LEZIONI TEATRALI PER LEGGERE IL PRESENTE E PROGETTARE IL FUTURO

Teatri Nella Rete: “Scuola di Fantasia”
Da martedì 23 febbraio prende il via il ciclo “Lezioni teatrali per leggere il presente e progettare il
futuro”. Progetto dedicato ai più giovani, nell’ambito di Generazioni a teatro 2021, a cui aderisce il Teatro Laura Betti di Casalecchio.

Le lezioni saranno realizzate gratuitamente su piattaforma zoom con massimo due classi ma saranno rese disponibili sul sito www.generazioniateatro.it

“Scuola di fantasia” – la seconda parte di “TEATRI NELLA RETE” la rassegna
streaming di ATER Fondazione, dedicata in questa seconda fase ai bambini, ragazzi, adolescenti e il mondo della scuola, si apre con il ciclo di cinque “Lezioni teatrali per leggere il presente e progettare il futuro”, inserite a loro volta nel progetto Generazioni a teatro 2021. In mancanza di una stagione teatrale dal vivo, questi incontri hanno l’obiettivo di tracciare un sentiero in cui invitare i ragazzi a prendersi uno spazio di riflessione, confronto e creazione a partire dall’arte e dagli artisti.
Cinque artisti tra attori, registi e autori dialogheranno con i ragazzi e le ragazze partecipanti, in una lezione in cui racconteranno un libro, un oggetto, un’opera nati in un momento di crisi ma capaci di determinare il futuro e di modificarlo positivamente. Un modo per stimolare i più giovani a riprendere la parola e provare a immaginare “un futuro sostenibile, inclusivo e bello, per le nostre menti e anime”. Nella convinzione che nel mondo flagellato dalla pandemia una nuova prospettiva possa partire dalla cultura e dalla formazione
delle giovani generazioni a riconoscere il potere della creatività e dell’invenzione, attraverso un piccolo
patto, tra scuola e teatro.

LE LEZIONI
Martedì 23 febbraio 2021, ore 11
L’UTOPIA DEL BAUHAUS: UNA POLTRONA PER ESEMPIO
di Marinella Manicardi
Marinella Manicardi racconta questo straordinario movimento artistico, il Bauhaus, nato nel 1919 che ha
influenzato architetti e urbanisti e inventato il design industriale, rivoluzionato la didattica e chiesto agli
artisti di farsi maestri delle future generazioni mettendo al centro la cura dell’ambiente, naturale e urbano, la sperimentazione di nuovi materiali, ma anche arte e ricerca, utopie e scuole pensate per creare il futuro.
Attraverso la storia della poltrona Wassily, progettata nel 1925 dall’ungherese Marcel Breuer nei laboratori del Bauhaus e chiamata così in onore di Kandinsky. La sua progettazione, la costruzione e i materiali, la sua produzione industriale, che arriva a un tappezziere bolognese, Dino Gavina, farà conoscere ai ragazzi una storia tutta da raccontare tra scuola, intuizione, rischio e coraggio, con uno sguardo al progetto partecipativo della Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Layen Nuovo Bauhaus Europeo.

Martedì 2 marzo 2021, ore 11
L’AVVENTURA DELLE ARIETTE
Paola Berselli e Stefano Pasquini raccontano trent’anni di vita, di teatro, di agricoltura e di cucina, nati da scelte che li hanno visti confrontarsi con un modello teatrale e di vita che non corrispondeva più alle loro esigenze. Paola Berselli e Stefano Pasquini, racconteranno l’abbandono del teatro a Bologna nel 1989, la crisi personale e politica verso un mondo e un modello che non corrispondeva più alle loro aspettative, l’arrivo in Valsamoggia, alle Ariette, gli anni di coltivazione della terra e dell’agriturismo. Nel 1995 il teatro
ritorna, ma è un teatro diverso, da fare fuori dai teatri, nei campi, nelle case, che fa nascere un nuovo
modello teatrale che li riporterà, a modo loro, in tantissimi teatri italiani ed europei. Un racconto
appassionante che mescola arte, vita, teatro e natura, un racconto che è la storia di una compagnia
teatrale, ma anche l’avventura di una generazione.

Martedì 16 marzo, ore 11
LA VITA A ROVESCIO.
L’adolescenza sotto l’assedio di Sarajevo
Incontro con la drammaturga Emina Gegić,
autrice del romanzo autobiografico Nero Sensibile, ed. Albatros, 2020
Un romanzo di formazione che racconta la vicenda di un’adolescente, Leila, che combatte per il diritto
all’istruzione durante l’assedio avvenuto a Sarajevo tra il 1992 e il 1995. In quella situazione in cui i cecchini
sparavano a vista chiunque si muovesse per la città circondata dalle truppe serbe, la fame, il freddo, gli
abbandoni erano all’ordine del giorno, ma Leila supera tutte le paure e combatte per la cultura che “poteva essere la sua unica salvezza”. Una vicenda autobiografica fatta di resistenza, di un laboratorio teatrale nelle aule del Liceo assediato, della scoperta di una vocazione, quella per il teatro, che porterà la sua protagonista a studiare drammaturgia all’Accademia d’Arte drammatica e, grazie a quel testo ad arrivare in
Italia, dove inizierà la sua nuova vita. Un incontro per non disperare.

Martedì 6 aprile, ore 11
LA LOTTERIA DELLA NASCITA
Lezione teatrale a cura di Gianni Farina,
autore e regista della Compagnia Menoventi
La lezione sarà introdotta dalla lettura dell’Art.3 della Costituzione della Repubblica italiana, e verterà sulle disuguaglianze sociali e, in particolare sulla stratificazione sociale generata dalle differenze di “capitale
culturale”. Dall’inizio della pandemia si è parlato molto di scuola tra didattica a distanza, mancanza di spazi,
di strumenti, di socialità, nuove diseguaglianze, abbandono scolastico. Temi complessi ma correlati
partendo dalla lettura di “Lettera a una professoressa” di Don Milani e la Scuola di Barbiana. Il problema
della marginalità, spostatasi probabilmente dalla campagna alle periferie urbane, dall’analfabetismo
strutturale a quello di ritorno, saranno i temi che, attraverso la lettura di alcuni estratti di questa
importante testimonianza, porteranno i ragazzi a ragionare sui meccanismi della scrittura collettiva e di
come, il lavoro di gruppo e il metodo, possano essere utili strumenti per aiutare a superare le
diseguaglianze.

Martedì 20 aprile, ore 11
I CAN’T BREATH/ODIO GLI INDIFFERENTI
a cura di Luca Carboni, Stefano Moretti e Giulia Valenti
artisti riuniti nel collettivo Saveria Project
L’ultima lezione del ciclo è dedicata alla Resistenza, non solo a quella storica dei vecchi partigiani ma anche a quella che stanno praticando, oggi, alcuni gruppi di giovani nel mirino dei movimenti razzisti e
discriminatori. Il collettivo Saveria Project racconterà il suo nuovo progetto attraverso un film
documentario in cui le voci dei partigiani ancora in vita si intrecciano a quelle di giovani attivisti del Black
Live Matters di Bologna. Un lavoro di documentazione che accompagna il processo creativo di uno
spettacolo teatrale, “La stanza di Remo”, che debutterà al Teatro Laura Betti in novembre 2021, ma che sin
da questo appuntamento, ha l’obiettivo di generare consapevolezza e incontri attraverso le domande: Che
cos’è essere partigiano? E che cosa invece è l’indifferenza?