da mercoledì 6 a venerdì 22 maggio, ore 14.30
13 allievi, 11 videoracconti, di cui una miniserie di 7 puntate, è Vie di fuga – 11 evasioni possibili, progetto di Emilia Romagna Teatro Fondazione realizzato dagli studenti del corso “Perfezionamento: Dramaturg internazionale” della Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro, con la supervisione di Riccardo Frati, docente per il corso di Narrazione video, che dal 16 marzo si tiene a distanza.
In onda a partire dal 6 al 22 maggio 2020, ogni giorno alle 14.30, sulla pagina ERTonAIR (http://emiliaromagnateatro.com/ert-on-air/), che raccoglie tutte le iniziative realizzate in questo periodo di isolamento.
«In un momento in cui il teatro non può consumarsi come pratica concreta,» dichiara il direttore Claudio Longhi «continua l’impegno di ERT a evocare il teatro “in assenza” attraverso “tracce” e “figure” – imperfette e approssimative quanto si vuole e però testimonianza di una possibile continuità. Nella tenace convinzione che la Scuola sia una parte integrante dell’attività della nostra Fondazione, proprio ora che il Paese sta cominciando a rimettersi in moto dopo una lunga parentesi di sospensione, ci è sembrato naturale affidare questo tentativo di re-citare la scena oggi negata ai nostri allievi Dramaturg. A partire da un Festival che non c’è stato, nascono le vie di fuga che andiamo a presentare: una eclettica sinfonia in undici video-movimenti che, nella loro acuta analisi di antinomie cruciali del nostro presente come quelle che oppongono il dentro al fuori, la chiusura all’apertura, la “casa” al “mondo”, ci restituiscono di fatto altrettante affascinanti ipotesi di traduzione (o reinvenzione) del teatro in altro da sé».
L’articolata operatività del Dramaturg – figura prettamente teatrale sospesa tra riflessione teorica e pratica artistica – non può prescindere dalla conoscenza e padronanza del linguaggio audiovisivo. Per questo ERT Fondazione ha inserito all’interno del ciclo di studi un percorso formativo dedicato alla produzione video, che nella propedeutica ha introdotto gli allievi alla grammatica delle immagini in movimento e alla logica del montaggio come strumenti di lettura e interpretazione della realtà.
I Dramaturg stavano lavorando al racconto della quindicesima edizione di VIE Festival quando, a causa della diffusione del Covid-19, il giorno 23 febbraio 2020, la programmazione è stata annullata. L’impatto sulla vita di ognuno e sui progetti futuri, non poteva essere ignorato. Dopo le prime settimane di lockdown caratterizzate da forte smarrimento, resisteva la volontà di non abbandonare il progetto fino ad allora portato avanti. È stato quindi naturale interrogarsi su come completare il percorso formativo. Il linguaggio audiovisivo si è rivelato uno strumento adatto per inquadrare le anomalie della realtà che stiamo vivendo. «Da qui la proposta di ragionare sul concetto di “vie di fuga”, che dà il titolo alla serie, – spiega Riccardo Frati – nel tentativo di trasformare la privazione in risorsa, con riferimento alla spinta neorealista che caratterizzò il secondo dopoguerra, affidandosi alla dimensione immaginifica come evasione simbolica dalla claustrofobia quotidiana».
Sono nati quindi 11 giovani sguardi su questo periodo fuori dall’ordinario, che da un interno-giorno raccontano il desiderio di tornare gradualmente a esplorare e a riappropriarsi di uno spazio esterno libero e condivisibile.
Un percorso non privo di difficoltà ma affrontato con entusiasmo e dedizione dagli allievi: una testimonianza importante di come le arti, la cultura e la formazione siano il motore imprescindibile per la ripartenza.
PROGRAMMAZIONE
Mercoledì 6 maggio, ore 14.30
Crepuscolo, Teatro.
di Enrico Bollini e Lillo Venezia
Un omaggio a tutte le attrici e a tutti gli attori che, in questi mesi difficili, non posso vivere della propria arte e devono rinunciare al pubblico. Spesso il teatro e il cinema ci hanno insegnato a non rifugiarci nella normalità, poiché proprio la normalità è il problema.
Giovedì 7 maggio. Ore 14.30
Dirt Tracks. Strade bianche
di Emilia Cantieri
«Per me lì, sui sentieri, è terra di nessuno. E di tutte. I sentieri, non li dovete toccare». Donna Haraway
Venerdì 8 maggio, ore 14.30
A domani…
di Simone Corso
«Non sai che non bisogna avere paura delle parole? Se ti aiutano a entrare in un’altra verità, lontana dalla tua, pur così labile e mutevole, rimanici, rimanici…»
(L. Pirandello, I giganti della montagna)
Sabato 9 maggio, ore 14.30
L’occhio del ciclone
di Luca D’Arrigo
Sotto lo slogan #iorestoacasa, chiusi fra le quattro mura, il nostro corpo è rimasto come bloccato in una stasi surreale. Lo sguardo, invece, ha avuto ancora il potere di uscire fuori, nel mondo. E ha cercato di farlo, in ogni modo possibile consentito dai media.
Domenica 10 maggio, ore 14.30
Sovente il sole
di Marco Intraia
“Marie Guyon, fondatrice della Danza Sensibile, in una lettera mi disse:
Eleva la tua coscienza.
Metti in tasca il mentale.
Ricongiungiti in modo permanente alla Luce, alla tua Anima profonda.
Sii toccato dalla vibrazione della Vita.
Lasciala esprimere attraverso il tuo corpo.
Esprimila per offrire uno specchio al mondo dei vivi.
L’urgenza è alle nostre porte. Non la senti anche tu?”
Lunedì 11 maggio, ore 14.30
Aion
di Daniele Pellegrini
«Non divinità, ma concetto subordinato a quello di Chronos secondo la definizione datane in età classica da Euripide; “tempo trascendente e assoluto”, eternità immobile e una per Platone, contrapposto a Chronos, il Tempo empirico in movimento continuo, che ne è l’immagine; “principio cosmico immobile e immutabile”, ἀθάνατος καὶ θειος, “qualità stessa del Cielo” per Aristotele, in opposizione al tempo come principio del movimento e della mutazione».
(Enciclopedia Treccani, Aion)
Martedì 12 maggio, ore 14.30
DER KUSS ovvero il bacio
di Sonia Soro
«Anche l’albero in fiore mente nell’istante in cui è contemplato senza l’ombra del terrore; anche l’innocente “Che bello!” diventa una scusa per l’ignominia di un’esistenza che è del tutto diversa; e non c’è più bellezza e conforto se non nello sguardo che fissa l’orrore, gli tiene testa, e nella coscienza irriducibile della negatività, ritiene la possibilità del meglio».
(T.W. Adorno, Minima Moralia)
Mercoledì 13 maggio, ore 14.30
Home sweet home
di Veronica Tinnirello
Home sweet home è un ironico tentativo di fuga attraverso i tetti e oltre fino al passato di un viaggio in Islanda “aspettando la luce giusta”.
Giovedì 14 maggio, ore 14.30
Una solitudine da “ossibuchivori”
di Davide Tortorelli
In questo tempo sospeso di isolamento a cui è difficile abituarsi, alcune cose, anche le più piccole, che abbiamo sempre tenuto da parte, nascoste sotto le coperte della “normalità”, possono svelarsi, salire in superficie e venirci in aiuto. Un piccolo sfizio culinar-letterario. L’impresa eroica di un uomo isolato dal mondo esterno, un omaggio ironico (e una dichiarazione d’amore) a un grande scrittore del Novecento.
Venerdì 15 maggio, ore 14.30
Nessun Dorma
di Verdiana Vono
Nessun Dorma è il bisogno di riportare all’umano un periodo che ci vuole lontani e sempre pronti a ricevere il nuovo bollettino. Ricordarsi che c’è una vicinanza, nonostante tutto. Una poesia.
Da sabato 16 maggio a venerdì 22 maggio, ore 14.30
Non sono un soprammobile
di Mariasole Brusa e Jovana Malinaric
– Episodio 0. Polvere
Ieri mi sono comportata male nel cosmo. Ho passato tutto il giorno senza fare domande…
– Episodio 1. #animaipiedi
…Inspirazione, espirazione, un passo dopo l’altro ma senza un pensiero che andasse più in là dell’uscire di casa e del tornarmene a casa…
– Episodio 2. #animalemani
…Nessun come e perché – e da dove è saltato fuori uno così – e a che servono tanti dettagli in movimento…
– Episodio 3. #animagliocchi
…Le nuvole erano come non mai e la pioggia era come non mai, poiché dopotutto cadeva con gocce diverse…
– Episodio 4. #animaleorecchie
…Ero come un chiodo piantato troppo in superficie nel muro…
– Episodio 5. #animalavoce
…La terra girava intorno al proprio asse ma già in uno spazio lasciato per sempre…
– Episodio 6. #animalamente
…Il cosmo richiede qualcosa da noi, un po’ di attenzione e una partecipazione stupita a questo gioco con regole ignote.
La Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro – laboratorio permanente per l’attore di Emilia Romagna Teatro Fondazione, diretta da Claudio Longhi, nasce nel 2015 con l’obiettivo di formare interpreti internazionali, forti di una tradizione scenica nazionale, capaci di affrontare anche mondi teatrali diversi senza rinunciare alla propria identità.
I percorsi di formazione della Scuola sono approvati dalla Regione Emilia-Romagna e cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo, realizzati in partenariato con Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e Fondazione Teatro Comunale di Modena e offrono un servizio totalmente gratuito per gli allievi, selezionati tramite bando pubblico.
Per la stagione 2019/2020 e fino al 24 febbraio 2020, quando anche le attività didattiche della Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro si sono fermate, la scuola ospitava due percorsi formativi:
• Perfezionamento: Dramaturg Internazionale*, un corso di perfezionamento della durata complessiva di 1000 ore con 13 partecipanti prevalentemente under 35, nato con l’intento di fornire agli allievi una serie di conoscenze teoriche e un complesso di competenze sul fronte pratico, al fine di rispondere alla richiesta del settore di figure altamente qualificate e poliedriche da impiegare nelle attività di progettazione culturale e di curatela di situazioni spettacolari;
• Fondamenti di pratiche attoriali*, con 19 allievi tra i 18 e i 27 anni, della durata di 1000 ore, primo livello del percorso formativo professionalizzante articolato in tre livelli, ideato per portare gli allievi aspiranti attori a un livello di perfezionamento in grado di permettere un pieno inserimento e una permanenza qualificata nel mercato del lavoro teatrale, con conoscenze e capacità atte a incidere nei processi di innovazione e qualificazione del sistema produttivo attuale.
Dal 16 marzo, gli allievi Dramaturg seguono a distanza le lezioni di Narrazione Video, Traduzione Culturale, Drammaturgia dei nuovi media, Elementi di Storia Contemporanea, Progettazione Culturale, Drammaturgia dello Spazio, Comunicazione e Critica, Pratica applicata alla stagione, mentre gli allievi attori sono impegnati nei corsi teorici di Storia del Teatro, Fondamenti di Linguistica generale e Analisi del Testo e in lezioni pratiche di Educazione Musicale – Canto, Flauto, Educazione pratica alla musica – e Pratiche Attoriali – Rudimenti di recitazione ed Educazione alla Voce.
-*Corsi realizzati nell’ambito dell’operazione RifPa 2018-9877RER, approvata da regione Emilia-Romagna e cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo PO 2014-2020
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