Scaccomatto agli Orti un angolo segreto in cui godersi l’estate bolognese


Dopo questi lunghi mesi di lockdown, finalmente siamo pronti a ripartire: torna per il settimo anno l’appuntamento con Scaccomatto agli Orti (Via della Braina 7 – Bologna).
Da venerdì 12 giugno, da martedì a sabato, il ristorante Scaccomatto aprirà le porte di questo angolo segreto nel cuore di Bologna, rimasto fermo nel tempo. Un luogo unico dove tra fiori e alberi da frutta, l’atmosfera è calda e frizzante allo stesso tempo, dove regnano tranquillità, convivialità e socialità oltre alla famosa cucina dello Scaccomatto.
“L’apertura quest’anno, viste le restrizioni dovute al covid, è arrivata un po’ più tardi” sottolinea Mario Ferrara “ma ci tengo a ringraziare tutta l’amministrazione – soprattutto l’Assessore Aitini e  la presidente del Quartiere Santo Stefano Rosa Amorevole – che ci ha permesso, nonostante le difficoltà del momento, di continuare questo progetto tutto in divenire con creatività, e a sottolineare l’impegno con cui Comune e quartieri stanno lavorando per aumentare gli spazi disponibili ed ampliare le attività all’esterno”.

Come gli anni scorsi il format prevede come unica opzione, un menù degustazione di 5 portate, accompagnate da una bottiglia di vino selezionata.
Un modo diverso per gustare la cucina dello Scaccomatto e godersi la città d’estate. Il menu, come sempre a scelta dello Chef Mario Ferrara, propone piatti in prevalenza di pesce e verdure e cambia di serata in serata a seconda di ciò che offrono l’orto e il mare.

La novità di quest’anno è l’angolo bar dove si potrà prendere un aperitivo o un cocktail, godendosi il tramonto tra gli alberi prima di iniziare la cena.

Non mancheranno le mostre e alcune serate speciali con degustazioni e conversazioni grazie agli interventi di amici ed esperti, il programma si comporrà via via in base alle modalità previste dalle restrizione covid.

Le Mostre:

Abbattere le barriere culturali: cibo come veicolo del sapere
Mostra fotografica a cura di Martina Ferrara

L’immigrazione è un fenomeno che ha da sempre contraddistinto la vita degli esseri umani, esso è caratterizzato da molteplici motivazioni che hanno spinto intere generazioni a lasciare il proprio paese natio. Ciò che induce un individuo a lasciare la propria casa diventa motivo per cui stringersi di più alla propria cultura, tramandando usi e costumi ed evitando così che le proprie origini vengano dimenticate dalle generazioni a venire. La cucina è uno degli elementi identitari più forti che meglio definiscono chi siamo e da dove veniamo, mezzo di espressione di noi stessi e momento di condivisione con gli altri nel rispetto reciproco. L’esperienza che facciamo del mondo diventa cibo per il nostro cervello e in cucina, creando un melting pot vincente per
l’inclusione sociale e per il palato.

Stilemi
Mostra di poesia visiva a cura di Luca Gamberini

Un racconto poetico per immagini, una serie di 15 tavole di #PoesiaEspressa® che vuole essere un racconto prima di tutto visivo e quindi linguistico. Il confine tra spettatore e lettore diventa labile. Per una complessiva interpretazione delle singole opere è necessario porre attenzione sia al contenuto figurale che all’aspetto letterale. Ogni lavoro è infatti stato realizzato mediante l’utilizzo di una Olivetti Lettera 22 con il preciso intento di far affiorare il valore grafico di ogni singola lettera che venendo depotenziata lessicalmente perde il proprio valore linguistico per divenire puro segno e assumere un significato principalmente illustrativo. Non sempre tuttavia accade questo processo: alle volte il segno grafico mantiene il proprio valore letterario all’interno di una poesia, la quale tuttavia necessita l’affiancamento di una illustrazione per completarne ed esplorarne il senso. “Stilemi” è dunque una proposta artistica sia poetica che visiva volta a raccontare la potenzialità della parola e della lettera, riconoscendo valore e forza al singolo segno anche se decontestualizzato ovvero amplificando il significato poetico attraverso immagini, creando una nuova figura: quella del lettore-spettatore.

Ingresso da via della Braina, 7
Prenotazione obbligatoria: 051 263404  

In caso di pioggia gli eventi si svolgeranno all’interno dell’antico refettorio.
Orario cena 20.30