XI edizione della rassegna 
KLEZMER & DINTORNI

4 agosto – 1 settembre 2018

Il Battiferro sarà aperto sin dalle ore 20.00
con possibilità di cenare sul posto anche con area griglie fai-da-te
INGRESSO € 5,00
- L’inizio dei concerti è previsto per le ore 21.00 –
Dove: Battiferro, via della Beverara 123/a – via del Navile 29/5a – (vicino al Museo del Patrimonio Industriale, ampio parcheggio gratuito)

Il Festival “Klezmer & Dintorni” quest’anno è alla sua XI edizione. La manifestazione si svolgerà al Sostegno del Battiferro (via della Beverara 123/a – via del Navile 29/5a), come di consuetudine da alcuni anni. Il canale Navile ospiterà̀ artisti eclettici e popolari i sabati dal 4 agosto all’ 1 settembre.
Al Battiferro culture e storie differenti s’incontreranno sul palco. Proprio la  considerazione della diversità tra le varie espressioni musicali fa risaltare la bellezza  che scaturisce dal loro incontro, scambio e contaminazione.
La musica è un terreno in cui la mescolanza e l’interazione sono la regola. Basti ricordare che lo strumento principale del Rinascimento italiano era uno strumento arabo o che il jazz nasce dal contatto forzato tra due culture. La musica tradizionale ci parla spesso di sogni, di mancanze, di partenze e lunghissimi ritorni. Spesso ci parla di guerre e pacificazioni, di speranze e rinnovamento. In musica il diverso diventa armonia e di anno in anno il Festival “Klezmer & Dintorni” si arricchisce di nuove collaborazioni, accoglie vecchi amici e si apre a incontri inaspettati.
L’XI edizione. Il Festival torna al Battiferro sulla base di un decennale consenso di pubblico, attraendo anche quest’anno musicisti di ogni provenienza. Grazie alla varietà proposta, “Klezmer & Dintorni” festeggia felicemente i suoi 11 anni, proponendo diversi generi: dalla musica popolare italiana e balcanica al gipsy, al klezmer con contaminazioni jazz e improvvisazioni su basi tradizionali. 
Il Festival tornerà ancora una volta a raccontare in musica la storia di vite erranti, di culture lontane che cercano punti di contatto e vogliono creare un dialogo. Il palco del Battiferro sarà il punto di partenza per un viaggio ideale che, attraverso la musica, dalle terre dell’Europa orientale ci porterà sino agli Stati Uniti, dove, l’incontro con il jazz fornisce nuova linfa vitale a questa musica.
La prima data. Per la prima data dell’undicesima edizione, sabato 4 agosto, suonerà l’ ARAMA ENSEMBLE con musiche dal Mediterraneo e il loro album “Versoriente”. La parola turca “arama”, che in italiano si traduce con ricerca, sintetizza l’obiettivo del gruppo e insieme individua l’area dalla quale esso trae la gran parte del proprio repertorio: quel vasto e sfaccettato insieme multiculturale che fu l’Impero ottomano. La dispersione o la semplice migrazione dei popoli più diversi attraverso la formidabile via di comunicazione che è il Mar Mediterraneo ha una storia antichissima. Ebrei, armeni, greci, fenici, arabi, romani, turchi e una miriade di popoli più piccoli viaggiarono, alcuni per commercio, altri in cerca di terre migliori o di fortuna, altri ancora in fuga dalle persecuzioni, dalle guerre o dalla fame. Viaggiarono, si dispersero, a volte ritornarono e ancora, come è noto, si muovono. Con essi viaggiarono anche i canti e musiche che appartenevano loro. E i popoli dispersi, nei nuovi territori vennero in contatto con nuove musiche che in breve divennero loro familiari. L’ensemble Arama con questo concerto ripercorre alcune tappe di questi viaggi, si sofferma su alcuni luoghi significativi dove gli incontri musicali furono particolarmente fecondi. L’ensemble Arama è una formazione variabile, al Battiferro saranno nella versione Quintetto. 
Formazione:
- Laura Francaviglia. Chitarrista classica diplomata al Conservatorio di Bologna, musicoterapista e ricercatrice delle tradizioni musicali siciliane e del Medio Oriente, suona anche altri strumenti a corde e a percussione dell’area mediterranea (bouzouki, oud, riqq, darbouka, daff).
• Chiara Trapanese. Cantante e appassionata di musica popolare, affianca lo studio delle vocalità popolari del Mediterraneo e dei Balcani a quello delle percussioni delle diverse tradizioni popolari.
• Elio Pugliese. etnomusicologo, fisarmonicista, pianista e cantante. Dal 1998 si occupa di musica di tradizione popolare, italiana e balcanica soprattutto, integrando l’attività di ricerca sul campo con lo studio e la pratica degli strumenti tradizionali, in particolare della fisarmonica. Nel 2012 ha conseguito un dottorato di ricerca in etnomusicologia all’Università degli studi di Bologna.
• Daniele Gozzi, contrabbassista (Orchestra del Rosichino, Circo di Lhasa)
• Olivia Bignardi, clarinettista con una lunga esperienza nel campo della musica Klezmer e balcanica (Dire Gelt, Fanfara Aguscevi, Anatol Stefanet).

Il calendario degli appuntamenti musicali
dell’ XI edizione di Klezmer & Dintorni
sabato 4 agosto
• ore 21.00 Arama Ensemble
sabato 11 agosto
• ore 21.00 Cidnewski Kapelye
sabato 18 agosto
• ore 21.00 Minimal Klezmer
sabato 25 agosto
• ore 21.00 Swingari
sabato 1 settembre
• ore 21 New Old Klezmer Band

Sabato 4 agosto – ore 21.00 Arama Ensemble (si veda sopra per la descrizione)

LE ALTRE DATE
Sabato 11 agosto – ore 21.00
Cidnewski Kapelye Trio
Il gruppo si presenta con il suo ultimo album KOILEN – VIAGGIO AI CONFINI DELL’IMPERO. Viaggio ai confini dell impero ed è dedicato a musiche provenienti dai confini orientali dell’ impero asburgico. Musiche di confine in senso lato e in senso letterale quindi. Il progetto Cidnewski Kapelye nasce da un’idea del clarinettista Angelo Baselli, che ha chiamato a collaborare con sé musicisti di varia formazione, attivi in ambito nazionale ed internazionale. Koilen – Viaggio ai confini dell’Impero
Per compilare questa raccolta, che vuol essere un invito ad intraprendere un viaggio nel vasto mondo della cultura Askenazita, e della musica Klezmer in particolare, ci siamo basati su registrazioni storiche di brani provenienti da un’area geografica che comprende paesi che oggi in parte non esistono più – Galizia, Bukovina, Bessarabia, Podolia -, estremi confini orientali dell’impero austro-ungarico. Koilen – carbone in Yiddish – è il titolo di un brano registrato dal fisarmonicista Mishka Ziganoff nel 1919. È un tema che riprende una canzone popolare russa e che è, secondo alcuni, la base per una delle canzoni più belle ed importanti della nostra tradizione popolare: Bella ciao. La presenza di questo tema in culture diverse è la dimostrazione che la musica può rompere le barriere, varcare confini, attraversare oceani, e creare legami tra culture lontane. Musica come carbone, carburante, koilen, per poter compiere quel viaggio che è stato per noi la registrazione di questo disco.
Formazione:
• ANGELO BASELLI – Clarinetto
• OKSANA IVASYUK – Violino
• DAVIDE BONETTI – Fisarmonica
• ANDREA BUGNA – Contrabbasso
Sabato 18 agosto – ore 21.00
Minimal Klezmer
Il gruppo Minimal Klezmer è composto da musicisti accomunati dall’amore per la musica classica contemporanea con una speciale vocazione per l’improvvisazione e una smodata passione per il Klezmer. Hanno all’attivo numerosi concerti e apparizioni radiofoniche in Italia, Regno Unito, Germania e Ungheria.
I Minimal Klezmer si rifanno all’origine stessa della parola Klezmer, che solo in tempi recenti ha acquisito il significato di genere musicale che tutti conosciamo. In origine, essa indicava lo strumento musicale o il musicista stesso, ed in determinati contesti ha anche subito una connotazione dispregiativa. Lo stereotipo del “klezmorim” degli inizi del 900 era quello di una sorta di musicista mercenario, vessato dalle autorità o dalle classi abbienti, amante dell’alcool e delle belle donne. Da qui il senso ed il non-senso di uno spettacolo che assimila il vissuto più antico di questa parola, inteso il suo lato più “povero”, grottesco, ma anche contaminato. Il Klezmer può infatti essere considerato uno dei più lontani esempi testimoniati di commistione e fusione musicale, per il fatto che contiene elementi della tradizione non solo ebraica ma anche rumena, bulgara, greca, russa, zingara, per arrivare alla componente improvvisativa inevitabilmente acquisita dall’incontro con il jazz americano.
Formazione
• Francesco Socal (clarinet, bass clarinet, piccolo clarinet, vocals)
• Roberto Durante (melodica, piano, percussions)
• Enrico Milani (cello)
Sabato 25 agosto – ore 21.00 
Swingari
Il quartetto Swingari formatosi pochi anni fa basa il proprio repertorio su tradizioni culturali e musicali espressamente legate al viaggio, alla migrazione ,all esilio, ovvero ebrei e zingari: due popoli accomunati dal nomadismo , dalla profonda religiosità, dalla lotta per la sopravvivenza ,ma anche dalla profonda musicalità e dall’innato virtuosismo musicale. Il repertorio si muove infatti dagli swing classici di Henghel Gualdi, passa al manouche di Django Reinhardt e arriva alle melodie appassionate e ai ritmi vivaci del Klezmer di Giora Feidman.
Formazione:
• Vincenzo Panebianco – clarinetto e sax
• Giovanni Panciroli – chitarra
• Alessandro Marchiorri – contrabbasso
• Danilo Miccoli – batteria
Sabato 1 settembre – ore 21.00
New Old Klezmer
Il programma, divertente e variegato, propone ritmi scatenati e acrobazie virtuosistiche dei “Freilach” (Tipiche danze del repertorio klezmer), ma anche momenti di struggente lirismo e canti chassidici dal profondo significato mistico.
Brani tradizionali si alternano a composizioni originali ispirate all’est Europa; i suoni di strumenti antichi come lo Shofar (Corno d’ariete ancora in uso nella liturgia ebraica) si intrecciano alle sonorità dei moderni linguaggi musicali creando un effetto unico e di grande impatto emotivo, che conduce l’ascoltatore alla scoperta del magico mondo degli shtetlech, i villaggi ebraici di cui era disseminata l’Europa e dei quali oggi non ci rimane che la musica, le immagini, i racconti.
Formazione
• Amit Arieli: clarinetto
• Andrea Adami: chitarre
• Tiziano Carfora: percussioni