“Che c’è da vedere quest’anno per Artefiera?”, “Facciamo un giro per la Art White Night? Dove ci porti?”. Immancabilmente verso il 16-17 gennaio ecco che cominciano le fatidiche domande di amici, parenti, semplici conoscenti a volte anche semisconosciuti su direzioni e orientamenti per districarsi nella giungla delle iniziative e delle proposte di Artcity. Eh sì perché, crisi o non crisi, Artefiera tiene ma soprattutto tiene la fittissima rete di attività collaterali che creano appunto Artcity , il cartellone off nel quale tutti devono esserci, pena l’ostracismo sociale per gli 11 mesi successivi; non solo gli addetti infatti, ma anche ristoranti, bar, studi professionali, case private, negozi si mettono in gioco proponendo una miriade di installazioni, performance, allestimenti, esposizioni, talk che non basterebbero 350 ore e 15 giorni senza dormire per vederli tutti.
E quindi, giocoforza, bisogna fare una selezione; giocoforza bisogna – sigh – scegliere; giocoforza eccoci quindi a segnalare le iniziative che più ci hanno colpito. Basta ricordarsi l’unica regola: qui troverete solo gli eventi off off off, quelli che timidamente dicono “ci sono anche io” che, con le proprie forze producono e promuovono proposte bellissime. Artcity ufficiale e Setup hanno già la loro voce. Noi cerchiamo di darne un po’ ad altri, partendo dalle inaugurazioni per arrivare alla ArtCity White Night
E partiamo dunque con una delle realtà indipendenti più interessanti in città: Adiacenze (Vic. Spirito Santo 1/b) che quest’anno presenta un ricco programma. Venerdì 1 febbraio 2019 alle 19.30 inaugura la personale di Guido Segni , Fino alla fine lirica riflessione sul tempo e sulla sua visione, la sua percezione, il modo in cui lo usiamo o potremmo usarlo; sabato 2 molto interessante la performance Pilastri della Terra di Virginia Zanetti articolata attraverso laboratori e workshop di azioni collettive in piazza del Nettuno e Sabbiuno; infine sabato 26 – se si ha voglia di fare un scampagnata – apre alla Casa della Cultura “Italo Calvino” di Calderara di Reno Con te… Ovunque. Avventura spaziale in due atti doppia personale dei grandissimi dei PetriPaselli insieme a Emilia Maria Chiara Petri.
Dal 30 gennaio al 3 febbraio c’è tempo per fare un scappata a Palazzo Zambeccari per vedere EOSECO, un’inedita e monumentale installazione site-specific dell’artista Giorgio Bevignani, di grande impatto visivo grazie all’imponente allestimento di quattro opere che diventano un’inusuale scultura gonfiabile dove la luce domina incontrastata.
Particolare e in un luogo non convenzionale – la sua casa- studio– è la performance di Yumi Karasumaru che non a caso si intitola The Storyteller, Kataribe 2019 – Make yourself at home. Solo 5 persone alla volta – tra l’1 e il 3 febbraio con turni ogni 45 minuti – verranno ammesse ad ascoltare le storie di un Giappone antico, moderno e imperscrutabile dalla voce una vivace vecchietta ; come se fossero andati a trovare un’anziana parente per una visita di cortesia, i visitatori ricevono un tè e un mandarino, e potranno scegliere tra 3 storie che l’artista-vecchietta racconterà loro.
Dal 1 febbraio al 31 marzo è visitabile alla Pinacoteca Nazionale – Salone degli incamminati (V. Belle Arti 56) la mostra di Carlo Valsecchi Gasometro M.A.N. n.3 curata e organizzata dal Gruppo Hera: quattordici fotografie del Gasometro M.A.N. n.3 che raccontano il processo di restauro della struttura, interessantissimo lavoro di fotografia industriale dove il gasometro stesso diventa organismo vivente in continua trasformazione e non come testimonianza inerte di un morto passato.
Altro luogo assolutamente non convenzionale è la Conserva di Valverde a.k.a. Bagni di Mario che ospita The Dodder, installazioni di Marina Gasparini e di Serena Piccinini sul tema del viaggio dell’acqua in una città in cui la figura di Nettuno è emblematica; una location strepitosa che già da sola vale la visita viene ulteriormente valorizzata da questo intrevento artistico. Da non perdere per nulla al mondo. In occasione di Artcity la Conserva di Val verde sarà aperta venerdì 1 e domenica 3 febbraio ore 10-20, sabato 2 febbraio ore 10-24.
Veramente imperdibile per chi ama arte e design è la mostra UltraMatta, la sorprendente avventura di Roberto Matta nel mondo del design (30/01-2/03, sabato 2/02 orario 10-24) da Paradisoterrestre – storico marchio nato dal indimenticato e amatissimo vulcano Dino Gavina– nei nuovi spazi di Via de’ Musei 4, per scoprire la figura di questo grande architetto-pittore-designer cileno. Saranno infatti esposte in anteprima due delle quattro riedizioni Margarita e Sacco Alato, opere di design art di Roberto Matta, che verranno poi presentate alla Milano Design Week 2019 nonché le inedite prime bozze disegnate da Matta nello stabilimento di Gavina su una tavola di legno di grande formato. Queste “opere d’arte funzionali” rappresentano in modo esemplare il concetto di Ultramobile, operazione pensata da Dino Gavina nel 1971 con l’idea di adattare in modo sorprendente l’oggetto surrealista all’uso quotidiano. Dal 30 gennaio al 2 marzo ce la dovete fate a farci un salto.
E adesso gambe in spalla per completare la nostra corsa per la Art White Night di sabato 2 febbraio, ricordandovi che tutte le iniziative sopracitate sono ovviamente aperte anche nella lunga notte dell’arte.
Vi consiglio di partire (sarà già aperta dalle 10.00) dalla Biblioteca Italiana delle Donne in Via del Piombo 5 per Muna Mussie. Punteggiatura | un’opera d’arte collettiva | tappa #4, un libro di stoffa ricamato da leggere e sfogliare che l’artista eritreo-bolognese “costruisce” con donne di provenienze diversissime raccogliendone emozioni, gesti, dialoghi. Sabato 2 oltre alla presenza del libro di stoffa, consultabile a tutti, è prevista la presenza di una parte delle autrici del libro, posizionate in più punti della biblioteca, assorte in letture o in attesa di incontrare i visitatori. Visto che siete vicini, se volete sbirciare il “dietro le quinte” di un laboratorio di restauro nonché godervi una bellissima mostra, perché non spostarvi poi (ore 18-24) con Sensorio indiscreto, personale di Simone Pellegrini nello strepitoso spazio del LabOratorio degli Angeli – via degli Angeli 32 – che prosegue così la ormai lunga riflessione sull’approfondimento storico-critico allo studio delle problematiche allestitive e conservative del contemporaneo. E, visto che siete vicini, in pochi minuti potete arrivare Sempre in tema “luoghi fuori dagli schemi” segnaliamo una bella mostra allestita presso gli avvocati studio legale Evolve – Strada Maggiore 10 dalle 18.00-; ormai veterano a queste incursioni nell’arte insieme a Maria Livia Brunelli, propone L’arte è un calameonte (no, non è un refuso: Il Calameonte è più creativo del camaleonte e molto più colorato) , collettiva di 4 artisti – Barbara Capponi, Marcello Carrà, Stefano Scheda e Roberta Pedrazzani – tra poesia, gioco e umorismo che – amalgamati bene con lo stupore e la meraviglia – diventano mezzi preferenziali per affrontare la quotidianità ad occhi ben aperti sui sogni. Genus Bononiae aprirà eccezionalmente le porte di Palazzo Pepoli (V. Castiglione 8) fino alle 24.00 per Note olfattive, performance di musica contemporanea dell’Orchestra Senzaspine in cui la potenza emotiva delle note si fonde con quella evocativa dell’olfatto in un’esperienza sinestetica che diventa un viaggio nella mente e nelle sensazioni evocate da musica, fragranze e giochi di luci; a Palazzo Fava (V.Manzoni 1) invece è di scena Sturmtruppen Reloaded, dall 20.00 alle 23.30, evento-performance di disegno live con alcuni fumettisti di fama, tra i quali Tuono Pettinato e gli studenti del corso di Fumetto e Illustrazione dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. in alternativa, volendo, la serata può anche cominciare a San Lazzaro dalle 18.30 con AEMILIA art food design, in cui la Via Emilia, per vocazione elemento di raccordo tra saperi diversi, diventa un distretto culturale dove arte, cibo e design si incontrano grazie al dialogo tra Fondazione Cirulli, Sulla Via Emilia e Reverso Forniture (Via Emilia 275 – 277).
Noi già solo a scrivere queste righe siamo già stanchi, ma raccogliendo le forze e prendendo un bel tonico siamo pronti a partire baldanzosi, perché… quando ci ricapita un periodo così?
Simona Pinelli. Storica dell’arte, si occupa da oltre 25 anni di didattica e di divulgazione dell’arte e della cultura per infanzia e gioventù collaborando con aziende, istituzioni, musei, enti pubblici e privati, per i quali ha sviluppato e coordinato oltre 200 progetti tra cui una collana di libri e un mensile d’arte. Da quasi 13 anni è Presidente di ComunicaMente, con cui scrive articoli e saggi in riviste e cataloghi e organizza eventi e mostre d’arte con forte taglio divulgativo. Dal 2017 si occupa dei Servizi Educativi di Genus Bononiae e nel 2018 è stata consulente per la didattica delle Fondazione Cirulli. Quando riesce, canta in un gruppo rock, legge compulsivamente, viaggia per musei e cerca di gestire meglio che può il figlio sedicenne e le sue ansie di autonomia.