Vittorio Corcos Ritratti e Sogni riapre a Palazzo Pallavicini dal 27 aprile al 27 giugno 2021 con oltre 40 maestosi dipinti provenienti da collezioni pubbliche e private. La mostra a cura del Prof. Carlo Sisi, organizzata da Pallavicini s.r.l. di Chiara Campagnoli, Deborah Petroni e Rubens Fogacci ripercorre l’intera carriera artistica di Vittorio Corcos, considerato accanto a Boldini e De Nittis, uno gli interpreti più apprezzati dei sentimenti e dei costumi della Belle époque.
Innovatore nell’ambito del ritratto realistico, la sua fama è profondamente legata alle figure femminili. Le donne note più belle dell’epoca sono le protagoniste indiscusse dei ritratti dell’artista, caratterizzati dalla profondità psicologica degli sguardi che conferisce ai soggetti un misterioso magnetismo e dalla minuzia quasi fotografica nella rappresentazione degli oggetti e dei tessuti lussuosi. Per questa ragione le donne di Corcos furono definite creature che hanno in sé qualche cosa del fantasma e del fiore.
Presente in mostra, tra le sue opere più intriganti, è un ritratto di una donna dallo sguardo pensoso e introverso, giudicata da una parte della critica dell’epoca troppo esplicita per la posa audace e non convenzionale. Si tratta dell’opera Sogni del 1896, esposta l’anno successivo nella “Esposizione Internazionale Artistica di Firenze, Festa dell’arte e dei Fiori”, che a seguito della grande attenzione del pubblico e della critica fu subito acquistata dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. L’universo della femminilità aristocratica e alto borghese trova una perfetta rappresentazione nel prezioso ritratto dedicato al soprano e attrice cinematografica Lina Cavalieri considerata da Gabriele D’Annunzio “massima testimonianza di Venere in terra”, anch’esso presente tra le opere esposte a Palazzo Pallavicini.
La sua produzione si arricchisce di paesaggi immersi nella luce della costa livornese e di una serie di incredibili ritratti maschili, tra cui Autoritratto del 1913 richiesto espressamente per la collezione della Galleria degli Uffizi, il Ritratto di Giosuè Carducci del 1892, il Ritratto dell’editore Treves e del celebre critico Yorick che insieme ad altri intellettuali dell’epoca, gravitavano intorno al salotto letterario di Corcos e della moglie Emma, chiamata da Giovanni Pascoli “la donna gentile” o “gentile ignota” perché “di tanto spirito, di tanta finezza, di tanta profondità, di tanta cultura”.
VITTORIO CORCOS RITRATTI E SOGNI
Dal 27 aprile al 27 giugno 2021 Palazzo Pallavicini
Aperto da martedì a venerdì in zona gialla / Chiuso lunedì, sabato e domenica
Via San Felice 24, 40122 Bologna