Non so quanto di voi se ne sono accorti. La scorsa settimana sui banchi del Mercato Ritrovato di via Azzo Gardino a Bologna è comparso un nuovo prodotto contro la FAME, direttamente dal Sahel.
Azione contro la Fame e la Commissione Europea presentati la scorsa settimana al Mercato Ritrovato di Bologna con uno stand con la Fame come prodotto di stagione. Ogni anno, tra giugno e settembre, la cosiddetta stagione della fame minaccia la vita dei bambini del Sahel, dove si stima che siano due milioni i minori che soffrono di malnutrizione acuta. L’evento di Bologna, città test in Europa, sarà poi replicato in tre città spagnole e in seguito diffuso in tutta Europa all’interno della campagna “Fame di Stagione”, un’iniziativa della Commissione Europea e di Azione contro la Fame per aumentare la consapevolezza della gente su questo tema.
Uno stand caratterizzato da uno scarsissimo assortimento di cibo, poca acqua, torbida e fangosa, ossa di animali, armi, giocattoli senza i bimbi che li usano ... sono questi alcuni dei “prodotti” che sabato scorso i visitatori del Mercato Ritrovato troveranno esposti in un banchetto, diverso dai soliti cui sono abituati. “Mi ha davvero sorpreso venire a sapere che questo fenomeno della fame stagionale si ripete regolarmente ogni anno, e non sapevo molto neanche sulle cause che stanno a monte di tutto questo”, spiega Carlotta Guerra, abituale frequentatore del Mercato “così come mi ha particolarmente colpito la presenza di carcasse di animali e delle armi, simbolo dei conflitti che rendono estremamente difficile l’approvviginamento di cibo e acqua pulita”.
La regione del Sahel è prostrata dalle crisi alimentari, risultato dell’effetto combinato di conflitti e cambiamenti climatici. La situazione peggiora ulteriormente nei mesi compresi tra la fine del raccolto dell’anno precedente e la disponibilità di quello successivo. Per questo motivo nel Sahel il periodo tra giugno e settembre è decisamente critico per la disponibilità di cibo. Nel 2019 quattro milioni di persone, soprattutto bambini, avranno bisogno di un’assistenza umanitaria d’emergenza per riuscire a soddisfare le esigenze alimentari quotidiane, e nei prossimi mesi sono addirittura 11 milioni le persone che potrebbero ritroversi a fronteggiare queste insicurezze relativa al cibo. Nonostante le cifre relative al Sahel per il 2019 siano inferiori a quelle del 2018, questi dati continuano a dirci che 3 milioni di bambini sono già sotto lo scacco mortale della fame.
“Il Sahel è uno degli epicentri della fame in tutto il mondo, ma questa crisi alimentare e nutrizionale riceve poca attenzione dalla comunità internazionale. Con questa iniziativa vogliamo chiedere un’azione urgente per riuscire a salvare più vite possibile fino al prossimo raccolto, ma vogliamo anche richiamare l’attenzione dei governi e delle istituzioni internazionali sulla necessità di soluzioni a lungo termine. Siamo anche molto attenti all’impatto umanitario che i casi di violenza stanno richiedendo, in una regione già particolarmente colpita dalla crisi climatica”, afferma Simone Garroni, Direttore Generale di Azione contro la Fame in Italia.
“Il Sahel è una delle regioni più povere del mondo e continua ad essere una priorità assoluta per gli aiuti umanitari dell’UE“, ha affermato Christos Stylianides, Commissario per la Gestione degli Aiuti Umanitari e delle Crisi. “Salvare vite è il nostro mandato prioritario. Siamo preoccupati per l’impatto che il conflitto sta avendo sulla situazione umanitaria nel Sahel. L’UE è impegnata ad aiutare le persone più bisognose della regione, anche fornendo un’assistenza alimentare d’emergenza e trattamentpi nutrizionali salva-vita per i bambini affetti da malnutrizione acuta. L’impegno dell’UE va anche al di là dell’assistenza emergenziale: mira anche a rafforzare le capacità della comunità per preparare e reagire alle ricorrenti crisi alimentari e nutrizionali. ”
Le cifre della fame stagionale (*):
- Nel mondo, per ogni 5 persone che si trovano in una situazione di estrema carenza alimentare, una vive nel Sahel;
- 2,9 milioni di bambini con meno di 5 anni soffrono di malnutrizione acuta
- 10,8 milioni di persone si trovano in una situazione di crisi alimentare (**) e necessitano assistenza.
- Più di 50 milioni di persone avranno bisogno di supporto per non andare a ingrossare le file di quanti già si trovano in situazioni di emergenza.
- 4,2 milioni han dovuto abbandonare le proprie abitazioni, in fuga dalle zone di guerre e conflitti.
La nostra risposta congiunta
La Direzione Generale della Protezione Civile e delle Operazioni Umanitarie della Commissione Europea finanzia, grazie alle imposte versate dai cittadini, interventi umanitari con l’obiettivo di salvare vite umane durante le situazioni di crisi, prevenire e alleviare la sofferenza umana e salvaguardare l’integrità e la dignità umana di quanti vengono colpiti da calamità naturali e da crisi causate dall’uomo stesso.
Nel 2018, l’UE ha fornito aiuti umanitari nel Sahel per oltre 272 milioni di euro. Grazie ai fondi dell’UE, oltre 1,1 milioni di persone vulnerabili hanno ricevuto assistenza alimentare nella regione. Gli aiuti dell’UE hanno inoltre permesso il trattamento sanitario di 450.000 bambini sotto i cinque anni affetti da malnutrizione acuta grave, la forma più grave di malnutrizione. Oltre al sostegno umanitario, l’UE fornisce aiuti allo sviluppo per rafforzare la resilienza delle comunità e aiutarle ad affrontare meglio le crisi alimentari.
L’aiuto umanitario dell’UE viene canalizzato attraverso organizzazioni umanitarie che operano sul campo. Nel 2018, Azione contro la Fame è stata tra le prime cinque organizzazioni a ricevere finanziamenti umanitari europei per il Sahel. Azione contro la Fame è responsabile della progettazione, del monitoraggio e dell’attuazione di progetti volti ad affrontare la crisi alimentare, in particolare durante il periodo di fame stagionale. Tra le nostre azioni umanitarie finanziate dall’UE possiamo citare:
- Distribuzione di soldi e alimenti alle famiglie più povere, durante la stagione della fame;
- Formazione alle madri per permettere loro l’individuazione precoce della malnutrizione;
- Addestramento di operatori sanitari in modo che possano trattare i casi di malnutrizione all’interno della propria comunità;
- Supporto psicosociale nel recupero dei bambini ospedalizzati
- Assistenza completa in caso di emergenza, come nelle crisi regionali del Lago Ciad e del Mali;
- Aiuti alimentari d’emergenza a quanti hanno dovuto abbandonare le loro case per motivi di sicurezza.
Azione contro la Fame è un’organizzazione umanitaria internazionale che lotta contro le cause e gli effetti della fame. Salviamo le vite dei bambini malnutriti. Garantiamo l’accesso all’acqua potabile, al cibo, all’istruzione e all’assistenza sanitaria di base. Lavoriamo anche per liberare bambini, donne e uomini dalla minaccia della fame.
L’Unione Europea e i suoi Stati Membri sono i maggiori donatori di aiuti umanitari in tutto il mondo. Attraverso il Dipartimento per la Protezione Civile e l’Aiuto Umanitario della Commissione Europea, l’Unione europea aiuta milioni di vittime di conflitti e disastri ogni anno. Questo aiuto è espressione della solidarietà europea verso le persone in stato di bisogno in tutto il mondo. L’obiettivo è di salvare vite umane, ma anche di prevenire e alleviare la sofferenza.
https://www.azionecontrolafame.it
Dipartimento per la Protezione Civile e l’Aiuto Umanitario della Commissione Europea – https://ec.europa.eu/echo/