Giovedì 24 maggio 2018 (ore 20.30) il sipario del Teatro Duse (via Cartoleria, 42- Bologna) si apre su Dite alle Sirene che ripasso, spettacolo teatrale prodotto da Gruppo Elettrogeno Teatro.
Lo spettacolo, evento finale della quarta edizione del progetto I Fiori Blu: musicateatro. una comunità artistica in viaggio, vede in scena gli attori del progetto -che per questa edizione sono: cittadini che accedono alle misure alternative alla detenzione e alla pena, operatori di enti/servizi che collaborano nelle varie fasi dell’esecuzione penale esterna, gli attori vedenti, non vedenti e ipovedenti della compagnia Gruppo Elettrogeno-Orbitateatro, con il ruolo di agevolatori, il Coro Arcanto, gli attori (in video) del più recente progetto di formazione teatrale di Gruppo Elettrogeno, in collaborazione con l’associazione L’Aliante, rivolto a persone affette da disturbi dello spettro autistico, della relazione e della comunicazione e la partecipazione straordinaria di Bruce Dickey (cornetto barocco), considerato uno dei massimi cornettisti mondiali, della cantautrice Etta Scollo, della cantante Candace Smith, di Rosita Ippolito alla viola da gamba e del polistrumentista Fabio Tricomi, tutti con testi e musiche originali in parte creati per lo spettacolo.
Anche quest’anno Paolo Fresu ha condiviso il progetto I Fiori Blu, realizzando un workshop destinato ai partecipanti dei laboratori, che si è svolto nei giorni scorsi al Duse.
Lo spettacolo, frutto di un percorso laboratoriale di teatro, musica e coro a cura di Gruppo Elettrogeno Teatro, è una riscrittura della figura di Ulisse, in cui il mito dell’eroe greco viene scandagliato, messo a nudo, rigenerato. Gli attori seducono i personaggi del racconto per farsi in-vestire, in un gioco di rimandi, sfide e di reciproca scoperta. Ulisse, travolto dagli eventi, affronta cavalcando le ombre di chi lo incanta e lo minaccia, sfidando il destino per riconquistare il ruolo che gli spetta nella sua Itaca. Gli attori, chiamati a prendere posizione e a re-agire agli accadimenti e ai personaggi della narrazione, danno voce ad una nuova scrittura in movimento.
“Mettere in fuga il cuore – scrive la regista- un po’ come potrebbe aver fatto Ulisse, ha generato negli attori- alcuni alla prima esperienza- un nuovo sguardo sulla propria condizione esistenziale, dentro e forse fuori dalla scena…..E se Ulisse fosse un marito-padre che abbandona i familiari per fare carriera? E se il cuci-e-scuci di Penelope celasse la meticolosa messa a punto della sua rivolta? E se qualche sirena fosse stanca di ammaliare e divorare uomini sposati di passaggio…? E se il ritorno ad Itaca fosse per ciascuno ri-conoscere se stesso, dopo i fatti e i misfatti della propria storia, molto prima che il ritorno alla propria terra? E se tutte le paure svanissero nell’ideale abbraccio dei propri nemici senza più bisogno di escogitare sanguinose vendette? Nel cuore di questo intreccio di domande, esperienze teatrali e musicali, azioni di sensibilizzazione nelle scuole (tra le novità di questa quarta edizione del progetto) cori poco greci e miti del presente, c’è una comunità che viaggia insieme a chi sta affrontando il ritorno alla propria Itaca e, dopo aver scontato una pena dentro o fuori dal carcere, deve ridisegnare uno sguardo nuovo sulla propria esistenza e accetta l’invito a usare l’arte come possibilità di condivisione, al di là del passato e dei pregiudizi.
I Fiori Blu: musicateatro è un esperimento di comunità artistica a cura di Gruppo Elettrogeno Teatro, rivolto a persone che accedono alle Misure Alternative alla Detenzione o che usufruiscono della sospensione del procedimento con Messa alla Prova, avviato nel 2012, grazie all’incontro tra la regista del Gruppo Elettrogeno Martina Palmieri e Antonio Amato, responsabile dell’Area Misure e Sanzioni di Comunità dell’U.I.E.P.E. di Bologna (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna del Ministero della Giustizia). Il progetto, che prevede un percorso multidisciplinare, ad ogni edizione vede i laboratori accogliere nuove figure. C’è chi partecipa da più edizioni, c’è chi ha attraversato i laboratori e c’è chi, sull’onda della propria positiva esperienza, ha invitato a partecipare figli, amici e parenti, tutti saliti a bordo de I Fiori Blu, in vista di un comune approdo allo spettacolo finale. Da ultimo, anche musicisti professionisti, che al fianco di persone anche senza nessuna esperienza in ambito musicale hanno dato vita a una vera e propria officina sonora.
Questa edizione ha visto il coinvolgimento delle scuole con tre iniziative di sensibilizzazione sui temi della Giustizia, Misure Alternative alla Detenzione e Legalità, condotte nelle 3 scuole medie inferiori/superiori (coinvolti 140/150 ragazze/i) della provincia di Bologna.
Il progetto è realizzato dall’associazione di promozione sociale Gruppo Elettrogeno, in collaborazione con: U.I.E.P.E Bologna (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) D.G.M.C – Ministero della Giustizia, Associazione Culturale Arcanto, Casa Circondariale di Bologna, Emilia Romagna Teatro Fondazione per la residenza a Villa Pini, Teatro Duse di Bologna, CEFAL Emilia Romagna Società Cooperativa, Visual Lab, IRESS Soc. Coop Istituto Regionale Emiliano-Romagnolo per i Servizi sociali e Sanitari, la Ricerca applicata e la Formazione, Associazione Culturale Kilowatt, Associazione di volontariato L’Aliante, Associazione di volontariato SOKOS, Istituto dei ciechi Francesco Cavazza ONLUS di Bologna, Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti, Sezione provinciale di Bologna, Ginger, ASTER, Polisportiva Villaggio del Fanciullo – Società Sportiva Dilettantistica a R.L. E con le Scuole: IC Molinella (BO) Scuola secondaria di primo grado, Liceo Giordano Bruno di Budrio (BO), IC Decima – Persiceto (BO), F. Mezzacasa, scuola secondaria.
E con il contributo della Regione Emilia-Romagna, Assessorato Cultura, Politiche Giovanili e Politiche per la Legalità e con il patrocinio del Quartiere Navile e del Quartiere Santo Stefano di Bologna.
Sostiene l’azione formativa la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.