di Gabriele Orsi
Troppo cibo a Bologna è indigesto per qualcuno?
Nei mesi a venire, potremmo non assistere a troppe new entries nella food valley petroniana?
Di recente si è acceso il dibattito circa la necessità di regolamentare sotto le Due Torri le nuove aperture di esercizi commerciali legati al cibo dopo il boom degli ultimi due anni conseguente all’incremento del turismo in città*.
Da più parti è sentita l’esigenza di una nuova regolamentazione del commercio con particolare attenzione al centro storico, alla tutela delle botteghe storiche e alla qualità in campo eno-gastronomico.
Nell’attesa di capire come verrà gestita quella che viene da alcuni definita come una sovrabbodanza di offerta di cibo, tra la fine della primavera e questa estate balenga, all’ombra delle Due Torri sono spuntati come funghi locali, pasticcerie, ristoranti di nuovo conio o di nuova gestione, e se durante l’estate avete fatto bagordi e meditate ora di passare un periodo più morigerato, beh scordatevelo pure perché le tentazioni saranno tante e troppe.
E la stagione delle nuove aperture in città parte sotto un comune denominatore, quello del cocktail e della mixology: e lo scrivo con grande gioia perché personalmente sono sempre stato un patito di questo settore e non ho mai capito quelli che facevano aperitivo con un calice di Nero d’Avola o un after dinner con uno spritz.
E questa nuova febbre del miscelato non poteva non coinvolgere il CR7 e il Leo Messi del bartendering a Bologna, ovvero Salvatore Castiglione e Celestino Salmi: il primo, lasciato il bancone di Fourghetti, dove va detto che era diventato l’attrazione principale, sarà uno dei protagonisti della nuova avventura del DolceSalato Bistrot (piazza Santo Stefano 1) aperto dal 17 settembre laddove un tempo c’era Colazione da Bianca. Qui SC37 (gradi) curerà la carta dei drink mentre la sezione dolciaria e pastry, dalla colazione a tarda sera, sarà appannaggio di Gabriele Spinelli, maestro pasticcere del Dolce e Salato di Pian di Macina, e quella del food verrà in capo a Mauro Stanzani del Ristorante Il Boccone del Prete.
Per tutta risposta Salmi, dopo le esperienze da Gamberini e al Re Sole Bistrot, si metterà in proprio e nei locali del fu Agua Caffè si appresta ad accendere l’insegna della Locanda Celestiale (via Saragozza 63/a): cocktails d’autore comme il faut, un menu di finger food a base di pesce realizzato da un giovane e talentuoso chef bolognese il cui nome è ancora top secret e apertura prevista per l’ultima settimana di settembre.
E sull’onda della ritrovata passione per il cocktail ai due assi della mixology seguono tante altre aperture, nuove o in fase di consolidamento: come Scarto (via della Braina 11), oppure Pastìs (via Belvedere 7), dove il bartender Paolo Cesino (ex-Wood ed Emporio 1920) propone i suoi miscelati estrosi e aromatici, o le atmosfere post-industriali di Öff-Idee Urbane (via Alfredo Testoni 5/a) o ancora i rinnovati locali del Boavista (via Cesare Battisti 9), che dietro al bancone vede l’arrivo del nuovo bartender Michele Gelardini, o i soffitti a cassettoni di K-Factory (corte Isolani 6 e 3), dislocata sui due lati della Corte e con proposte anche di vino e birra. Double face invece è Madama Beerstrò (via San Vitale 31), che dopo il successo a San Lazzaro raddoppia la sua formula all’ombra del torresotto richiamando non solo gli amanti della birra ma pure quelli dei cocktail firmati Edoardo Fontana, come il Negroni Bianco. Certo, anche se non siete Ernest Hemingway, che di cocktail ne beveva forte sin dal primo mattino, e non andate pazzi per il frutto dello shaker o del mixing glass, le opportunità non mancano.
Nella cucina tradizionale per esempio, che durante l’estate saluta il ritorno in città di un superbo interprete quale è Riccardo Facchini, il quale ha preso in mano la vecchia Osteria Senzanome e l’ha ribatezzata (anzi battezzata, era senza nome) Opificio Facchini (via Senzanome 42/a): ne fanno parte una taverna con volte a pietravista dedicata a crescentine, tigelle e affettati, un ristorante dove le specialità della cucina petroniana si affiancano ad altre più eclettiche, un’area perfettamente attrezzata per corsi-aperitivo. Oppure La Salsamenteria (via Altabella (19/b), dove Cristiano Rinaldi e Gianmarco Ragonesi (ex-Rialto) propongono salumi del territorio stra-selezionati accompagnati da bottiglie locali, tigelle e crescentine, o ancora Just Bologna (corte Isolani 5), che a una bella vista sulle Sette Chiese aggiunge tanti piccoli finger food Bologna-style.
Anche i cultori della cucina asiatica avranno di che gioire: oltre all’imminente apertura del nuovo Sentaku Ramen Bar (via delle Lame 47/c), filiazione del locale di via Collegio di Spagna che invece continuerà a proporre gyoza e snack orientali, segnaliamo dentro al Mercato delle Erbe la trasformazione in perfetto mecha-style del dim-sum bar Maichan nella fusion nippo-brasiliana Sushi Corner (via Ugo Bassi 25), l’eleganza di Yoma (via Altabella 9), ristorante asian fusion con take away, e Gusto Chengdu (via dei Giudei 6/f), primo ristorante cinese a Bologna a proporre, anziché la classica cucina cantonese, quella del Szichuan, dal sapore più piccante (che può essere regolato su richiesta, da 0 a 3 punti).
E ancora a caratterizzare questo scorcio dell’anno è il raddoppio di Botanica Lab di via Battibecco, che in via dè Toschi apre una caffetteria-pasticceria-cocktail bar sempre in linea con la filosofia plant-based e bio che connota il locale di Anna Artesiani, mentre i golosi potranno contare sulle specialità dolciarie siciliane di Liccù (via San Gervasio 6) e gli amanti delle crudità all’italiana su Omega 3 (via Belvedere 10/c), salumeria di pesce specializzata in carpacci e sashimi in stile mediterraneo ma che non disdegna il salmone selvaggio affumicato dell’Alaska.
Molto gettonati sono Sorsi e Bocconi (via Don Giovanni Minzoni 4), wine bar che privilegia piccoli produttori e filiere corte e dove è anche possibile fare acquisti, Fior di Sale (via Altabella 11/d), nuovo bistrot che propone piatti di mare e, a pranzo, pratiche e simpatiche pokè bowls in stile hawaiiano, e La Frasca al Vicolo (vicolo Ranocchi 4/a), filiazione della storica osteria di via Andrea Costa, mentre in fase di apertura sono Principe in Centro (via Caprarie 5), succursale dell’omonimo locale di via Mezzofanti, e una nuova panineria toscana in via Ugo Bassi 19.
Se infine preferite starvene a casa senza però rinunciare al prodotto di qualità, allora potete avventurarvi a fare la spesa: i formaggi li potete trovare all’Angolo della Freschezza (via Cadriano 27/2), ex-spaccio della Granarolo accanto alla pasticceria di Gino Fabbri che Roberto Guermandi ha trasformato in un tempio dell’arte casearia d’eccellenza.
Per i salumi e le conserve rifornitevi senza tema da Simoni (via Drapperie 5/2), da Scapin (via Santo Stefano 88) o all’Emporio (via Saragozza 58/a), mentre per l’acquisto dei vini spingetevi fino alla Cantina Castellucci (via Toscana 105) e per la carne andate ancora più in là, a La Palazzina (via Casella 2, Monte San Pietro), azienda agrituristica dotata di spaccio che vende ottime carni bovine, suine e di cortile.
SCOPRI DI PIU’
*L’ultima fotografia della Camera di Commercio di Bologna testimonia un +2.4% delle attività di ristorazione nel settore SERVIZI e un +17% del settore ristorazione nella categoria “Altre forme di vendita”. I numeri di Bologna metropolitana confermano una “buona crescita dei servizi ricettivi e di ristorazione che segnano un +3,3%, con 98 imprese attive in più rispetto al 2016”.
Settore servizi: Il 48% è definito dalle attività di ristorazione (+2,4%)
ALTRE FORME DI VENDITA: quasi quadruplicate le attività di e-commerce tra fine 2009 e fine 2017, +8% il settore auto, da fine 2010 +17% la ristorazione
Click to access il-commercio-a-bologna-2017.pdf
http://inumeridibolognametropolitana.it/studi-e-ricerche/le-imprese-bologna-nel-2017
Scopri di più:
http://www.gamberorosso.it/it/news/1045794-bologna-citta-dei-taglieri-il-boom-del-cibo-ora-preoccupa-come-stanno-le-cose
https://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2017/27-agosto-2017/bologna-citta-taglieri-2401956171003.shtml
https://corrieredibologna.corriere.it/bologna/cronaca/18_marzo_29/02-bologna-apre3corrierebologna-web-bologna-1a6cd964-331e-11e8-98d8-d99ce0c36aa1.shtml
RELAZIONE SUL CONSUMO E USI COMMERCIALI NEL CENTRO STORICO DI BOLOGNA
Click to access presentazione-udienza-conoscitiva-31-marzo-2017.pdf
https://matteolepore.it/2018/09/07/cultura-turismo-e-tanto-altro/#more-10088