Mangiare fuori: nuove aperture sotto le Torri

Non si ferma nemmeno durante l’estate l’ondata di nuove aperture a Bologna. Ormai tra centro storico e prima periferia ovunque ti giri c’è un locale dove poter mangiare/stuzzicare/bere qualcosa.

Va detto che per la prima volta, durante i mesi estivi di questo 2019 in fase calante, la media di neo-serrande alzate è un po’ scesa: merito (o colpa) dell’ordinanza comunale che, sia pure un po’ tardivamente, cerca di mettere un freno a questo proliferare di locali (che spesso dopo un anno trascorso così così chiudono i battenti lasciando un’impressione di tristezza e abbandono) ma anche del fatto che, in via del tutto eccezionale, quest’estate le attività rimaste aperte persino nella settimana di Ferragosto sono state parecchie, e spesso anche di alto livello come nel caso di VIVO a Porta Saragozza.

Ciò puntualizzato, non è che le novità all’ombra delle Due Torri manchino, tutt’altro. Il leitmotiv del momento è “Poké bowl is the new taglieri”: le facevano già da Waikiki in via degli Albari, ora arrivano anche da SO.WL (via Porta Nova 16). Queste ciotole ricolme di riso bollito addizionato a scelta di pesce crudo, carni cotte, verdure improbabili, semi e salse assortite, ereditate dalla tradizione nippo-hawaiiana, sembrano diventate il nuovo colpo di genio per rifocillare torme di plebe affamata e modaiola facendo quadrare i conti del proprio pueblo e senza bisogno di imparare a cucinare le tagliatelle.

Parlando di tagliatelle non possiamo non accennare al Merlò, storico locale (via de’ Gombruti 2/d) che negli anni ’80-90 era il classico ristorante figo, con il soffitto travi a vista e il menu rigurgitante di piatti fighi in quella che era l’epoca dell’ino (spaghettino, tagliolino, filettino, sformatino, così, per essere più fighi): ora si chiama Casa Merlò e l’ha preso in mano Dario Picchiotti che, mentre nella sua Antica Trattoria di Sacerno continuerà a dedicarsi con successo all’alta cucina di mare, qui proporrà una formula più tradizionale, appunto come mangiare a casa. Sempre restando nel novero dell’alta ristorazione la nuova proprietà del Pappagallo (piazza della Mercanzia 3), in sella dal 2017, all’occasione del centenario del nobile ristorante petroniano lancia un nuovo menu griffato nientemeno che da Marcello Leoni, finalmente di ritorno, anche se solo in veste di consulente, a Bologna dall’esilio romagnolo.

Altre novità di grande interesse sono White Bakery (via delle Moline 16), caffetteria american-style dove poter consumare un vero breakfast modello USA ma anche dolci, pancakes e caffè in un’atmosfera d’oltreoceano, Mooddica (via San Petronio Vecchio 49/b), panineria ispirata allo street food siciliano che imbottisce le sue creazioni con le mitiche panelle o la tradizionale caponata, lo Spaccio Belfiore (via dei Colli 39), vecchia rivendita di alimentari che ha riaperto con una nuova formula, agriturismo, b&b e prodotti a bassissimo chilometraggio, e Manzo & Co. (via Broccaindosso 79/a), la vendetta dei carnivori di ogni latitudine dopo la chiusura del Red Brick, che si fa ricordare soprattutto per il suo Angus e il Pata Negra alla griglia. Per i patiti delle specialità e della cultura americana c’è invece Dog’s – The Original Hot Dog Family (via San Vitale 4/f), specializzato nel mitico panino yankee con il wurstel ma qui declinato in chiave gourmet, con alternative Veg (il wurstel di tofu) e grande cura nei dettagli, per i cocktail si consiglia Very Nice Gastro Cocktail Bar (via San Vitale 26/a), dove Alex Fantini vi farà assaggiare i suoi miscelati gastronomici, e per la pizza gli indirizzi nuovi sono Lampadina Pizza & Cucina (via Augusto Murro 207), filiazione dell’omonimo bar all’angolo con via Nosadella e che occupa i suggestivi locali dell’ex-Molino Bio di fronte al Mulino Parisio, e Ranzanino, costola del Ranzani 13 che, dopo il fallimento del progetto Styx, si insedia in via Belvedere 4 all’imbocco del Mercato delle Erbe.

Affacciato sul canale, Le Vie dei Briganti (via Alessandrini 3) è uno speakeasy all’italiana che si ispira ai locali americani dell’epoca del proibizionismo con piatti calabresi e lucani e un secret club dove degustare distillati di pregio, La Sberla Bistrot (via Altabella 12) inaugura un nuovo corso con l’arrivo ai fornelli di Massimiliano Burzi, così come Camera con Vista (via Santo Stefano 14/2), che si arricchirà presto di un jazz & music club, mentre il Dolce Salato Bistrot, dopo l’uscita dalla società di Gabriele Spinelli, muta il nome in Barroom e vira sempre più sulla formula aperitivo e cocktails.

Nuovo giapponese di qualità da CRUDO, in procinto di apertura tra via San Mamolo e i viali, mentre in via Santo Stefano sta per ripartire Jack Morsetto con i suoi signature cocktails e i suoi hot dog, e a pochi metri dalle Sette Chiese è sul punto aprire i battenti la nuova Osteria del Vicolo. Bellissima la nuova Bottega Favalli annessa all’omonima Vineria di via Santo Stefano 3, appena inaugurata e che consentirà un maggiore raggio d’azione a un locale che già gode di meritato successo, con vini scelti e squisite tapas.

E non mancano infine i luoghi dove poter mangiare qualcosa al volo, come Indegno – La Crescentina 2.0 (via del Pratello 84/a), Breaking Toast (via Irnerio 18/d), La Piadineria (via Altabella 14) sita in un ex-negozio storico di materassi e reti da letto, Malerba (via Giuseppe Petroni 15), corner dedicato ai vegani e ai vegetariani, e, per i celiaci, Aldina Gluten Free (via Paolo Fabbri 4/c).

di Gabriele Orsi