Le Fondazioni degli Ordini degli Architetti di Milano, Genova, Venezia e l’Ordine degli Architetti PPC di Bologna in collaborazione con l’Università di Genova, la Fondazione Housing Sociale e l’Associazione Ambiente Acqua APS hanno organizzato Cara Casa, il primo Festival itinerante sui modi dell’abitare contemporaneo.
Vincitore dell’avviso pubblico “Festival Architettura – II edizione” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, il Festival presenterà dal 15 al 30 aprile, attraverso numerosi incontri e autorevoli contribuiti, un’indagine ampia per riflettere sulle condizioni di vita negli spazi urbani, sulle loro evoluzioni e cambiamenti.
Bologna, Milano, Venezia e Genova saranno il cuore di questo progetto. I temi trattati saranno ricchi e trasversali e verranno affrontati nelle quattro città con appuntamenti gratuiti e aperti al pubblico: convegni, talk, mostre, ciclovisite, laboratori per famiglie, workshop, visite guidate, walking lectures e conferenze.
A Bologna il tema proposto sarà Abitare l’Emergenza, indagato nei suoi più ampi significati. Si parlerà dell’emergenza abitativa che caratterizza le fasi successive agli eventi sismici, della solitudine sperimentata durante il Covid, della speranza di una vita migliore di migranti e rifugiati, della rassegnazione dei carcerati e del disorientamento di chi una casa non l’ha più o non l’ha mai avuta.
I vari incontri in calendario organizzati dall’Ordine degli Architetti di Bologna, con il patrocinio di Comune di Bologna, Città Metropolitana di Bologna e Fondation Le Corbusier di Parigi, che contribuiscono a questa iniziativa di rilevanza nazionale, si terranno presso il Padiglione de L’Esprit Nouveau, sineddoche lecorbuseriana di un modo nuovo di concepire nelle forme del moderno lo spazio abitativo della “casa per tutti”. Questi incontri pubblici permetteranno di analizzare la parola “abitare” nelle sue diverse accezioni, tenendo come punto centrale l’analisi dei rapporti e delle relazioni tra individui, perché vivere è sempre un “vivere insieme”.
Il primo appuntamento, previsto per il 18 aprile, è la talk Abitare l’Emergenza. Architettura e Responsabilità Sociale (Padiglione de L’Esprit Nouveau, Piazza della Costituzione 11, ore 16.30-19.00). Moderato da Jacopo Gresleri, questo incontro sarà un dialogo aperto tra gli architetti Emilio Caravatti (caravatti_caravatti), Simone Sfriso (TAMassociati), Alessandro Floris (2f architettura), Massimo Colombo (Fondazione Michelucci), Cesare Burdese (Cesare Burdese Architetto), Riccardo Vannucci (FAREstudio) e Azzurra Immediato (curatrice, storica e critica d’arte).
Al termine del talk sarà inaugurata la mostra Abitare l’Emergenza. Immagine e Responsabilità sociale (Padiglione de L’Esprit Nouveau, dal 18 al 30 aprile). Silvia Camporesi, Luca Capuano, Allegra Martin e Alessandro Imbriaco (con la curatela di Azzurra Immediato), generano una mappatura in grado di indagare, secondo abbecedari plurimi, quanto emerge dalla condizione dell’abitare emergenziale, riflessione e scrittura fotografica di un modus vivendi imprevisto ma forse non imprevedibile.
Il terzo appuntamento (28 aprile ore 16:30-19:00, Padiglione de L’Esprit Nouveau) è un pomeriggio dedicato al dialogo con le Istituzioni. Al convegno Abitare l’Emergenza. Istituzioni e Responsabilità Sociale moderato da Jacopo Gresleri, Comune di Bologna (Emily Clancy), Università di Bologna (Nicola De Luigi), Curia di Bologna (Matteo Zuppi), Fondazione Innovazione Urbana (Giovanni Ginocchini), Confabitare (Alberto Zanni), Lega Coop (Rita Ghedini), Acer Bologna (Marco Bertuzzi), Ordine degli Architetti PPC di Bologna (Marco Filippucci) e Consiglio Nazionale degli Architetti (Francesco Miceli) si confronteranno sul tema e sulle proposte previste da istituzioni e stakeholder.
Infine, il quarto appuntamento in calendario è Abitare l’Emergenza. BikeTour, una formula di incontro tra e con i cittadini già proposto dall’Ordine degli Architetti di Bologna, apprezzata e conosciuta. Il Tetto. Case, Ricoveri, Progetti: dimore dell’emergenza (9:30-12.30 circa, ritrovo in Piazza Re Enzo, arrivo al Padiglione de L’Esprit Nouveau) è un itinerario che si sviluppa tra centro storico e prima periferia, attraverso cui rileggere le tracce di memoria e presenze dei mutamenti causati dalle guerre mondiali e dalle vicende economiche dell’intero Paese, e le emergenze abitative che con varia natura si manifestano nella città di oggi.
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Nel loro insieme gli eventi del Festival hanno il patrocinio di: Città Metropolitana di Bologna, Comune di Bologna, Comune di Milano, Comune di Venezia, Comune di Genova, CNAPPC, Fondation Le Corbusier, Regione Liguria. Promosso da Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Il sostegno di Fondazione Cariplo e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. In contributo di: Ordine Architetti di Venezia, Ordine Architetti di Genova, Confcooperative Habitat, LegaCoop Bologna, ACER Bologna, Confabitare, Fondazione Iris Ceramica Group, Light Point, RiLUCE, Zintek, Palazzo Ducale di Genova. La collaborazione di: Associazione Chiamale Storie, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, FIU-Fondazione Innovazione Urbana, Fondazione Impact Housing, IUAV Venezia, Libera Bologna, Milano Abitare, MM spa. Con i partner internazionali: UrbaMonde, European Federation for Living, Paris Habitat, Arcam.