Per la rassegna teatrale 2018: Emozioni? Terzo teatro, quarto, quinto o sesto: basta che nasca da emozioni, una pratica difficile ma necessaria.
5 marzo ore 21
Pippo Delbono in “Racconti di giugno” al Teatro Ridotto
Uno spettacolo scritto sulla pelle che ripercorre esperienze, incontri e le lotte tra la vita e il teatro
Uno spettacolo scritto sulla pelle. Quella di un uomo geniale e carismatico, che si racconta, chiedendo al pubblico di lasciarsi trascinare nel fiume del suo rapimento, con furore, con rabbia, con allegria. Non s’infila in un abitino ben confezionato ma in scena esibisce la sua “nudità”, usa come sipario il suo sguardo “illimitato”, la sua fisicità imponente e avvolgente. Apre l’album della sua vita: straordinaria, coraggiosa, tenera, moderno ritratto di una generazione smarrita, favola dai passaggi noir, inno salvifico all’arte, alla libertà, al teatro come redenzione.
Delbono cattura, travolge, ipnotizza, facendo partecipare alle intermittenze del suo cuore, le sue doppiezze, il labirinto delle sue paure, giù, giù fino in fondo, pulsante come il sangue. Nelle viscere, nel midollo, nel luogo più buio dell’anima, tempestoso e carezzevole. Annoda i fili della sua esistenza, mettendo in circolo stretto e sorprendente: linguaggio e corpo, parole, stralci dei suoi spettacoli, reminiscenze, coincidenze, sulle note struggenti di Vivaldi, Joplin, Waits. Con gestualità estrema e dolce, con toni che passano dal sussurrato, all’affannoso, per culminare nel tuono della voce che squassa lo spirito. Scompare e riappare lungo il binario della sua vita, vi si aggrappa, fugge, per ritornare più forte, per gridare quanto la ama.
Delbono si è dedicato allo studio dei principi del teatro orientale che ha approfondito nei diversi soggiorni in India, Cina, Bali, dove fulcro centrale è un lavoro minuzioso e rigoroso dell’attore sul corpo e la voce. Narratore generoso e precisissimo nella tecnica, attore talentuoso e senza eguali.
Ogni movimento dei suoi occhi, ogni gesto, colpisce e lascia il segno, atleta del cuore, poeta della libertà. Ha fatto tappa in più di cinquanta paesi al mondo, rappresentando un caso unico nella storia del teatro italiano.
Posto unico €15
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