C’è un posto magico a Bologna, che si accende di vitalità con l’avvicinarsi del Natale. E’ la Bottega Bozzetti, tra via Ferrrarese e via di Corticella, dove Mariamanuela e Franca, rispettivamente figlia e moglie di Leonardo Bozzetti, l’ultimo figulinaio bolognese, portano avanti la preziosa tradizione artigiana e la passione del presepio bolognese.
I Bozzetti sono veri artisti del presepe bolognese da tre generazioni: fino al 2001 eravamo abituati a vederli con i loro banchi alla Fiera di Santa Lucia sotto il portico dei Servi.
Erano lì pronti ad attendere i bambini ma anche gli adulti con le loro preziose statuine in terracotta, statuine della tradizione bolognese e nuove figure che ogni anno Leonardo creava, anche su ordinazione.
Così trovavi la Meraviglia, il Dormiglione, la Mistocchinaia, la signora che cuoce le frittelle di farina di castagne, tipica figura bolognese, la Curiosa, e nuovi personaggi ispirati alla vita popolare bolognese che andavano a rendere un po’ bolognese gli scenari tradizionali dei presepi.
Dal 2001, Bozzetti, a causa di una malattia, non è più potuto tornare alla Fiera di Santa Lucia ma ha continuato la sua opera nella Bottega sotto casa, fino a quando ci ha lasciato.
Oggi quella Bottega ha ripreso vita grazie a sua figlia Mariamanuela che 9 mesi dopo la morte del padre ha ripreso in mano la sua creta e i suoi strumenti (stampi, stecca, ferunzino) per creare una statuina che un cliente aveva ordinato a suo padre. “Tuo padre mi aveva promesso una Adorazione.Fammela tu!” disse il cliente di Leonardo a Mariamanuela che rispose “Non ci penso nemmeno!”. Una volta uscito il cliente, Mariamanuela, incredula, si mette a creare dalla creta non solo l’Adorazione ma nuove figure e oggi la sua produzione non si ferma e porta novità nei presepi dei bolognesi. L’Umarell è entrato tra i nuovi ospiti del presepe così come le Pettegole. Bellissima la “paternità” allestita da Mariamanuela e Franca in occasione della mia visita in Bottega, dove Giuseppe tiene in braccio il Bambin Gesù permettendo a Maria di riposarsi dopo il parto.
“Ho un solo rimpianto. Mio padre credeva che con la sua morte fisse anche il suo lavoro anche perché io non avrei mai pensato di continuarlo. Non mi sentivo capace. Non sai quante volte vorrei che entrasse da quella porta per vedere che porto avanti la sua passione?” “Ho in mente il suo gesto di far scivolare la creta tra le mani…”. “Quando non riesco a fare qualcosa …penso alle sue mani!”.
Mentre Mariamanuela ricorda quei momenti, le si inumidiscono gli occhi, e lascia intravvedere una dolcezza nascosta da un carattere che lei definisce “non facile”. Del resto eravamo andati lì per una intervista video che non abbiamo!!! Ma dal testo si capisce bene il valore della tradizione del presepio bolognese e l’importanza in questo panorama della Bottega Bozzetti e del lavoro di Mariamanuela, un patrimonio che invito le istituzioni a prendere in considerazione per proteggerlo e portarlo avanti.
Ricordando il papà Mariamanuela mi fa vedere una bellissima statuina che lo ritrae al banco di lavoro mentre modella delle rose, con lei da piccola che lo tira via per giocare e un’altra statuina fatta da un vicino Arnaldo Cavallini, che ritrae bozzetti con la fisarmonica, metafora della tradizione che continua a suonare!
Straordinario il patrimonio di stampi che troviamo in bottega e da cui nascono le figure.
Ricordiamo che il Presepio Bolognese si caratterizza per avere statuine in terracotta, vestite in terracotta, nel senso che vengono dipinte e non vestite con tessuti come nel presepio napoletano o siciliano. E, come dice Mariamanuela ,dallo stampo della Meraviglia…sai quante cose possono venir fuori?
Bologna è sempre stato fin dalla seconda metà del ‘500 un centro importante per artisti e figurinai che vendevano le loro opere religiose nei mercatini di Natale come quello di Santa Lucia che un tempo era in via Castiglione e poi con Napoleone si spostò sotto il più ampio Portico dei Servi.
Oggi a portare avanti la cultura e la tradizione del Presepio oltre ai Bozzetti c’è anche l’Associazione Amici del Presepio sede di Bologna (AIAP) che ogni anno promuove nel periodo natalizio la Rassegna del Presepio Bolognese, sotto il loggione di San Giovanni in Monte.
AIAP si cura di scegliere i Presepi, di farne manutenzione e di inviarli in giro per l’Italia e Europa per mostre; organizza corsi di scenografia del presepe.
Quando guardate un presepe d’ora in avanti fatto in modo consapevole ricordandovi quanti affetti contiene, quanta storia, tradizione oltre al significato religioso legato alla Natività.
L’associazione
L’associazione Amici del Presepio sede di Bologna ha come scopo il mantenimento e la promozione della tradizione dell’arte presepiale. Nei laboratori presso la Parrocchia di Gesù Buon Pastore in via Martiri di Monte Sole 10, i soci si ritrovano settimanalmente per organizzare corsi di base e avanzati, organizzare mostre e rassegne, restaurare i presepi.
Quest’anno, dopo 2 anni di stop causa pandemia, si apre la XXVIII Rassegna del Presepio 2022/23, che come da tradizione verrà allestita presso il Loggione monumentale della Chiesa di San Giovanni in Monte in via Santo Stefano 27 a Bologna (10 dicembre – 8 gennaio).
È importante mantenere questa tradizione che iniziò San Francesco d’Assisi a Greccio nel lontano 1223. Ricordiamoci delle parole pronunciate da Papa Francesco, l’anno scorso ad una settimana dal Natale: “Il presepe infatti è come un Vangelo vivo»: porta il Vangelo nei posti dove si vive: nelle case, nelle scuole, nei luoghi di lavoro e di ritrovo, negli ospedali e nelle case di cura, nelle carceri e nelle piazze. E lì dove viviamo ci ricorda una cosa essenziale: che Dio non è rimasto invisibile in cielo, ma è venuto sulla Terra, si è fatto uomo, un bambino”.
I visitatori potranno votare il presepio di loro gradimento. L’ultima edizione sono stati conteggiati oltre 13.000 voti.