“I LUOGHI DEL CUORE”In EMILIA ROMAGNA

RISULTATI PARZIALI DELLA 9ª EDIZIONE DEL CENSIMENTO NAZIONALE

In EMILIA ROMAGNA i luoghi più votati nella classifica provvisoria sono
il Bosco ai Prati di Caprara a Bologna
e l’Antico Stabilimento termale a Porretta Terme (BO)

Si può votare fino al 30 novembre 2018

Chiese, castelli, siti archeologici, aree naturalistiche e palazzi storici, ma anche “curiosità” come un caffè liberty che rischia di scomparire a Trieste, una strada che circonda un braccio di mare a Taranto, un museo a cielo aperto, importante esempio di arte pubblica e sociale a Ulassai (NU). Sono questi alcuni esempi dei beni più votati finora alla nona edizione de “I Luoghi del Cuore”, il censimento dei luoghi da non dimenticare promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo: siti speciali, legati alla nostra identità e alla nostra memoria, che versano in stato di degrado o di abbandono e che vorremmo salvare e proteggere, agendo concretamente per il loro recupero, la loro tutela e la loro valorizzazione.

A quasi due mesi dal lancio dell’iniziativa, il traguardo di quasi 300.000 voti ricevuti per più di 20.000 “luoghi del cuore” in tutta Italia dimostra che, sempre di più, i cittadini considerano il censimento del FAI uno strumento efficace per dar seguito all’impegno di offrire un futuro ai luoghi che amano. L’affetto per un bene bisognoso di cure o l’urgenza di salvaguardare la sua integrità sono le ragioni che principalmente spingono a votare: non solo firme cartacee, ma soprattutto voti online che, in questa prima fase di censimento, hanno superato i 230.000 con un aumento del 75% rispetto ai voti raccolti nello stesso periodo nel 2016. La regione più attiva è al momento la Puglia, in particolare la provincia di Taranto con 2 luoghi nei primi 10 classificati, seguita da Sicilia, Lombardia ed Emilia Romagna.

Sempre ampia e appassionata la partecipazione dei gruppi che si mobilitano per raccogliere voti a sostegno delle realtà a loro più care, associazioni nate a favore di singoli luoghi, ma anche Comuni, Parrocchie e Pro Loco che hanno deciso di attivarsi per il censimento, spesso creando reti di partner per sostenere necessità di recupero o valorizzazione di beni del territorio. Finora 160 comitati si sono registrati sul sito www.iluoghidelcuore.it, molti dei quali creati addirittura prima dell’inizio del censimento: un segno di quanto, dopo otto edizioni e 92 interventi promossi dal 2003, il progetto “I Luoghi del Cuore” sia conosciuto e atteso e i comitati vogliano trovarsi pronti “ai blocchi di partenza” per raggiungere il maggior numero di voti. L’obiettivo che stimola a partecipare all’iniziativa con tanto entusiasmo non è solo la realizzazione di un intervento diretto sulla base di specifici progetti d’azione – previsto per i primi tre classificati a cui verranno destinati rispettivamente 50mila, 40mila e 30mila euro – ma soprattutto la visibilità ottenuta dai luoghi votati durante il censimento, che può portare alla nascita di collaborazioni virtuose tra società civile e istituzioni e trainare lo stanziamento di altri contributi preziosi. Inoltre, i luoghi che riceveranno almeno 2.000 voti potranno presentare una richiesta per un intervento da parte di FAI e Intesa Sanpaolo, secondo le linee guida che verranno diffuse nel 2019 dopo l’annuncio dei risultati e sulla base delle quali verranno selezionati i beneficiari di altri contributi economici fino a 30mila euro.

A oggi ecco i luoghi in Emilia Romagna ai primi posti della classifica provvisoria (classifica completa su www.iluoghidelcuore.it):

Il Bosco ai Prati di Caprara a Bologna è un’ex area militare che si sviluppa tra la via Emilia Ponente, in prossimità dell’Ospedale Maggiore, il torrente Ravone e la canaletta Ghisiliera. L’area si è spontaneamente rinaturalizzata dopo la dismissione delle attività militari e oggi è un’estesa zona verde dentro il tessuto urbano, che ospita piante ad alto fusto, in prevalenza di essenze a rapida crescita infestanti o pioniere (robinia, ailanto, pioppo, olmo, ecc.) e un habitat ricco di specie animali e vegetali. Dai primi dell’Ottocento il luogo è stato teatro di esercitazioni e parate militari, tra cui quelle del 1805 durante la visita di Napoleone Bonaparte a Bologna e del 1861 per la proclamazione del Regno d’Italia, e ha ospitato a lungo corse di cavalli e altre manifestazioni sportive e di altro genere (tra cui nel 1906 l’esibizione del Wild West Show di Buffalo Bill). L’area necessita di una bonifica del terreno da ordigni bellici e altri materiali. Il Piano Strutturale del 2008 della città di Bologna ha inserito quest’area tra quelle per cui è previsto un riuso, destinandone una parte a spazi pubblici e di interesse collettivo (includendo verde e attrezzature sportive) e una parte a edilizia residenziale e commerciale. Il Piano Operativo Comunale, che nel 2015 ha seguito il Piano strutturale come strumento che disciplina le trasformazioni del territorio, ha modificato le previsioni iniziali, riducendo la percentuale di verde. Il comitato “Rigenerazione no speculazione” chiede una maggiore salvaguardia delle aree verdi rispetto alle previsioni urbanistiche del 2015 affinché il bosco venga il più possibile preservato.

Ha ricevuto un gran numero di segnalazioni in questa prima fase di censimento anche l’Antico Stabilimento termale a Porretta Terme (BO), alle pendici del Monte della Croce, lungo il greto del Rio Maggiore. In questo luogo sgorgano diverse sorgenti salsobromoiodiche dalle quali traggono il nome gli stabilimenti termali Marte Reale, Donzelle e Leone-Bovi. Questi edifici si affacciano su una piazzetta al cui centro si trova una piccola fontana con vasca, oggi in disuso. All’interno delle terme alte si trova la Sala Bibita, detta anche Grottino Chini, che contiene un capolavoro: le sue pareti sono infatti rivestite di piastrelle in maiolica realizzate a inizio Novecento da Galileo Chini, il più importante esponente italiano del periodo liberty. Oggi la sala si trova in stato di forte degrado a causa di infiltrazioni dalla volta della copertura, così come l’intero complesso termale, chiuso al pubblico. L’obiettivo della raccolta voti è quello di segnalare lo stato deprecabile del complesso, proprietà di un gruppo privato, auspicandone il recupero.

Come in Emilia Romagna, tra i primi classificati provvisori si trovano luoghi d’acqua ai quali, per la prima volta quest’anno, è dedicata una classifica speciale, in accordo con la campagna #salvalacqua che nel 2018 il FAI promuove attraverso iniziative volte ad aumentare la sensibilità dei cittadini sul valore di questa preziosa risorsa. Vi rientrano fiumi e laghi, che attendono attività di bonifica o di valorizzazione, ma anche opifici storici e terme antiche e moderne per citare solo alcuni esempi. Una varietà che ci ricorda non soltanto la grande diffusione di questo elemento prezioso, ma la multiformità dei suoi utilizzi da parte dell’uomo, che l’hanno reso in molti casi parte integrante di paesaggi storici.
Inoltre, sono moltissimi i luoghi che si affacciano per la prima volta alle posizioni più alte del censimento ma si conferma anche la riattivazione, come già successo nella scorsa edizione, a favore di beni già segnalati in precedenza. In altri casi, sono i risultati – dovuti a un intervento diretto del FAI o semplicemente agli effetti virtuosi portati dalla grande visibilità del censimento – di luoghi vicini ad aver spinto nuovi comitati ad attivarsi.

C’è tempo fino al 30 novembre 2018 per votare i propri “luoghi del cuore”: un’occasione unica per esprimere il proprio amore per l’Italia e condividerlo con chi riconosce nelle bellezze del nostro Paese la propria identità.

Dal 2004 Intesa Sanpaolo affianca il FAI in questa iniziativa a favore della tutela e della valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese, ambito che vede il Gruppo impegnato in prima persona. A questo si aggiunge la capillare diffusione sul territorio italiano che asseconda la presenza ben distribuita della Banca in tutte le regioni italiane al servizio dei suoi oltre 12 milioni di clienti. Presso le filiali del Gruppo, come detto, tutti possono votare il loro “luogo del cuore” favorendo così l’opportunità di ricevere un’ulteriore assegnazione di 5.000 euro al luogo più votato in una filiale. Intesa Sanpaolo partecipa attivamente alla vita culturale del Paese: nel 2017 è stato insignito del titolo di Mecenate del XXI secolo nell’ambito dei Corporate Art Awards.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE AL CENSIMENTO
Fino al 30 novembre 2018

– Sul sito www.iluoghidelcuore.it
– Raccolta voti su moduli cartacei (scaricabili dal sito www.iluoghidelcuore.it)
– Nelle filiali del Gruppo Intesa Sanpaolo

Il censimento è realizzato con il Patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018.
Si ringrazia il Gruppo Editoriale Gedi per la concessione gratuita di spazi pubblicitari, che ci aiutano a diffondere l’iniziativa e la missione del FAI.
RAI è main media partner anche dell’edizione 2018 de “I Luoghi del Cuore” con RAI1 che promuove l’iniziativa con spazi dedicati in Uno Mattina Estate e con RADIO1 che ha attivato un’ampia copertura con programmi del canale e servizi nei GR.