Dal Deserto del Sahara alla Siberia, dal Montenegro alla Patagonia fino al Brasile,18 documentari dedicati al racconto del territorio, tra conflitti dimenticati, comunità resistenti e crowdfunding miracolosi
Da mercoledì 17 a domenica 21 novembre 2021
Proiezioni gratuite in sala tra le colline di Bologna e Modena e online su docacasa.it
Al via Mente Locale – Visioni sul territorio, il primo festival italiano dedicato a promuovere e valorizzare il racconto del territorio attraverso la narrazione audiovisiva, che per la sua ottava edizione si svolgerà da mercoledì 17 a domenica 21 novembre, in modalità ibrida, in sala tra le colline di Bologna e Modena – Vignola (Mo), Loiano (Bo), Savignano sul Panaro (Mo) e Bazzano (Bo) – e online su docacasa.it, la piattaforma creata dall’associazione D.E-R Documentaristi Emilia-Romagna.
L’edizione 2021 con regioni ospiti la Toscana e la Sardegna, presenta 18 film in concorso, selezionati tra i tanti arrivati da ogni parte del globo, di cui 8 anteprime regionali e 3 anteprime nazionali. Protagonisti di questa selezione che come ogni anno presenta sguardi sui territori, multiformi e diversissimi tra loro, sono, per la prima volta, film di solo genere documentario senza distinzione di durata, tecnica, formato, dedicati al racconto di un territorio, inteso in senso ampio come racconto di luoghi, persone, culture, paesaggi, saperi e tradizioni riconducibili a un’area geografica.
Dai 15.0000 profughi Saharawi dimenticati nel deserto del Sahara alle renne della taiga siberiana, dalla vita ancorata alla tradizione e alla pietra dell’Isola di Minorca alla ‘gentrificazione’ di Londra, dal Santuario cinquecentenario in Montenegro alla birra finlandese Lapin Kulta salvata da un crowdfunding ‘miracoloso’, fino agli operai bolognesi immigrati in Patagonia e al ritratto intimo e affettuoso di Franco Grillini attraverso i luoghi della sua vita, con un’attenzione particolare al territorio italiano e alla Emilia-Romagna, da sempre casa del festival: l’ottava edizione del festival sarà un’incredibile giro del mondo attraverso 18 film che faranno conoscere al grande pubblico storie, culture e costumi provenienti da tutto il pianeta.
Come di consueto, tantissimi i premi in palio, a cominciare da quelli assegnati dalla qualificata giuria del festival – quest’anno composta da Marco Cucco, Direttore del Master in Management del Cinema e dell’Audiovisivo dell’Università di Bologna, Loris Lepri, autore e studioso di cinema, Alfonso Maiorana, regista e direttore della fotografia italo-canadese, Enza Negroni, autrice e presidente D.E-R e Silvestro Serra, direttore comunicazione e relazioni istituzionali del Touring Club Italiano – che consegnerà un premio di 2.000 Euro al miglior documentario in concorso e un premio di 1.000 Euro al miglior documentario prodotto in Italia. Ci saranno poi un premio in denaro di 500 Euro assegnato direttamente dal Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano; il premio Sayonara, offerto dalla società Sayonara Film, per il migliore cortometraggio in concorso della durata massima di 15 minuti (inclusi titoli di testa e di coda), che consiste in un contratto di distribuzione di 12 mesi del valore di 2.000 Euro; una menzione speciale del Touring Club Italiano, una del Segretariato Regionale MiC Emilia-Romagna, e la menzione speciale DAMS assegnata da una giuria composta da studenti del DAR – Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.
Confermati anche per questa ottava edizione i premi del contest fotografico dedicato ai territori di Grand Tour Emil Banca – Il cuore nel territorio, che vedranno i rappresentanti di Emil Banca assegnare un premio di 250 Euro per la migliore fotografia e uno sempre di 250 Euro per la fotografia che meglio rappresenta il concetto di sostenibilità dei territori coinvolti.
Infine, come per le passate edizioni, un ricco e variegato programma di eventi ‘off’ del Festival, affiancherà le proiezioni dei film in concorso. Si parte mercoledì 17 novembre, alle ore 17, sulla piattaforma Docacasa e sulla pagina Facebook del festival, con la tavola rotonda inaugurale per conoscere gli autori in concorso dell’ottava edizione della kermesse. Si prosegue giovedì 18 novembre, alle ore 16, in presenza presso l’Auditorium DAMSLab di Bologna, con il panel “Il racconto del territorio all’incrocio tra le discipline: esperienze a confronto” che vedrà tra i partecipanti, oltre agli organizzatori, Fabio Abagnato (Responsabile Film Commission Emilia-Romagna), Stefania Ippoliti (Direttrice Toscana Film Commission), Nevina Satta (Direttrice Fondazione Sardegna Film Commission), Andrea Aleardi (Direttore Fondazione Giovanni Michelucci), Anna de Manincor e Massimo Carozzi (Collettivo ZimmerFrei) e Gianfranco Cabiddu (Regista e Sceneggiatore). Si chiude domenica 21 novembre al Teatro Fabbri di Vignola con due eventi speciali: alle 17, la presentazione in anteprima assoluta de Il sapore della terra il nuovo documentario di Giulio Filippo Giunti sul vasto e variegato territorio dell’Unione Terre di Castelli, raccontato attraverso le voci delle persone che lo abitano e che da secoli realizzano prodotti gastronomici speciali. A seguire alle 18.30, l’assegnazione dei premi e delle menzioni speciali, insieme agli autori, ai giurati e a tutti gli amici del festival, che terminerà con la proiezione del film vincitore del premio Mente Locale Visione Globale – Miglior Documentario 2021.
Tutti i film vincitori del festival saranno visibili in streaming sulla piattaforma docacasa.it alla pagina https://festivalmentelocale.docacasa.it a partire dalle ore 10.00 del 22 novembre per le 24 ore successive.
IL CONCORSO
Per la prima volta nella storia del festival, i film in concorso saranno visibili sia in sala (Teatro Fabbri di Vignola, Cinema Vittoria di Loiano, Cinema Bristol Multisala di Savignano sul Panaro, Cinemax di Bazzano) sia su Docacasa.it, disponibili per lo streaming nel giorno di programmazione, a partire dalle ore 10 per le 24 ore successive.
Il concorso si apre, mercoledì 17 novembre (ore 20.30), con due anteprime italiane al Cinemax di Bazzano (BO): You can’t automate me di Katarina Jazbec, presentato con successo all’ultimo IFFR di Rotterdam, il film è il risultato di una residenza artistica dell’autrice in uno dei terminal più moderni e automatizzati del mondo, a Maasvlakte, un’enorme area di estensione artificiale del porto di Rotterdam, e indaga il pesante e pericoloso lavoro degli operai sulle navi portacontainer. Dal Festival Visions du Réel arriva, invece, Native rock (Pedra Pàtria) di Macià Florit Campins, una riflessione autobiografica sull’identità minorchina attraverso la storia di due fratelli, il regista stesso che vive a New York e il fratello minore Lau, che ha deciso di fare il contadino nella loro isola natale.
Giovedì 18 novembre (ore 20.30) ci sposta al Cinema Bristol Multisala a Savignano sul Panaro (MO), per due anteprime regionali. Il silenzio del mondo di Riccardo Palladino, che vede un enigmatico direttore della fotografia, con un punto di vista unico e una vecchia macchina da presa Beaulieu, scoprire il Mondo per la prima volta, confuso e incerto sul misterioso rapporto tra sé stesso e il resto del mondo. Aylesbury Estate di Carlotta Berti offre, invece, un ritratto intimo e profondo di una comunità resistente in quello che può essere considerato il più grande complesso di case popolari di Londra nel quartiere di Southwark oggi interessato da un progetto di cosiddetta ‘rigenerazione urbana’, che per i più attenti non è altro che un esempio eclatante della gentrificazione londinese.
Venerdì 19 novembre (ore 18.30) al Cinema Vittoria di Loiano (BO) le proiezioni si aprono con l’anteprima regionale di Dakhla – Cinema and oblivion (Dajla – Cine y Olvido) dello spagnolo Arturo Dueñas, girato nel deserto roccioso del Sahara nel Sud dell’Algeria, dove vivono 15.0000 profughi Saharawi dimenticati da oltre 45 anni e dove la celebrazione di un festival cinematografico, il Fisahara, ne rompe la monotonia. A seguire sempre in anteprima regionale, premiato al 63° DOK di Lipsia e all’ultimo Festival di Zurigo, 80.000 Schnitzel lavoro semi-autobiografico di Hanna Schweier, che attraverso questo documentario vuole capire perché sua sorella ha deciso di tornare alla fattoria di famiglia in Baviera. Alle 21 si prosegue con Fantasmi a Ferrania di Diego Scarponi, prodotto dalla bolognese Kiné, il film ripercorre le vicende dell’unica fabbrica di pellicole italiana, nata esattamente un secolo fa, nel 1921, nell’omonima frazione dell’entroterra ligure, in Val Bormida; un marchio riconosciuto in tutto il mondo, che ha fatto la storia della fotografia e del cinema.
Sabato 20 novembre, giornata ricca di proiezioni al Teatro Fabbri di Vignola (MO). Si parte alle 15 con l’anteprima regionale di When the snow melts down del russo Aleksei Golovkov, che vede come protagonisti l’eremita, filosofo-allevatore di renne Alexander, da molti anni residente nel cuore della taiga artica in Yakutia e una lavoratrice a Roma tutta dedita al lavoro, saltuariamente in viaggio per l’Italia durante le poche pause di svago. A seguire l’anteprima italiana di Two Rivers – Cocoa and Freedom (Dois Riachões – Cacau e Liberdade) di Fellipe Abreu e Patrícia Mol, che ci porta in un piccolo villaggio nel cuore del Brasile dove gli abitanti sono riusciti a conquistare la terra e la loro libertà attraverso la produzione del cacao, creando un proprio marchio di cioccolato. Si prosegue con uno dei più celebri documentaristi della “vecchia scuola cinematografica jugoslava”, Vladimir Perović, e il suo nuovo lavoro in anteprima regionale, Our Lady’s Peace, che affronta il dilemma morale e le sfide che un famoso luogo di pellegrinaggio, un Santuario cinquecentenario sito in un isolotto roccioso in Montenegro, deve affrontare quotidianamente con l’arrivo di masse di turisti.
Alle 16.30, sempre al Teatro Fabbri è il turno di Inferru di Daniele Atzeni, premiato come miglior film al Beijing International Short Film Festival e realizzato esclusivamente con filmati di repertorio e home movies che riguardano la realtà mineraria e industriale del Sulcis-Iglesiente, il documentario mostra le riflessioni esistenziali di un anziano minatore in fin di vita a causa di un incidente in galleria. Dalle miniere sarde si passa alla laguna sud di Venezia con Ancora di Jan Stöckel, un’anteprima regionale che segue le vicende di una famiglia di pescatori di ricci di mare. Il mare è ancora protagonista in Al di là del mare di Tomás Sheridan, un lavoro che racconta, all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, delle due navi cariche di operai bolognesi e delle loro famiglie in viaggio verso la Patagonia, a Ushuaia, per costruire una città alla fine del mondo. Con l’anteprima regionale di The Master Brewer di Antti Haase, assistiamo, invece, all’ascesa, caduta e rinascita, grazie a un crowdfunding ‘miracoloso’, della birra finlandese Lapin Kulta e del suo fondatore Leo Andelin. A seguire Quaranta cavalli del giovane regista partenopeo Luca Ciriello, presentato alla settantasettesima Mostra del cinema di Venezia, è la storia senza filtri delle scorribande quotidiane di un gruppetto di adolescenti appassionati di barchini e motoscafi tra Chioggia e il resto della laguna veneziana.
Si prosegue alle 19 con gli ultimi tre lavori in concorso. Paternicillina – Storia di un regista dimenticato di Marco Berton Scapinello, è un documentario che torna sulle tracce di Adolfo Baruffi, regista ferrarese ingiustamente dimenticato, protagonista di importanti stagioni cinematografiche nel panorama del neorealismo italiano. Alle 20.20 arriva Il suono della voce di Emanuela Giordano, il racconto della tournée internazionale di Tosca, partita nel 2015 da Algeri e Tunisi, e terminata a luglio 2018 toccando Brasile, Francia e Portogallo, un lungo cammino senza frontiere intorno alla musica e alle parole che si è arricchito nel tempo di collaborazioni illustri. Chiude il concorso alle 21.30, l’ultimo film di Filippo Vendemmiati, appena presentato alla Festa del Cinema di Roma, Let’s kiss – Franco Grillini Storia di una rivoluzione gentile, un ritratto intimo e affettuoso di Franco Grillini, politico, tra i più influenti attivisti per i diritti LGBTQ+, che ripercorre la storia del suo attivismo politico, attraverso i luoghi della sua vita.
La giornata di domenica 21 novembre, ancora al Teatro Fabbri di Vignola, sarà dedicata alla presentazione de Il sapore della terra di Giulio Filippo Giunti, insieme al suo autore e ai suoi protagonisti, seguita dalla cerimonia di premiazione e dalla proiezione del documentario vincitore.
Il festival Mente Locale – Visioni sul territorio 2021 è ideato e organizzato da CARTA|BIANCA, con il contributo di: Regione Emilia-Romagna, Emil Banca, Città di Vignola, Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, Comune di Valsamoggia; in collaborazione con: Touring Club Italiano, Dipartimento delle Arti – Università di Bologna, Fondazione Sardegna Film Commission, Toscana Film Commission, Sayonara Film, Comune di Casalecchio di Reno, Comune di Loiano, Comune di Castelvetro di Modena, Comune di Savignano sul Panaro, Comune di Marano sul Panaro, Teatro Cantelli Vignola, Fondazione di Vignola, DER Documentaristi Emilia-Romagna, FreeU, ShortER, StickerMule, Festival del Teatro dei Ragazzi di Marano sul Panaro, Fondazione Giovanni Michelucci, Associazione Amici del Vittoria, Associazione Culturale CTM – Centro Teatrale Minimo, Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, Mab Teatro, Fondazione Rocca dei Bentivoglio, Casa delle Acque APS, Il Castellazzo, Cinema Bristol Savignano sul Panaro, Cinemax Bazzano.
Con il patrocinio di: MiC, Segretariato Regionale MiC Emilia-Romagna, CAI – Club Alpino Italiano – Gruppo regionale Emilia – Romagna, Comune di Savignano sul Panaro, Comune di Zola Predosa
Media partner Taxi Drivers, TRC e TiConsiglio.
Partner tecnico Luce Narrante e Eurovideo