Dal 21 al 30 novembre, dieci giorni di inaugurazione e festeggiamenti per la sala d’inizio Novecento che torna a nuova vita nel cuore della città, in Piazza Maggiore
Un parterre di ospiti che va da Wes Anderson al protagonista del film La mosca, Jeff Goldblum, da Marco Bellocchio a Marco Tullio Giordana, da Toni Servillo a Paola Cortellesi, da Giuseppe Tornatore a Giorgio Diritti, da Alba e Alice Rohrwacher a Vinicio Capossela, da Jeremy Thomas a Marisa Paredes, da Alessandro Bergonzoni a Ermanno Cavazzoni, da Luca Bigazzi a Giancarlo Basili, da Alina Marazzi ai Manetti Bros., da Mario Martone a Enzo D’Alò, da Paolo Mereghetti a Vittorio Lingiardi, da Antonio e Pupi Avati a Francesco Piccolo, ai registi delle più divertenti commedie francesi Eric Toledano e Olivier Nakache
Torna a vivere la sala d’inizio Novecento nel cuore di Bologna, in Piazza Maggiore, uno scrigno sotterraneo, un viaggio nel tempo e nella bellezza di uno spazio che non ha eguali: una discesa nel Paradiso dei cinefili, sotto uno dei palazzi simbolo della modernità novecentesca bolognese, Palazzo Ronzani, che si erge all’angolo tra via Rizzoli e Piazza Re Enzo.
Dieci giorni di inaugurazione quelli previsti per festeggiare la rinascita del Cinema Modernissimo: dal 21 al 30 novembre, con un parterre di ospiti che va appunto dal regista Wes Anderson (che sarà protagonista di diversi appuntamenti da sabato 25 a lunedì 27 novembre) all’attore protagonista del film La mosca, Jeff Goldblum, registe, registi, attrici, attori come Paola Cortellesi, Alice Rohrwacher, Alina Marazzi, Marco Bellocchio, Giuseppe Tornatore, Marco Tullio Giordana, Mario Martone, Giorgio Diritti, tutti per presentare film non realizzati da loro stessi, bensì scelti dal cilindro della storia del cinema, esattamente nello spirito di una sala come sarà il Cinema Modernissimo, dedicata a tutto il cinema, dalle sue origini ai giorni nostri.
Il programma completo online sul sito della Cineteca di Bologna www.cinetecadibologna.it.
Primo appuntamento con il presidente della Cineteca Marco Bellocchio, che terrà una conversazione martedì 21 novembre alle ore 16.30: “Apre il Modernissimo – dice proprio Farinelli –, è un momento così a lungo desiderato che non potevamo fermarci a una sola proiezione d’inaugurazione, abbiamo quindi pensato che fossero necessari dieci giorni, cioè tante inaugurazioni, condotte da tanti artisti e amici che hanno accettato di portarci un film importante per la loro vita, un film da condividere per riaccendere il Modernissimo e iniziare la relazione con il pubblico di questa nuova sala ricca di storia”.
“Il Modernissimo – prosegue Farinelli – sarà una sala come sono stati per secoli i luoghi dello spettacolo, qualcosa di unico, speciale, per riattivare quell’idea, quell’abitudine ora dimenticata, di uscire di casa, non per andare a vedere un dato film, ma per andare al cinema, per raggiungere un luogo dove godere, con fiducia, di una programmazione altrettanto unica. Per questo motivo il Modernissimo, durante la giornata, avrà un’apertura prolungata, dai matinée, fino a notte inoltrata, con una novità, la proiezione delle ore 13, per chi vuole approfittare di una pausa pranzo per mangiare e vedere un film che duri appena meno di un’ora (serie tv, capolavori corti, film muti, programmi di cortometraggi)”.
“Abbiamo invitato tanti amici che hanno scelto, cosa mostrare”, racconta Farinelli addentrandosi nella descrizione del programma. “Ne è scaturito un programma sorprendente, nel quale convivono film di culto (Il grande Lebowski, The Blues Brothers, The Rocky Horror Picture Show, Frankenstein Jr.), pilastri della cinefilia (Un dollaro d’onore, Effetto notte), ma anche film inattesi, da scoprire come Tras el cristal, opera prima del regista spagnolo Agustí Villaronga, scomparso lo scorso gennaio, che sarà presentato da una delle sue interpreti, Marisa Paredes, o Brick and Mirror, capolavoro del regista iraniano Ebrahim Golestan, che è stato scelto da Wes Anderson. Non solo critici e registi, ma anche attori e segnalo la scelta di Toni Servillo, che ci porta L’oro di Napoli, compendio dello spettacolo e del genio partenopeo, e Jeff Goldblum, per la prima volta a Bologna, uno degli attori più empatici e talentuosi di Hollywood, che presenterà La mosca di David Cronenberg, uno dei grandi titoli di cui è ricca la sua carriera. Non solo film del passato, anche nuovi titoli e anteprime, il nuovo lavoro di Alice Rohrwacher, La chimera, l’ultimo Diabolik di Manetti Bros., il ritorno di un maestro del cinema d’animazione italiana Enzo d’Alò con Mary e lo spirito di mezzanotte, la nuova commedia Un anno difficile di Éric Toledano e Olivier Nakache, già autori di capolavori della commedia alla francese come Quasi amici. E tra le anteprime dobbiamo anche considerare un’opera che non è mai stata vista, la serie tv Il Camorrista di Giuseppe Tornatore, realizzata nel 1986, ma mai messa in onda e il cortometraggio Memorie Modernissime, realizzato da Stefano Ricci, (lo stesso Stefano Ricci sarà protagonista di una performance live assieme a Vinicio Capossela). Un programma di celebrazioni del cinema e della sala cinematografica (la versione restaurata di Nuovo Cinema Paradiso non poteva mancare), ma il Modernissimo non vuole parlare solo la lingua del cinema, vuole anche essere un luogo che accoglie le Arti, quindi ci sarà uno scrittore, Francesco Piccolo a parlare di Otto e mezzo, un maestro della fotografia come Joel Meyerowitz, il documentario sui cinquant’anni del Teatro Parenti di Milano, la musica, negli accompagnamenti dei film muti e nella voce di Enrico Caruso”.
Il Cinema Modernissimo
Agli inizi del Novecento la corsa verso il progresso trasforma i centri storici: anche Bologna cambia il suo assetto urbanistico. In questo processo di rinnovamento, dove un tempo sorgeva il medievale Palazzo Lambertini si gettano le fondamenta di Palazzo Ronzani: un edificio polifunzionale, il primo in cemento armato, nato dal progetto dell’ingegner Pontoni, che ospita un teatro sotterraneo, successivamente riconvertito in sala cinematografica. Pur con vari rimaneggiamenti, la sala rimarrà in attività fino al 2007, quando aveva il nome di Cinema Arcobaleno.
Il progetto per far rinascere la storica sala cinematografica in Piazza Maggiore nasce dal protocollo d’intesa tra il Comune di Bologna, la Fondazione Cineteca di Bologna ed Emmegi Cinema (società proprietaria della sala), con la collaborazione di Confindustria Emilia Area Centro, e di Gaumont, Pathé. Ha ricevuto in questi anni il sostegno del Comune di Bologna, Ministero della Cultura. Donor del progetto sono stati: Gruppo Hera, Pelliconi, Marchesini Group, Bonfiglioli, BPER:, Fondazione Golinelli, G.D, IMA, Coop Alleanza 3.0. Sponsor del progetto sono stati: Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, IBC Movie, Galletti. Sponsor tecnico è stato: Oudimmo acoustic desing. Supporter del progetto sono stati: Lloyds Farmacia – Benu Farmacia, Mare Termale Bolognese, Furla, Brunelleschi, Ottica Garagnani.