Vénuste Niyongabo non è un mezzofondista qualsiasi. Vive a Bologna dal 2000, ha 3 figli bolognesi, e come per tanti altri concittadini, la sua passione è la corsa.
Di unico ha una bellissima mente da sportivo che punta l’obiettivo e non si fa scoraggiare e una medaglia d’oro olimpica, conquistata nel 1996 ad Atlanta per i 5000 metri, il primo del suo paese, il Burundi, a conquistare una medaglia d’oro nella corsa.
Di unico ha che durante il primo lockdown a marzo 2020 è stato il primo a “correre” su ZOOM mettendo insieme un team di educatori dello sport e fondando una società sportiva Run LIke Us per aiutare professionalmente sia le persone che si avvicinano a correre che gli amatori e i professionisti sia con lezioni e programmi individuali che di gruppo nel rispetto della normativa di prevenzione del COVID19, in presenza quando e dove si può e on line all’occorrenza.
Venuste quanto è importante lo sport per il singolo e la comunità e come corrono
Innanzitutto grazie per avermi dato la possibilità di condividere la mia esperienza. Lo sport è una cosa importantissima. Dal mio punto di vista non c’è cosa più importante dello sport per fare coesione sociale e per stare bene insieme. Lo sport è un’attività che unisce le persone, cancellando le barriere date da etnia, lingua e cultura. Lo sport non è solo fine a se stesso ma ha un potenziale educativo implicito nelle sue regole e comportamenti che formano il corpo ma anche la mente e quindi educano le persone alla disciplina, alla pazienza al raggiungimento di obiettivi, anche piccoli ma importanti che riguardano lo stile di vita e anche l’alimentazione, aspetto importante nello sport così come l’allentamento preparatorio. Chi fa sport ha bisogno di lavorare sul tuo corpo, di fare esercizi di potenziamento e di resistenza muscolare. Lo sport oltre ad essere un buon veicolo di coesione sociale è senza dubbio una attività di prevenzione per quanto riguarda il benessere e la salute individuale e della collettività. Attraverso una costante attività fisica, sempre da condurre nel limite delle proprie possibilità e dietro parere medico, è possibile contrastare il sorgere di malattie cardio-vascolari, rallentare l’invecchiamento, controllare il peso e prevenire e contrastare eccesso di peso e obesità.
Io , dal mio punto di vista, vi posso testimoniare che quando non corro mi ammalo di più quando corro mi ammalo di meno. Ma lo sport va fatto bene. Non bisogna fare uno sport fai da te. Ci sono professionisti disponibili a dare un servizio dedicato ai singoli o ai gruppi come è successo a noi quando c’è stato il confinamento di marzo e abbiamo creato una società di servizio Run Like Us che durante confinamento ha aiutato tantissime persone. C’erano 40 persone collegate da casa ogni giorno e il gruppo che si è creato in quell’occasione non si è poi più perso di vista.
Sei stato il primo a correre su ZOOM, anche se fisicamente non avete corso ma avete fatto esercizi di potenziamento …
Si c’è il COVID19 ma d’altra parte non si può stare sempre sul negativismo, si può essere positivi, nel senso che adesso abbiamo le tecnologie che ci aiutano e personale competente che anche attraverso la tecnologia può aiutare. Lo sport va fatto bene anche nell’ottica di prevenzione dell’infortunio. Abbiamo programmi adattabili alle singole esigenze sia di chi lavora ma anche di chi ha famiglia. Andiamo a correre o fare preparazione nei parchi cittadini dai Giardini Margherita al Giardino Nicholas Green e allo stadio quando è necessario e quando si può. Al comune chiedo invece di pensare ad illuminare i parchi anche nelle ore di buio; in inverno alle 5 del pomeriggio viene buio e non si può correre in sicurezza nei parchi. Quindi oltre alle piste ciclabili chiediamo più illuminazione nei parchi in orari serali per la sicurezza di tutti e tutte.
In questo momento molto delicato, perché questo confinamento sperimentando lungo, penso che lo sport potrebbe essere uno degli aiuti importanti per non tenere le persone chiuse dentro in caso e per tenerle in movimento in sicurezza, nel rispetto del distanziamento e delle normative vigenti.
La mia biografia:
Mi chiamo Venuste Niyongabo e sono tante cose. Sono un padre, sono un marito, sono stato un atleta, professionista, sono un allenatore, sono un manager di Nike, ma soprattutto
sono un viaggiatore. Il mio viaggio è iniziato 47 anni fa a Vugizo, un piccolo paese di un piccolo stato al centro dell’Africa nella regione dei Grandi Laghi, il Burundi.
Debuttai professionisticamente ai campionati del mondo juniores nel 1992 a Seoul vincendo l’argento nei 1500 m piani. Nel 1995 ai Mondiali di Göteborg ho vinto il bronzo nei 1500 m. Sono Campione Olimpico dei 5000 metri di Atlanta ‘96.
Progetti futuri
In futuro vorrei impegnarmi per promuovere la partecipazione sportiva nelle scuole
“La corsa ha avuto un ruolo fondamentale nella mia vita, e da quando ho smesso la mia carriera agonistica ho sempre cercato di trasmettere agli altri la passione e l’esperienza che mi hanno portato a conquistare un oro olimpico.
Sono anche impegnato nel cercare di restituire alla comunità i miei successi, attraverso progetti che utilizzano lo sport come veicolo di valori utili ad affrontare al meglio le questioni sociali.
https://www.peace-sport.org/our-champions-of-peace/
Il progetto Run Like Us nasce proprio da questo desiderio e mi è venuto naturale realizzarlo a Bologna, la città che mi ha adottato”.
Sito Web: www.runlikeus.it / www.facebook.com/runlikeusVNY
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