Il Tuata si anima di rock sociale per una serata con la Legality Band Project
Mercoledì 19 dicembre, in via Saragozza 67
AL Tuata, in via Saragozza 67, alle 21.00, la Legality Band Project, suonerà a colpi di rock sociale. Dopo avere girato in lungo e in largo lo stivale e aver raccontato la legalità attraverso la musica, torna a Bologna, città in cui è nata, e dove ha sede la Wedō (label di Legality Band Project), con lo scopo di diffondere un modello replicabile di crescita sociale ed etica e portare il suo messaggio: l’economia civile ed etica è possibile su qualsiasi territorio.
Legality Band Project, nasce dalla personale passione di Francesco Maria Gallo di mettersi in prima linea nella lotta alla criminalità. Calabrese di origine e figlio di un magistrato, la sete di giustizia l’ha coltivata sin da bambino.
Tutto ha origine dall’idea di utilizzare l’appeal che la musica ha sulle persone per scuotere le coscienze, soprattutto quelle dei giovani, e stimolarle all’aggregazione sociale in nome della legalità.
Lanciare sassi che fanno male, colpire i giovani con note e parole, scuoterli, far loro rimboccare le maniche. Questa è una delle mission di Legality Band, nata quattro anni fa, grazie alla caparbia
passione di sette amici (Francesco Maria Gallo alla voce, Agostino Raimo alla chitarra, Manuel Goretti alla tastiera, Danile Raffaelli al basso e Filippo Lambertucci alla batteria) che amano il rock e lo interpretano come mezzo di comunicazione sociale e civile soprattutto verso le nuove generazioni.
Di seguito alcuni traguardi sociali che la band ha ottenuto nei quattro anni di attività: con Junior Achievement e Fondazione Accenture hanno coinvolto in tutta Italia 300 scuole secondarie con il progetto legalità in azione, inoltre con Transparency International Italia e il Ministero della Funzione Pubblica hanno indetto un contest fotografico in tutte le scuole secondarie italiane dal titolo “metti a fuoco la corruzione”, per incoraggiare i ragazzi a guardarsi intorno e documentare con una macchinetta fotografica quelli che sono, secondo loro, gli effetti della corruzione nel paese e nella regione in cui vivono.
La Legality Band ha alle spalle esperienze musicali diverse, Francesco Maria Gallo, fondatore de i Calabrolesi Rock Band ed è con loro che ho iniziato il rock anti Ndrangheta, Manuel Goretti dal genere swing e rhytm and blues, Filippo Lambertucci viene dal genere rock e blues, Agostino Raima ha principalmente esperienze nel pop e come arrangiatore con i cantautori, mentre Il
bassista Daniele Raffaeli nasce dall’esperienza nei gruppi underground bolognesi. La scelta di questo eclettismo non è casuale: sta a dimostrare che le diversità interagiscono in maniera armonica generando bellezza. Si passa dal rock al pop, all’etno con contaminazioni che creano un mood travolgente, appassionato e singolare.
Saranno eseguiti alcuni inediti scritti dalla voce del gruppo, Francesco Maria Gallo, come Ventu, ti frichi i d’iddra o la rielaborazione testuale di Bella Ciao e altri brani noti come ad esempio “Ci vuole un fiore” (testo scritto da Gianni Rodari) o la famosa canzone per bambini “Il Caffè della Peppina”, modificati nell’armonia e nel fraseggio musicale e trasformati in canzoni potenti che gridano la legalità.