Bologna, nuove aperture, grandi riconferme e piccole curiosità gastronomiche.


di Livia Laurentino

CIBO è la parola inscindibile da Bologna, che pullula di locali più o meno grandi tutti con offerte diverse e per tutte le tasche.

Tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, nel segno dell’ottimismo si sono registrate nuove aperture che val la pena di segnalare. In viale Oriani 19/c ha aperto La Beccheria, che ha preso il posto di una macelleria e di un panettiere per diventare un luogo in cui fare la spesa, anche di piatti pronti, o da gustare piacevolmente seduti, secondi di carne corredati comunque da tre primi classici; tagliatelle al ragù, lasagne e tortellini in brodo.

La seconda novità si chiama Sublime (Via Donato Creti 75/A) e “parla” siciliano, lo chef Giovanni propone pesce in un singolare mix tra il Sud e l’Oriente, ovvero in menù oltre a specialità come la parmigiana di mare, zuppa di pesce spinato, immancabile frittura e diversi primi tra cui dei gustosi ravioli cacio e pepe con tartare di gambero rosso, per gli appassionati di cucina giapponese anche tataki di tonno, uramaki di tonno e salmone, sashimi di salmone.

Alleria, ha aperto da un paio di mesi in via Emilia Levate 15 D, all’insegna della cucina napoletana di tradizione e casalinga, così la frittata di pasta si accompagna agli Ziti alla “genovese” o alla braciola di vitello che niente ha a che vedere con la bistecca con l’osso. Da non perdere la mozzarella in carrozza. A pranzo (solo il lunedì, giovedì e venerdì) un primo e un contorno 11 € acqua, caffè e coperto compresi; ottima  alternativa al panino del bar.

Fuori città a Monte San Pietro il centenario ristorante Al Pappagallo ha trovato un nuovo “nido” presso lo storico Golf Club Bologna e ha cambiato il nome in Pappagallo sul Green, ma non la sua cucina in cui resta fedele alla tradizione, e per chi non si vuole allontanare in via Marconi 22  ha aperto Bottega al Pappagallo dove sfogline sempre all’opera preparano primi classici bolognesi, crescente con mortadella e qualche dolce per una sosta veloce o da asporto. Aperto dalle 9.00 alle 19.00.

Sfamo Food & Drink – bar – Modern  bistrò in Via Urbana 5/F  apre alle 12 per offrire con una proposta articolata dal semplice aperitivo al pranzo veloce, dal cocktail alla cena in un locale accogliente con un menù classico ma rivisitato che spazia dalla zuppa di pesce alla cotoletta alla bolognese, dai passatelli al carbone vegetale con l’anguilla alla polenta col cinghiale.

Il vicolo Alemagna 2/C da qualche anno c’era Ruggine definito dagli ideatori un punto di “ristoro” dove mangiare e bere in relax, ora da alcune settimane la collaborazione già avviata, per la parte cucina, con Ragù si è concretizzata in un chiosco in Piazza Aldrovandi che porta il nome di RAGU’ & DRAFT. Se c’è il posto ci si può fermare per apprezzare un menù bolognese abbinato a cocktail artigianali serviti alla spina come le birre, altrimenti si opta per l’asporto.

A Sasso Marconi ha riaperto come Casa Mazzucchelli, il ristorante Marconi avviato 40 anni orsono dai genitori. La chef Aurora, (per un ventennio stellata Michelin) ha iniziato un nuovo percorso gastronomico, dove i lievitati già sperimentati con successo nell’adiacente Mollica, forno e punto di ristoro, fanno parte integrante del percorso gustativo, e non sono più un complemento nel cestino.

In via Marenzio 1, da alcuni anni ha aperto il Cuoco di Latta, un locale accogliente e moderno, dove fare un’ esperienza immersiva nella cucina piemontese classica, con un tocco contemporaneo. Protagonisti del menù i capisaldi della tradizione come riso, tartufo, formaggi e carni e grandi vini.

Una conferma per chi ama gustare piatti a base di carne, lo scettro lo detiene l’ Antica Trattoria del Reno, fuori Zanardi in via del Traghetto 5 /A,  dove la cottura al barbecue è il punto di forza, oltre alla frollatura, l’affumicatura e la selezione maniacale dei tagli di carne e delle razze come il famoso wagyu giapponese.

Per chi vuole optare per una proposta vegana c’è la Raparossa Bistrot, in via Castiglione 51/c, dove Serena offre una cucina sostenibile e naturale, lavorando farine biologiche per piatti anche senza glutine; estratti di frutta, insalate, pasta fresca e bowl, anche calde, infine i dolci tutto da consumare sul posto o da asporto. Qui si può partecipare, su prenotazione, anche alle degustazioni di the pregiati organizzati da Mondo di Eutèpia, il negozio al n° 44/F (proprio di fronte), quando non vengono fatte in loco. Appassionati di thè troveranno sicuramente il preferito, essendo specializzato in the biologici provenienti da tutto il mondo, ma anche tisane personalizzate ed originali. C’è anche un’ ampia scelta di tazze, teiere ed accessori oltre ai preziosi consigli della titolare per neofiti.

Sempre per intenditori, ma nell’universo del caffè il posto giusto è il Caffè Terzi, che, oltre alla torrefazione,  dopo lo storico locale di via Oberdan 10/d, ha aperto in Piazza Aldrovandi e recentemente in Strada Maggiore 51/c . Oltre ad una vasta scelta di crù e miscele selezionate, insieme al caffè o al cappuccino anche pasticceria e torte artigianali per un momento di relax speciale.