnine Orbit di Mark Vernon, pensata da Xing per la Casa Museo Giorgio Morandi e per i Fienili del Campiaro a Grizzana Morandi, in provincia di Bologna. Ad affiancare i cinque special project, il focus espositivo Morandi metafisico. Tre disegni, Una storia che a Casa Morandi presenterà tre disegni. Come di consueto nei giorni di ART CITY Bologna, sarà l’intera città a farsi palcoscenico per la cultura contemporanea grazie alla partecipazione di numerose realtà istituzionali pubbliche e private, gallerie d’arte e spazi indipendenti che animeranno una programmazione diffusa e variegata in grado di coinvolgere pubblici eterogenei.
Tutti i dettagli sulle realtà coinvolte e sulle attività proposte verranno annunciati nel mese di gennaio 2024. Si conferma, inoltre, l’appuntamento con ARTALK CITY, conversazioni tra artisti, curatori e docenti, curato dall’Accademia di Belle Arti di Bologna, presso l’Aula Magna, per approfondire le poetiche di alcuni dei protagonisti dell’edizione 2024 di ART CITY Bologna.
I cinque special project
Virgilio Sieni Elegia Luminosa
A cura di Lorenzo Balbi Teatro Comunale di Bologna | Largo Respighi 1, Bologna
1 – 4 febbraio 2024
Giovedì 1 febbraio ore 18.00 / 19.30
Venerdì 2 febbraio ore 18.00 / 19.30 / 21.00
Sabato 3 febbraio ore 16.30 / 18.00 / 19.30 / 21.00
Domenica 4 febbraio ore 14.00 / 15.30 / 17.00 Ingresso gratuito
Elegia Luminosa è una nuova produzione di Virgilio Sieni, danzatore e coreografo italiano, attivo in ambito internazionale per le massime istituzioni teatrali, musicali, fondazioni d’arte e musei. Incentrato sull’opera di Giorgio Morandi, in occasione del 60° anno dalla scomparsa, il progetto indaga la relazione tra l’artista e i suoi oggetti e sulla possibilità di leggere la fase di composizione come un processo coreografico e performativo: un cammino della materia vivente verso il gesto. Una materia che si muove verso di noi, un incontro tra attanti, tra ciò che indica l’origine dell’azione, sia umano che non-umano. Le opere di Morandi, così come gli oggetti da lui usati per comporre le sue opere, ci narrano una relazione vitale ed entusiasmante che si può ricondurre all’idea di corpo luce, quello che Jacques Derrida indica come l’intimità tra essere e seguire: essere sempre pronti a rispondere a una chiamata da qualcosa. Quello che si intende seguire, osservando le nature morte e le vedute di Morandi, è uno sguardo politico sulla postura emozionale che nasce dal dialogo con le cose intese come soggetti che ci determinano, aprendo domande sulla natura, sulla geografia e sull’archeologia dell’azione. La riflessione è su una politica dell’agire umano e della forza rivoluzionaria e indipendente delle cose.
Nella performance sono le cose di Morandi, gli oggetti che sono serviti per comporre le sue opere, che determineranno le declinazioni del gesto con le forme della lentezza, dell’incrinatura, dello sguardo sull’altro, del passaggio di luce: atlante di pratiche rivolto al mondo presente. Un adagissimo che accoglie la visione di corpi tenuamente vicini alle cose e agli oggetti appartenuti a Morandi; come nella serie delle Bagnanti in Cézanne, sia nella trasfigurazione di luce che forma i corpi che come inno di gesti forgiati da incrinature e attese che sempre si generano in un tempo inappropriabile. Il progetto comprende anche Atelier Morandi – Palestra Auratica, un ciclo di lezioni sul gesto condotte da Virgilio Sieni, che si svolgeranno a Bologna dal 22 al 24 gennaio 2024 e saranno rivolte a cittadine e cittadini di tutte le età e a studentesse e studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Alcune opere di Morandi serviranno da guida per riflettere e praticare le origini del gesto che si forma e si evolve dal dire delle cose.
2 Joel Meyerowitz Morandi’s objects – le fotografie di Joel Meyerowitz
A cura di Giusi Vecchi Collezioni Comunali d’Arte | Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6, Bologna
30 gennaio – 25 febbraio 2024
Giovedì 1 febbraio ore 14.00 – 19.00
Venerdì 2 febbraio ore 10.00 – 19.00 Sabato 3 febbraio ore 10.00 – 22.00
Domenica 4 febbraio ore 10.00 – 18.30
Ingresso gratuito nei giorni di ART CITY Bologna
Nato nel 1938 a New York, Joel Meyerowitz è considerato, insieme a William Eggleston e Stephen Shore, uno dei più rappresentativi esponenti della New Color Photography degli anni ‘60 e ‘70 del secolo scorso. Nel 2015 Meyerowitz ha avuto accesso alla stanza di Casa Morandi in cui sono raccolti e conservati gli oggetti che il pittore bolognese disponeva sui suoi tavoli e contemplava a lungo prima di riprodurli nelle sue nature morte. Attraverso più di settecento scatti, utilizzando esclusivamente la luce naturale, il fotografo americano ha compiuto un’indagine per immagini al contempo artistica e filologica. Oltre 260 oggetti fra vasi, ciotole, bottiglie, pigmenti colorati, brocche, fiori secchi, conchiglie, tutte le umili cose divenute i “modelli” di Morandi, sfilano negli scatti di Meyerowitz nella loro dimensione fisica e poetica. Veri e propri ritratti, queste fotografie, confluite in un prezioso volume pubblicato da Damiani editore, esplicitano la potenza espressiva di ogni singolo oggetto, svelandone le sottili caratteristiche, l’assoluta singolarità e il magnetismo che Morandi per primo aveva sperimentato nel riprodurli. Nel 2015 Meyerowitz aveva già voluto omaggiare il Museo Morandi donando un’opera di questo ciclo (Morandi’s Objects, trittico, Flag) a cui ora ha generosamente aggiunto altre ventidue fotografie della stessa serie. In Morandi’s Objects – Le fotografie di Joel Meyerowitz viene presentata una selezione della donazione.
Mary Ellen Bartley Mary Ellen Bartley: MORANDI’S BOOKS
A cura di Alessia Masi Museo Morandi | Via Don Minzoni 14, Bologna
30 gennaio – 7 luglio 2024
Giovedì 1 e venerdì 2 febbraio ore 10.00 – 20.00
Sabato 3 febbraio ore 10.00 – 23.00
Domenica 4 febbraio ore 10.00 – 20.00
Ingresso gratuito nei giorni di ART CITY Bologna
La mostra della fotografa americana Mary Ellen Bartley si inserisce nel solco di una pratica collaudata dal Museo Morandi ormai da anni: creare relazioni tra l’opera degli artisti contemporanei e quella di Giorgio Morandi, al fine di gettare nuova luce sulla reale portata culturale del suo lavoro e riaffermare il suo ruolo di primo piano nell’immaginario culturale globale, nonché la sua influenza sulla 3 cultura visiva internazionale. Dopo aver visitato lo studio e la casa di Morandi nel 2020, Bartley ha realizzato un lavoro poetico basato su fotografie di sue personali composizioni composte con i libri appartenuti a Morandi e oggi esposti nella dimora di via Fondazza. I libri su Corot, Ingres, Piero della Francesca, Rembrandt, Cézanne, ossia i Maestri del Maestro bolognese, sono diventati i muti interlocutori delle “nature morte” della fotografa, convivendo, talvolta, al fianco di oggetti e scatole di latta sottratti alla polvere dello studio di Morandi e pronti a riprendere vita e a ritrovare uno spazio, quello della foto, che restituisce loro una misurata dignità estetica oltre che una valenza formale. Nel suo approccio metodologico, Bartley ha cercato di rispettare tutti quegli aspetti come la luce, i colori e la geometria, tanto cari a Morandi, arrivando a trasmettere quei valori di semplicità, silenzio, pace, ordine, meditazione e riflessione a cui la nostra società dovrebbe prestare maggiore attenzione. Giorgio Morandi e Mary Ellen Bartley, due artisti distanti nel tempo e nell’utilizzo del mezzo espressivo, ma uniti dalla ricerca dell’essenza e dall’attenzione per le semplici cose.
Tacita Dean STILL LIFE. The studio of Giorgio Morandi Progetto promosso da Museo Morandi in collaborazione con Marian Goodman Gallery
A cura di Lorenzo Balbi e Alessia Masi, in collaborazione con spazio PIETRO di Simone Gheduzzi, Palazzo Tanari | Via Galliera 20, Bologna
1 – 4 febbraio 2024
Giovedì 1 febbraio ore 16.00 – 20.00
Venerdì 2 febbraio ore 10.00 – 20.00
Sabato 3 febbraio ore 10.00 – 22.00
Domenica 4 febbraio ore 10.00 – 20.00 Ingresso gratuito
Tacita Dean, artista presente con le sue mostre personali nelle maggiori istituzioni museali internazionali, tra cui Tate Modern e Tate Britain (Londra), New Museum (New York), Schaulager (Basilea) e Solomon R. Guggenheim Museum (New York), nel 2009 realizza due film su pellicola 16mm all’interno dell’appartamento di Bologna in cui Morandi visse e lavorò per gran parte della propria vita, oggi Casa Morandi, in particolare negli ambienti dello studio. Uno di questi, Still Life verrà proiettato all’interno dello spazio PIETRO a Palazzo Tanari. Il video è caratterizzato da uno sguardo minuziosamente attento al dettaglio, una speciale qualità della luce e un tempo lento, fatto di lunghe pause, che rivelano di ogni oggetto, di ogni linea, un’essenza che né la pittura né la fotografia riuscirebbero a catturare allo stesso modo. L’artista britannica ci introduce all’interno di universi densi di tempo e spazio che trattengono la verità del momento, simili a nature morte, seppure in movimento.
Mark Vernon Saturnine Orbit Un progetto a cura di Xing in collaborazione con MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Casa Museo Giorgio Morandi e Fienili del Campiaro, Grizzana Morandi (Bologna)
3 – 4 febbraio 2024 4 Sabato 3 e domenica 4 febbraio ore 11.00 – 18.00 (installazione sonora)
Domenica 4 febbraio ore 16.00 (live) Ingresso gratuito
Il progetto Saturnine Orbit si compone di un’installazione sonora e un live, appositamente commissionati a Mark Vernon nella Casa Museo Giorgio Morandi e negli spazi dei Fienili del Campiaro, luoghi privilegiati del pittore bolognese durante i periodi di villeggiatura nell’appennino bolognese a Grizzana Morandi. L’artista crea un collage lineare istantaneo di suoni con una propria narrativa. Il nastro funge da diario sonoro cronologico e sarà annotato verbalmente con il luogo, l’ora del giorno e le condizioni meteorologiche, coordinate che potrebbero essere state importanti anche per Giorgio Morandi in quanto pittore. Accanto ai field recordings raccolti in loco durante la residenza produttiva, Vernon impiegherà gli oggetti morandiani come strumenti sonori, utilizzando lo spazio interno di bottiglie, brocche e vasi nello studio di Casa Morandi come piccole camere di risonanza, mentre le registrazioni ambientali della campagna circostante verranno riprodotte dall’interno di questi oggetti con minuscoli altoparlanti e microfoni. Attraverso questo processo l’esterno diventa l’interno: il mondo in una bottiglia. Oltre alle registrazioni digitali, Vernon utilizzerà un registratore portatile a bobina, una tecnologia databile all’epoca in cui Morandi viveva. Saranno inclusi anche estratti dall’unica registrazione esistente della voce dell’artista bolognese. Tutto il materiale così raccolto e ricomposto sarà presentato in un’installazione sonora dal tono compositivo più astratto, e in una esecuzione live che conterrà elementi più visivo/performativi focalizzandosi sulla manipolazione di oggetti e le interazioni tra microfoni, altoparlanti, registratori e loop su nastro. Durante ART CITY Bologna, su NEU Radio verrà trasmessa una serie quotidiana di estratti sonori della creazione in corso d’opera; la sound performance dal vivo nei Fienili andrà in onda anche in diretta.
● Morandi metafisico. Tre disegni. Una storia A cura di Lorenza Selleri
Casa Morandi | Via Fondazza 36, Bologna
1 febbraio – 5 maggio 2024
Giovedì 1 e venerdì 2 febbraio ore 10.00 – 20.00
Sabato 3 febbraio ore 10.00 – 22.00
Domenica 4 febbraio ore 10.00 – 20.00 Ingresso gratuito
Anche Giorgio Morandi è stato un pittore “metafisico”. Le opere in cui si può percepire una vicinanza stilistica con quelle dei maggiori esponenti di questo movimento sono poco più di una decina (comprendendo anche quelle oscillanti tra Metafisica e Valori Plastici) e sono prevalentemente dipinti ad olio. Queste tele si conservano nei principali musei italiani (quella appartenuta a Roberto Longhi venne purtroppo rubata e ad oggi non è stata ancora ritrovata) con la sola eccezione della Natura morta, 1918 (V.37) che si trova al Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo. Il Museo Morandi possiede 5 tre disegni che, pur essendo cronologicamente successivi al biennio (1917-19) in cui Morandi si avvicina alla Metafisica, possono a pieno titolo appartenere a quel gusto, in quanto schizzi a matita riproducenti rispettivamente due celebri nature morte metafisiche, ora esposte a Brera, e un vaso di fiori che invece può considerarsi emblematico della stagione dei “Valori Plastici”. Nella casa di Morandi, nel ripostiglio adiacente al suo studio, si conservano ancora i modelli che a lui servirono per le sue opere metafisiche e questo focus nasce con l’intenzione di documentare questa breve parentesi del percorso artistico morandiano accostando disegni, oggetti e un apparato documentario di lettere, testi e fotografie. ●
L’identità visiva ART CITY Bologna 2024
Il logo e l’identità visiva per l’edizione 2024 di ART CITY Bologna 2024 sono stati ideati per la prima volta dallo studio creativo Leftloft.
Il nuovo logo, che si fa portavoce del legame che l’iniziativa ha con Arte Fiera, diventa quest’anno atemporale ed accompagnerà la manifestazione anche nelle sue future edizioni. L’identità visiva celebra l’universo simbolico di Giorgio Morandi traendo ispirazione dalla serie di oggetti tanto amati e rappresentati dall’artista: brocche, bottiglie e vasi si trasformano in sagome, piatte, colorate e sovrapposte, e rafforzano la loro iconicità manifestando la poetica morandiana.
● ART CITY White Night sabato 3 febbraio 2024
Nel programma ART CITY Bologna si conferma la sempre tanto attesa notte bianca dell’arte, quest’anno in programma il 3 febbraio. Il pubblico potrà fruire della proposta artistica diffusa in città anche nelle ore serali, grazie alla collaborazione di operatori culturali e commerciali che estenderanno il loro orario di apertura fino alle 24.00.
● Il pubblico. Modalità di fruizione Nell’ottica di favorire l’accessibilità e la più ampia fruizione possibile da parte del pubblico, anche in quest’edizione di ART CITY Bologna resta confermato l’ingresso gratuito o agevolato agli eventi. Tutte le informazioni aggiornate (location, orari e modalità di ingresso alle sedi espositive) saranno consultabili sul sito artcity.bologna.it che, dotato delle schede dedicate a ogni progetto e di una mappa funzionale a una rapida ricerca degli eventi da parte dell’utenza, rappresenterà lo strumento informativo. Gli special project saranno inoltre approfonditi in un tabloid distribuito nelle sedi espositive.
Il programma completo di ART CITY Bologna 2024 sarà pubblicato in prossimità della rassegna sul sito artcity.bologna.it.