BOLOGNA MODERN #4: FESTIVAL PER LE MUSICHE CONTEMPORANEE

Quarta edizione del festival dedicato alla musica del nostro tempo: 17 giornate con oltre 20 eventi incentrati sull’evoluzione dei linguaggi compositivi dal Novecento ad oggi

Un ampio focus sinfonico sulle generazioni dell’80 fra Otto e Novecento, un omaggio a Mauricio Kagel con l’integrale per pianoforte e brani cameristici e a Salvatore Sciarrino con l’opera per flauto

Prime esecuzioni assolute e italiane e una nuova commissione ad Alessandro Solbiati

 Sul podio direttori attenti al repertorio contemporaneo come Asher Fisch, Marco Angius, Yoichi Sugiyama e Pasquale Corrado

 

Solisti di prestigio quali Lubomyr Melnyk, Elicia Silverstein, Matteo Cesari, Alfonso Alberti, l’Ars Trio di Roma e il Trio Magritte

 

Apertura con lo spettacolo Instrument Jam della Compagnia Zappalà Danza

 

Bologna, dal 24 settembre al 30 ottobre

 

Uno spaccato sull’evoluzione dei linguaggi compositivi dal Novecento ad oggi alla scoperta dei nuovi territori dell’avanguardia che hanno abbattuto i confini fra colto e popolare, europeo ed extra europeo, acustico ed elettronico. Dal 24 settembre al 30 ottobre torna “Bologna Modern – Festival per le musiche contemporanee”, la rassegna giunta alla quarta edizione realizzata dal Teatro Comunale di Bologna con la Fondazione Musica Insieme. Oltre 20 appuntamenti fra concerti sinfonici, cameristici, recital, spettacoli e conferenze, articolati in 5 sezioni per 17 giornate di festival, in cui interpreti riconosciuti della scena internazionale si alterneranno a nuovi artisti in ascesa per esplorare i più diversi paesaggi sonori del nostro tempo, dalle avanguardie novecentesche alla ricerca sui nuovi linguaggi, dal rapporto con le varie declinazioni del repertorio classico e popolare fino alla multimedialità. In programma anche prime esecuzioni assolute e italiane e una nuova commissione del Teatro Comunale. Numerose le sedi degli eventi in tutta l’area metropolitana bolognese – MAMbo, Oratorio di San Filippo Neri, Le Torri dell’Acqua di Budrio, Teatro dell’ABC – che insieme al Teatro Comunale e all’Auditorium Manzoni ospiteranno la rassegna.

LE GENERAZIONI DELL’80

Cuore del festival è il ciclo di quattro concerti sinfonici dedicati a due generazioni di compositori distanti fra loro un secolo: i nati negli anni Ottanta dell’Ottocento, promotori del rinnovamento musicale italiano all’interno delle avanguardie storiche europee, e i nati negli anni Ottanta del Novecento, autori ora nel pieno della loro creatività che hanno superato il periodo difficile della post avanguardia e tracciato le linee della nuova musica. Le bacchette di Yoichi Sugiyama, Pasquale Corrado, Asher Fisch e Marco Angius si alterneranno sul podio dell’Orchestra del Teatro Comunale – insieme a solisti d’eccezione quali il Trio Magritte, l’Ars Trio di Roma e il pianista Alfonso Alberti – con programmi che associano l’interpretazione del grande repertorio alla ricerca timbrica ed espressiva di pagine contemporanee. Giovedì 3 ottobre (Teatro Comunale, ore 20.30) gradito ritorno a Bologna Modern per il giapponese Yoichi Sugiyamache, dopo aver diretto Kraanergdi Iannis Xenakis lo scorso anno, affiancherà la Sinfonia n. 6 per orchestra d’archi di Gian Francesco Malipiero e il Concerto per violino, violoncello, pianoforte e orchestra op. 56 di Alfredo Casella – affidato al Trio Magritte – al brano Untitledper orchestra da camera di Vittorio Montalti. Segue, giovedì 10 ottobre (Teatro Comunale, ore 20.30), il debutto sul podio dell’Orchestra del Comunale di Pasquale Corrado, che eseguirà in prima assoluta l’opera di sua composizione Macbeth Alone in versione semiscenica – con la mise-en-éspace di Ugo Giacomazzi – accanto alla Sonata da concerto per flauto, archi e percussione di Giorgio Federico Ghedini. Già protagonista della stagione lirico-sinfonica bolognese in corso, l’israeliano Asher Fisch accosterà alla Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92 di Ludwig van Beethoven la nuova commissione Sinopia per orchestra di Alessandro Solbiati e il Concerto dell’albatro di Giorgio Federico Ghedini, ispirato a un passo di Moby Dick di Melville e interpretato dall’Ars Trio di Roma sabato 26 ottobre. L’appuntamento, originariamente previsto al Teatro Comunale, si svolgerà all’Auditorium Manzoni (ore 20.30). Stessa location e orario per il concerto di mercoledì 30 ottobre diretto da Marco Angius, già ospite di Bologna Modern per produzioni come Medeamaterial di Dusapin che nel 2018 ha ottenuto il Premio Abbiati. In questa edizione del festival Angius tornerà sul podio dei complessi del Teatro con la suite sinfonica La giara di Alfredo Casella, i Canti per la stagione alta di Ildebrando Pizzetti con Alfonso Alberti al pianoforte e la piccola serie Kyklos per orchestra di Federico Gardella.

MUSICA IN SCENA

Quattro drammaturgie di diversa natura prenderanno forma dalla combinazione fra musica e altre forme d’arte nella sezione “Musica in scena”. Ad aprire il festival martedì 24 e mercoledì 25 settembre (Sala Bibiena, ore 20.30) sarà la Compagnia Zappalà Danza con Instrument Jam. Lo spettacolo della compagnia siciliana, che ben rappresenta il temperamento unico del suo direttore e coreografo Roberto Zappalà, unisce tre titoli creati nel corso di un decennio nel centro operativo di Catania Scenario Pubblico. In questa nuova versione sono aggregate le tappe dedicate a tre strumenti musicali che rileggono la Sicilia e le sue tradizioni: il marranzano, l’hang e i tamburi. In scena insieme ai musicisti sette danzatori, tutti uomini, che interpretano con vigore e fierezza una Sicilia senza confini e multiculturale, dove tradizione e contemporaneità si incontrano fino a fondersi in un miracolo di accoglienza. Giovedì 10 ottobre (MAMbo, ore 19.30) spazio alla performance-installazione L’inferno dello sguardo: dal mondo umano e animale di Maurice Maeterlinck del coreografo e regista Luca Veggetti, con narrazione di Luca Scarlini e musiche di Paolo Aralla, ispirata al dramma in un atto Les Aveugles (I ciechi) del grande autore simbolista fiammingo. Prodotto dalle Torri dell’Acqua di Budrio e dalla Fondazione Giorgio Cocchi, il lavoro – che tocca temi fondamentali dell’esistenza come la relazione fra uomo e natura, spirito e carne, vita e morte – unirà varie dimensioni espressive attraverso una struttura spazio-temporale costruita da un performer/narratore, una marionetta a bastone azionata da una danzatrice e una complessa rete di relazioni fra luce, suono, gesto, musica, movimenti e parole. Venerdì 18 ottobre (Foyer Rossini, 20.30) sarà la volta dello spettacolo multimediale Trä(u)me, commissionato dal Teatro Comunale al collettivo d’improvvisazione bolognese Minus, al Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna e alla video artista Elide Blind. Un percorso narrativo polifonico e multiforme fra poesia, musica elettronica e video-arte alla scoperta del concetto ampio e potentissimo di “Traum”, che coinvolgerà allievi selezionati della Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”. Infine, giovedì 24 ottobre (Foyer Rossini del Teatro Comunale, ore 20.30) l’Istantanea Ensemble rivisiterà in chiave contemporanea il Pierrot Lunaire di Arnold Schönberg in Moon Junkies, intrecciando al testo originale trame improvvisate di natura acustica ed elettronica, in intima danza con le forme irrazionali della poetica espressionista e con piccoli sketch di nuova composizione a firma di autori che collaborano con l’ensemble.

 

VIRTUOSISMI

Protagonisti di Bologna Modern saranno anche solisti di prestigio con carriere internazionali dedicate soprattutto ai repertori contemporanei; quattro i concerti racchiusi sotto il titolo di “Virtuosismi”. Lunedì 30 settembre (Teatro dell’ABC, ore 21) la magia e gli incantesimi delle invenzioni sonore dell’opera per flauto di Salvatore Sciarrino saranno al centro del concerto intitolato “In principio è il soffio” di Matteo Cesari, a cura di FontanaMIX, che del compositore siciliano è uno degli interpreti di riferimento e di cui ha inciso l’intera produzione per flauto. Accanto a brani sciarriniani fra cui Cresce veloce un cristalloVenere che le Grazie la fiorisconoCome vengono prodotti gli incantesimi?, si ascolteranno altre due pagine per flauto solo: Eridsein di Alberto Posadas e Beyond (A System of Passing) di Matthias Pintscher in prima esecuzione italiana. Alla vigilia dell’uscita del suo ultimo album, Fallen Treesmercoledì 16 ottobre (Oratorio di San Filippo Neri, ore 20.30) Musica Insieme porterà per la prima volta a Bologna Lubomyr Melnyk, pianista e compositore ucraino definito “il profeta del pianoforte” e noto per il suo peculiare approccio allo strumento, sviluppato in quarant’anni di carriera e formalizzato nella sua “Continuous music”. Un magico flusso perpetuo di note velocissime ai confini fra percezione melodica e viaggio ascetico. Martedì 22 ottobre (Foyer Rossini, ore 20.30) la giovane violinista americana Elicia Silverstein, specialista di musica barocca fra le più interessanti della sua generazione, eseguirà brani di Heinrich Ignaz Franz von Biber, Johann Sebastian Bach, Goffredo Petrassi, Luciano Berio, Salvatore Sciarrino e Anna Maria Montanari tratti dal suo album di debutto “The Dreams & Fables I Fashion”. Infine, martedì 29 ottobre (Foyer Rossini, ore 20.30), omaggio a Mauricio Kagel con la partitura concepita come azione scenica, a metà fra concerto e teatro musicale, di “Match”, che vedrà i violoncellisti Michele Marco Rossi e Sebastiano Severi interpretare una sorta di partita a ping-pong “musicale” in cui il percussionista Simone Beneventi funge da arbitro. Nello scatenarsi di una varietà impressionante di oggetti musicali lanciati nella rete acustica, ciò che sedurrà il pubblico sarà proprio l’intima connessione che si crea fra il gesto performativo e la natura comunicativa e teatrale del suono. Accanto alla pagina del massimo compositore argentino del Novecento, si ascolterà Forward and Downward, Turning Neither to the Left nor to the Right per violoncello solo di Lucia Ronchetti, ispirato al mito del labirinto di Cnosso e alla stessa curiosità per il movimento del suono nello spazio. Il concerto è curato da FontanaMIX ensemble.

 

INTERSEZIONI

Al cartellone di Bologna Modern parteciperanno anche formazioni musicali e gruppi di artisti chiamati a tracciare – nei quattro appuntamenti della sezione “Intersezioni” – una geografia musicale contemporanea sempre aperta alle interazioni con radici culturali del passato e con mondi apparentemente lontani. Mercoledì 9 ottobre (Oratorio di San Filippo Neri, ore 20.30) il focus su Mauricio Kagel, a cura di Musica Insieme, vedrà quattordici talenti selezionati dal progetto europeo Call for Young Performers interpretare l’integrale pianistica – con incursioni nella musica da camera – del grande compositore argentino. Sabato 12 ottobre (MAMbo, ore 12) i quartetti di Stefano Scodanibbio e Kevin Volans, ispirati all’elogio del viaggio dello scrittore britannico Bruce Chatwin – di cui ricorrono nel 2019 i trent’anni dalla scomparsa – saranno al centro del concerto “White Man Sleeps” del FontanaMIX Quartet. Innovazione e senso ludico – fra le suggestioni “spaziali” di Nicola Sani, il sole danzante del Mirage di Sofia Gubaidulina e una prima esecuzione assoluta di Tonino Battista – animeranno lunedì 28 ottobre (Oratorio di San Filippo Neri, ore 20.30) le “Conversazioni per nove contrabbassi” del Ludus Gravis, ensemble fondato nel 2010 e diretto dal solista e compositore Daniele Roccato. Infine, venerdì 25 ottobre (Le Torri dell’Acqua di Budrio, ore 20.30) i solisti di In.Nova Fert Ensemble proporranno un percorso acustico attraverso le voci di singoli strumenti divenuti protagonisti indiscussi del repertorio italiano dal secondo dopoguerra ad oggi: dal flauto di Giorgio Colombo Taccani e Gilberto Bosco alla fisarmonica di Franco Donatoni, dalla chitarra di Claudio Ambrosini e Chiara Benati al pianoforte di Giacinto Scelsi. L’appuntamento, intitolato “…ma quasi senza tempo”, è un’iniziativa di FontanaMIX ensemble.

PARLARE CONTEMPORANEO

A introdurre i concerti sinfonici dedicati alle “Generazioni dell’80” nel Foyer Respighi del Teatro Comunale (sempre alle 18) saranno gli interventi del critico musicale e direttore di Classic Voice Andrea Estero (3 ottobre), dei compositori Alessandro SolbiatiPasquale CorradoFederico GardellaVittorio Montalti (10 ottobre) e del pianista Alfonso Alberti (29 ottobre). Completa il programma delle conferenze “Parlare Contemporaneo” l’appuntamento con “Inedito” di TEDx il 19 ottobre (ore 14) all’Auditorium Manzoni.

 

Bologna Modern #4 è realizzato dal Teatro Comunale di Bologna con la Fondazione Musica Insieme, grazie al sostegno di Pelliconi, e in collaborazione con MAMbo e FontanaMIX Ensemble.