Sabato 11 dicembre 2021 torna la Giornata del Contemporaneo, manifestazione promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, che da diciassette anni a (togliere) coinvolge musei, fondazioni, istituzioni pubbliche e private, gallerie, studi e spazi d’artista per raccontare la vitalità dell’arte contemporanea in Italia.
Dopo un’edizione quasi esclusivamente digitale nel 2020, quest’anno il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, da sempre promotore dell’appuntamento, ha accolto l’invito di AMACI riaprendo alla partecipazione in presenza del pubblico, favorita dall’ingresso gratuito a collezioni permanenti MAMbo e Museo Morandi e alle mostre temporanee.
Come evento speciale in occasione della Giornata, il museo bolognese organizza, dalle h 11.00 alle 17.00 in sala conferenze, la Giornata di studi sulla critica d’arte in ricordo di Giovanni Maria Accame (1941- 2011), storico e critico dell’arte e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Autore di numerosi cataloghi monografici su artisti quali Emilio Scanavino, Giò Pomodoro, Pino Pinelli,
La Giornata di studi sulla critica d’arte, a cura di Caterina Molteni e Martina Cavalli, si propone come una ricognizione sull’attività letteraria di Giovanni Maria Accame tramite contributi che offrono una panoramica sull’eredità intellettuale dell’autore e danno testimonianza della sua impostazione metodologica critica oltre che della sua pratica curatoriale.
Il dibattito di carattere storico sarà affiancato inoltre da una riflessione sulla critica d’arte contemporanea per analizzarne le forme, i contesti e i possibili sviluppi, e conoscere le tematiche e le urgenze che oggi guidano la scrittura di settore. Un’occasione di confronto sulle modalità in cui la critica d’arte possa offrirsi come postura, come linea di metodo per un’analisi del contemporaneo che guardi alle storie accadute non messe in luce, e che si faccia portatrice di istanze imprescindibili della società contemporanea.
La Giornata di studi sulla critica d’arte vede la partecipazione di Claudio Cerritelli, Flavio de Marco, Paolo Iacchetti, Gisella Vismara dalle h 11.00 alle 13.00, insieme a Barbara Casavecchia, Stefano Chiodi, Angela Maderna, Elvira Vannini, Riccardo Venturi dalle h 14.30 alle 17.00. Introduzione di Lorenzo Balbi, direttore MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Luca Caccioni, docente di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, Silvia Grandi, docente Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
In collaborazione con l’Archivio Giovanni Maria Accame sarà presentata una sezione documentale dedicata ai cataloghi e ai progetti espositivi dell’autore con materiali inediti provenienti dall’archivio del MAMbo.
L’accesso per il pubblico è su prenotazione obbligatoria telefonando allo 051 6496611 fino ad esaurimento posti disponibili. Per accedere al museo è richiesta la presentazione del green pass alle casse.
Sabato 11 dicembre, come da sempre in occasione delle Giornata del Contemporaneo, saranno visitabili gratuitamente le collezioni permanenti del MAMbo e del Museo Morandi, in aggiunta alla mostra di FOTO/INDUSTRIA Jan Groover. Laboratory of Forms, già a ingresso libero in Sala delle Ciminiere.
L’accesso al pubblico sarà consentito secondo gli slot di capienza consentiti dalle norme anti Covid-19. Per accedere ai musei, alle mostre e alle biblioteche è obbligatorio esibire il green pass.
Giovanni Maria Accame (Bologna, 27 agosto 1941 – 22 dicembre 2011) è stato docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso le Accademie di Belle Arti di Urbino, Firenze e Torino e dal 1980 presso l’Accademia di Brera di Milano, dove ha svolto a lungo anche le funzioni di coordinatore dell’Istituto di Storia dell’Arte e, successivamente del Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell’Arte, il primo in Italia, di cui è stato anche l’ideatore. Come critico indipendente è stato Commissario alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma, a Bologna ha fatto parte prima dell’Ente Manifestazioni Artistiche, poi del comitato direttivo della Galleria d’Arte Moderna. Si è interessato anche di architettura e design, presentando mostre al Musée des Arts Décoratifs del Louvre, al Centre Artistique de Rencontres Internationales di Nizza, al Museo Civico, a Palazzo Re Enzo e alla GAM di Bologna. Ha fondato e diretto (assieme a Mario Ceruti) la rivista d’arte e filosofia “La casa di Dedalo”. Su invito di Filiberto Menna ha collaborato a “Paese Sera”. È stato direttore di una collana d’arte per Lubrina Editore di Bergamo. Ha svolto consulenze su importanti collezioni d’arte e, dal 1999 al 2011, è stato presidente della Fondazione Lucio Saffaro per l’arte contemporanea. Autore di numerose monografie e cataloghi monografici su artisti quali Rodolfo Aricò, Paolo