Venerdì 1 febbraio 2019 ore 19, dj set Penzance
1 febbraio – 7 marzo 2019 (ingresso libero, domenica chiuso)
“Talvolta certe immagini ti appaiono davanti per il tempo di un battito di ciglia. Se non avessi Instagram le perderei per sempre”.
Quella che può sembrare una resa al social network più veloce e immediato, in Pierluigi Molteni si trasforma in una formidabile occasione di osservazione e catalogazione della realtà. Soprattutto della sua parte più evanescente e transitoria. Nasce da qui la mostra fotografica #People, che inaugura venerdì primo febbraio alle 19 al Vanilia & Comics di via del Pratello.
Architetto di professione, fotografo per passione, divertimento e curiosità, Molteni ha raccolto dal 2016 una serie di scatti in ogni parte del mondo, dall’America alla Russia, passando per la Grecia e la Spagna, fino a Bologna, sua città natale. Quelle che un tempo andavano a comporre album di viaggio da sfogliare e ricordi, per Molteni ora sono diventate visioni da condividere su Instagram, cogliendone l’immediatezza e, in qualche modo, la felice ripetitività dei soggetti scelti: persone, luoghi, particolari, texture delle superfici, colori, segni, gran parte dei quali riconducibili alla forma mentis dell’architetto.
“Di mestiere faccio l’architetto. Che più che un mestiere è un modo di sentire lo spazio, vedere la realtà, cogliere le relazioni. Relazioni tra le persone, tra le cose e tra le persone, le cose e gli spazi. E’ un’attitudine che non puoi riporre quando rientri a casa, come fa il travet con la giacca e la cravatta. E’ come se il tuo cervello fosse settato per rilevare simmetrie, cogliere assonanze, sottolineare particolari, giunti, trame, superfici. Ho sempre fotografato con gli occhi e con la mente. Instagram mi ha dato, come a tutti, il mezzo per fissare quell’attimo fuggente che per un attimo si compone nel cervello, riconnettendo quello che si sta vedendo con quello che si è già visto, in un modo che ti sorprende perché nuovo e inaspettato. Instagram è un social rapido, per questa sua capacità di fissare la realtà di tutti i giorni proprio nel momento esatto in cui la stai vivendo. Ed è rapido, per come ti spinge a decidere cosa fare di quella foto. Lo scatto non si presta alle pesanti rielaborazioni dell’editing professionale. Decidi di getto se condividerla o scartarla. E se la condividi è perché ti sembra che abbia fissato una piccola particella di quella visione che per un attimo ti è parso di cogliere. E se la condividi, stai condividendo il tuo modo più immediato di percepire la realtà, quella che senti più vicina al tuo mondo sociale e formale. È come se condividessi il mio “occhio” più sincero, il mio sentire più empatico. Instagram è diventato il mio taccuino dove riconoscere i miei temi visivi ricorrenti, le mie piccole ossessioni formali e percettive”.
La mostra ha un’appendice a Rouiballet – Officina Danza (via Galliera 77/ab), dove Molteni condivide in modo analogico un altro dei suoi temi ricorrenti #Places. Luoghi e persone, dittico inscindibile per ogni architetto.
Pierluigi Molteni, architetto bolognese, si occupa principalmente di progetti legati all’abitare, come sintesi di stile e stili di vita, e il mostrare, attraverso il progetto di allestimenti museali. All’attività professionale affianca quella di ricerca e studio. Attualmente insegna presso il corso magistrale di Advanced Design dell’Università degli Studi di Bologna