Le vacanze di Alessandro Berti debutta al Teatro Arena del Sole

Alessandro Berti, attore, regista e drammaturgo, vincitore del Premio Riccione per l’innovazione drammaturgica 2021, torna al Teatro Arena del Sole di Bologna con una nuova produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Le vacanze, dal 21 marzo al 2 aprile in prima nazionale.

Lo spettacolo, che vede Berti in veste di regista alla direzione di due giovani attori, Francesco Bianchini e Sebastiano Bronzato insieme al danzatore Giovanni Campo, è la messa in scena del suo omonimo testo, pubblicato nella collana I Gabbiani – letteratura per giovani lettori di Edizioni Primavera, curata da Federica Iacobelli.

«Cosa fare, come scrittore e regista, in questo momento, o direi quasi: d’ora in poi, mi ossessiona da qualche anno. Il collasso si annuncia e tutto il nostro sapere umanistico viene messo alla prova» scrive Alessandro Berti. Artista sempre attento a tematiche sociali e politiche, dopo la trilogia teatrale Bugie Bianche, che indagava le distorsioni dello sguardo occidentale sul corpo del nero, questa volta porta sul palco il collasso climatico, dando voce a chi ne subirà gli effetti: due adolescenti, tra qualche anno.

 

Le vacanze è un dialogo nel prossimo futuro, non così lontano come vorremmo. In una pianura che l’innalzamento delle temperature ha reso desertica, sopravvivono piccole oasi dentro valli di colline erose. In un bambuseto che ha resistito agli incendi c’è uno stagno minuscolo, alimentato da una delle poche falde ancora attive. Qui, a mollo nel fango argilloso, Tom e Lao cercano refrigerio in una giornata torrida.

I due ragazzi sono studenti, in vacanza dopo l’esame. Per combattere l’afa fanno giochi di visualizzazione nei quali immaginano di essere in luoghi freddi, ricordano la loro infanzia, parlano di sé, dei loro amori, dei genitori ormai morti. E aspettano il Performer, un vecchio artista che gira i poderi della zona come unica attrazione rimasta.

 

Nell’estate dei due protagonisti non ci sono più interrail, né viaggi low cost, non c’è nient’altro che il vecchio podere di famiglia, con un bosco di canne e uno stagno.

In queste condizioni essenziali i ragazzi ripercorrono le tappe psicologiche e rituali del passaggio all’età adulta, una maturità che si annuncia incerta, da vivere in un mondo sempre più ristretto, semplificato e minaccioso.

«Non uno spettacolo di fantascienza – scrive Berti – ma un piccolo esercizio di pensiero, e di azione, una piattaforma di allenamento ontologico, ed etico, nella quale i personaggi viaggiano tra gli estremi dell’umano: tra malinconia elegiaca e passione politica, tra desiderio di vita e pessimismo ragionevole, tra speranza scientifica e illusione, o disillusione, spirituale…Tutto questo sullo sfondo di un mondo in totale siccità, quella che sta cominciando, un mondo in cui una borraccia piena d’acqua di falda varrà come oggi una bottiglia di champagne, e una doccia tiepida all’ombra di un bosco di bambù come un weekend a una spa. Da quel mondo, molto di quello che continuiamo a fare, di cui ancora continuiamo a preoccuparci, appare senza più senso, in effetti».

 

 

Alessandro Berti è attore, regista e drammaturgo.

Dopo la scuola del Teatro di Genova dà vita con Michela Lucenti a L’Impasto Comunità Teatrale, per cui scrive e dirige tutti gli spettacoli, tra i quali: Skankrer (1996), Terra di burro (1997), Trionfo anonimo (2000), L’agenda di Seattle (2001), Il quartiere (2002). Nel 2002 vince il premio Gherardi con Teatro in versi.

Dal 2006 avvia un percorso di ricerca sul monologo come canale privilegiato di relazione col pubblico, che dà vita a Confine (2006), Pietra, pianta (2009), L’abbandono (2010), Combattimento spirituale davanti a una cucina Ikea, (2011, Premio I Teatri Del Sacro), Un cristiano (2014). Con i successivi Fermarsi (2015) e Leila della Tempesta (2016), dialogo a due su religioni, laicità e Costituzione, il lavoro di Berti approfondisce l’interesse per le tematiche sociali, al centro anche della trilogia Bugie bianche, di cui fanno parte Black Dick (2018), Negri senza memoria (2020) e Blind Love (2022), pubblicata nella collana Linea di ERT Fondazione e Luca Sossella editore, curata da Sergio Lo Gatto e Debora Pietrobono.

Nel 2021 vince il Premio Riccione per l’Innovazione drammaturgica e nel 2022 pubblica il testo Le vacanze nella collana I Gabbiani – letteratura teatrale per giovani lettori di Edizioni Primavera.

Ha fondato l’associazione Casavuota, che si occupa di intervento culturale (in particolare sul territorio della città metropolitana di Bologna) con il coinvolgimento dei cittadini e delle cittadine attraverso l’arte – teatro, scrittura, arti visive – intesa come motore di riflessione pubblica su temi fondamentali del presente e un’attenzione costante alle questioni del dialogo interculturale.

 

Francesco Bianchini

Nasce a Ferrara nel 1995. Dopo aver conseguito il diploma in sassofono classico al Conservatorio “G. Frescobaldi” e la laurea in Lettere moderne all’Università di Ferrara, si diploma alla Scuola di Recitazione del Teatro Nazionale di Genova, presso la quale attualmente frequenta il Master.

 

Sebastiano Bronzato

Nasce a Verona nel 1996. Attore, musicista e compositore, studia pianoforte presso il conservatorio “E.F. Dell’Abaco” di Verona con Laura Cattaneo e si diploma attore all’Accademia di Teatro Paolo Grassi nel 2018.

Il rapporto tra la musica e il teatro, il corpo e il ritmo fanno parte della sua sfera d’interesse e ricerca artistica.

 

Giovanni Campo

Attore, danzatore e performer, insegna teatro e danza nelle Scuole, nelle Università e negli Istituti d’Arte Drammatica. Ha creato alcune brevi danze e una video installazione dal titolo È bello anche non esserci (2019). Ha seguito il lavoro del maestro giapponese Masaki Iwana e l’attività di Claudia Castellucci. Studia alla Scuola Superiore di Yoga Mìnera, scuola in absentia diretta da Francesca Proia.

 

 

 

 

 

 

 

 

Le vacanze

di Alessandro Berti

con Francesco Bianchini e Sebastiano Bronzato

e la partecipazione di Giovanni Campo

regia Alessandro Berti

danza Giovanni Campo

assistente alla creazione e organizzazione Gaia Raffiotta

disegno luci Théo Longuemare

scene costruite e decorate presso il Laboratorio di Scenotecnica di ERT

responsabile del Laboratorio e capo costruttore Gioacchino Gramolini

costruttori Davide Lago, Leandro Spadola con Tiziano Barone

scenografe decoratrici Ludovica Sitti con Sarah Menichini, Benedetta Monetti, Bianca Passanti, Martina Perrone

capo macchinista Mauro Fronzi

elettricista Salvatore Pulpito

bambuseto Elle Natura Società Agricola

creme e unguenti artigianali Erboristi Strulgador

foto Daniela Neri

produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale

in collaborazione con Casavuota

grazie a Federica Iacobelli, Alice Marzocchi

 

 

 

Teatro Arena del Sole, via Indipendenza 44 – Bologna

Prezzi dei biglietti: da 7 € a 15 € esclusa prevendita

Biglietteria: dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00

Tel. 051 2910910 – biglietteria@arenadelsole.it | bologna.emiliaromagnateatro.com