Nell’immediato futuro che ci attende, tutti noi operatori culturali saremo chiamati ad un impegno etico e professionale della massima importanza. Inevitabilmente infatti, oltre ai doveri civili che il fare spettacolo comporta in sé, sarà richiesto un contributo essenziale alla ricostruzione di quegli spazi comunitari che l’epidemia e il senso d’insicurezza da essa diffuso hanno tanto profondamente intaccato. Un onere senz’altro gravoso, ma anche un’opportunità per rivendicare e riaffermare con forza il ruolo che il Teatro può – e dovrebbe – rivestire.
Rigenerare il tessuto connettivo dei rapporti umani, pur nel più assoluto rispetto delle norme di sicurezza e delle profilassi imposte dalle Autorità e dal buon senso. Questo è oggi il compito cui siamo chiamati in quanto “attori sociali” – prima ancora che “attori” tout court. E per questo abbiamo inteso rimettere in discussione le consuetudini, consolidate dall’uso, della programmazione, garantendo l’apertura al pubblico del Teatro Dehon in un periodo – quello estivo – tradizionalmente consacrato alla manutenzione ed al riassetto degli spazi. Uno sforzo reso possibile dall’abnegazione e dalla disponibilità di tutti i lavoratori – tecnici, artistici ed amministrativi – della cooperativa Teatroaperto, della Compagnia La Ragnatela e degli amici di Fantateatro.
Gareggiando con il tempo, abbiamo organizzato una stagione estiva vera e propria: pluritematica, diversificata, trasversale. Adatta, insomma, ad intercettare il bisogno di Teatro di un Pubblico eterogeneo e – speriamo – desideroso di ritrovare i ritmi e le forme della vita quotidiana dopo il termine dell’emergenza.
Se pochi teatri hanno deciso di riprendere l’attività già in questa prima fase di ripartenza, pochissimi tra essi sono stati in grado di realizzare una programmazione vera e propria – vale a dire che andasse oltre la sporadicità del singolo evento… Noi siamo andati oltre, ed abbiamo messo in cartellone oltre30 giornate di spettacolo, ripartite nell’arco di oltre un mese e mezzo d’apertura della sala; prosa “autentica”, teatro musicale, proposte per i ragazzi. Insomma, un programma concreto per vivificare il consumo culturale sul territorio.
Gli spettatori potranno ritrovare il piacere di assistere allo spettacolo dal vivo già a partire dal 17 giugno (e sino al 21 seguente), con la commedia brillante “Niente è come sembra“, seguita (dal 24 al 28 giugno) dall’altrettanto caustica ed esilarante “Obbligo di Infedeltà“; entrambe prodotte e messe in scena dalla Compagnia residente Teatroaperto.
Seguiranno quindi due appuntamenti con il musical proposti dalla Compagnia La Ragnatela: “Sister Act” (dal 1° al 5 luglio) ed il classico “Sette spose per sette fratelli” (dall’8 al 12 luglio).
Infine, nella seconda metà del mese di luglio, con tre appuntamenti settimanali e sino al 6 agosto, lo spazio è riservato ai più giovani, grazie una serie di letture-spettacolo organizzate da Fantateatro.
Un programma completo, crediamo, ed in grado di soddisfare la richiesta di un pubblico eterogeneo e variegato, come i nostri 35 anni d’esperienza al servizio di Bologna e della Cultura impongono.
In ottemperanza alle indicazioni ministeriali e AGIS, consigliamo gli spettatori di munirsi di biglietto mediante la rete di vendita on-line Vivaticket. Sarà comunque possibile acquistare presso la biglietteria del Teatro.
La capienza del Teatro Dehon è ridotta per ragioni di sicurezza a 104 posti.
Tel. 051 – 342934 | e-mail: biglietteria@teatrodehon.it
—