HUMAN RIGHTS NIGHTS FESTIVAL

24 maggio / 2 giugno 2019 Trenta film in programma su “Pianeta, Ambiente e Umanità”

La diciannovesima edizione di Human Rights Nights Festival si terrà a Bologna dal 24 maggio al 2 giugno e sarà dedicato a Pianeta, Ambiente e Umanità.
L’appuntamento con il Festival sui diritti umani, organizzato in collaborazione con la Fondazione MAST – che ospita Anthropocene, la mostra multimediale che indaga l’indelebile impronta umana sulla Terra attraverso le immagini di Edward Burtynsky, Jennifer Baichwal e Nicholas de Pencier – tratterà temi legati alle urgenti questioni ambientali oggi all’attenzione dei media e dell’opinione pubblica e ne approfondirà le connessioni con razzismo, conflitti, migrazioni, memoria e riconciliazione.

Trenta i film in programma, con anteprime, dibattiti e incontri con registi al MAST.Auditorium, al Cinema Lumière e all’Università di Bologna.

Il festival inaugura il 24 maggio al MAST.Auditorium con il film Anote’s Ark di Matthieu Rytz, il racconto- denuncia di Anote Tong, Presidente dell’isola di Kiribati nel Pacifico Centrale che sarà presto sommersa dall’oceano a causa dell’innalzamento dei mari dovuto al surriscaldamento globale. Sempre al tema “acqua”, in India e in Sud Africa, sono dedicate le riflessioni sulla siccità di Paani. Of Women and Water e Scenes from a Dry City. Il Festival prosegue al MAST, il 25 e il 26 maggio, con la proiezione dei film Awake, a Dream from Standing Rock sulla protesta dei Sioux contro la costruzione di un oleodotto nel South Dakota e Albatross sull’impatto della plastica sull’ecosistema. Il tema del turismo selvaggio e della drastica trasformazione ambientale e sociale – dalla Thailandia all’Everest – e possibili soluzioni etiche sono poi presentate da Gringo Trails e Everest Green, in congiunzione con il Festival I.T.A.C.A. dedicato al turismo sostenibile. The Guardians of the Earth tratterà le negoziazioni al UN Climate Action, Losing Alaska il dramma delle inondazioni, Welcome to Sodom il riciclaggio dei rifiuti in Africa, A Journey to the Fumigated Towns e Soyalism gli agrobusiness, The True Cost la sostenibilità nelle industrie tessili e nel campo della moda e i film Trophy e Becoming Animal l’estinzione degli animali.

Il Green Garden in Piazza Scaravilli dal 27 al 31 maggio sarà dedicato all’ambiente: uno spazio creativo multisensoriale e multimediale con installazioni artistiche sul cambiamento climatico e l’impatto in termini di deforestazione, desertificazione e inquinamento, in collaborazione con artisti e musicisti, studenti di Antropologia visiva dell’Università di Bologna, Ludobus, Il Cimena.

Al Cinema Lumière la programmazione verterà su rifugiati e migranti con i film Chauka, Please tell us the Time, filmato di nascosto per sei mesi con un cellulare dal giornalista curdo-iraniano Behrouz Boochani, richiedente asilo, nel centro di detenzione dell’isola di Manus e The Island of the Hungry Ghosts, sempre sulla detenzione dei migranti.

Sul tema migrazione verranno presentati due progetti della Sussex University – i risultati di una ricerca su Immagine pubblica della città e politiche comunali per l’inclusione a Bologna e Welcome to Lola Yaya, un progetto multimediale realizzato insieme alla comunità Filippina. Shelter – Rifugio di Enrico Masi riporta l’esperienza di migrazione di un militante transessuale dalle Filippine alla Francia, passando per la Libia e l’Italia. Da’waa – L’Incontro e Mother Fortress offrono invece uno sguardo sulla forza della spiritualità nelle situazioni di conflitto e povertà, mentre Exit – Leaving Extremism Behind e In Memoria del Condor riflettono su memoria e riconciliazione. Alla Palestina infine sono dedicati i film What Walaa Wants, su genere ed emancipazione – presentato insieme ad Associazione Orlando – e Sarah e Saleem, una storia d’amore ‘là dove nulla è possibile’.

Al Festival partecipano esponenti di Greenpeace International e Amnesty International, le registe e i registi Costanza Burstin, Enrico Masi, Enrico Parenti, Maria Luisa Forenza, Italo Spinelli e Tom Burke, e i

docenti dell’Università di Bologna Marco Antonio Bazzocchi, Giacomo Manzoli e Luca Jourdan.

Ai giovani è come sempre dedicato lo Youth Forum – un matinée di visione partecipata di immagini e video sul tema Pianeta, Ambiente e Umanità, il 31 maggio al Cinema Lumière, che include un dibattito con studenti delle scuole di Bologna, testimonial e artisti sul tema del cambiamento climatico, sul Global Strike for Climate Change e sul futuro del pianeta. Per i più piccoli, il 1 giugno, giochi in legno del Ludobus, animazioni e attività interculturali sul diritto al gioco al Giardino 3 Ottobre 2013.

Il Festival sarà anche occasione di visite guidate alle mostre Anthropocene alla Fondazione MAST e Ex-Africa al Museo Civico Archeologico in occasione delle proiezioni dei film Appunti per un’Orestiade africana di Pier Paolo Pasolini e Diol Kadd. Vita, diari e riprese in un villaggio del Senegal di Gianni Celati.

Al Fienile Fluò è prevista una passeggiata alla scoperta dell’installazione di Land art Size Experiment N. 1 di Malte Klagenberg e Laurits Nymand Svendsen, per la prima volta in Italia, in collaborazione con Crexida Fienile Fluò.

Tutte le proiezioni e gli eventi organizzati dal Festival Human Rights Nights sono ad ingresso gratuito. Per l’inaugurazione e le proiezioni al MAST.Auditorium è necessario registrarsi su: www.anthropocene.mast.org

Il Festival Human Rights Nights è organizzato da Human Rights Nights in collaborazione con Fondazione MAST con il sostegno di Fondazione Cineteca di Bologna, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Unicredit, Regione Emilia-Romagna.

Per la visita guidata alla Mostra Ex-Africa, prima delle proiezioni al Museo Civico Archeologico, si prega di registrarsi a biglietteria@mostrafrica.it (7 € visita per la visita + 10 € biglietto (ridotto speciale – prenotazione consigliata)

Tutti i film in programma sono in versione originale con sottotitoli in Italiano.

Human Rights Nights è un’organizzazione no profit che opera da oltre 15 anni a livello locale e globale per la promozione di una cultura dei diritti umani e la valorizzazione delle diversità culturali, attraverso Festival, campagne di comunicazioni, interventi sociali e cooperazione internazionale.

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