Palazzo d’Accursio, Bologna
28 gennaio – 18 marzo 2018
inaugurazione: 27 gennaio, ore 17.30
Luigi Busi. L’eleganza del vero 1837-1884 a cura di Stella Ingino. Mostra promossa dall’Associazione Bologna per le Arti
L’artista Luigi Busi è il protagonista della quattordicesima mostra retrospettiva promossa
da Bologna per le Arti, associazione culturale da anni impegnata nel percorso di riscoperta e
valorizzazione della pittura bolognese tra Ottocento e Novecento.
Si tratta della prima grande esposizione monografica dedicata al pittore nella sua città natale, che accoglierà circa quaranta opere di provenienza sia pubblica che privata
affiancate dai dipinti dei maestri che hanno segnato la sua formazione e degli artisti
contemporanei che ne hanno influenzato l’iter creativo.
La mostra è curata da Stella Ingino e inaugurerà sabato 27 gennaio 2018 alle ore 17.30
presso la Sala Ercole di Palazzo d’Accursio a Bologna.
Per l’occasione sarà pubblicato anche
un ampio catalogo dedicato alla variegata produzione dell’artista, corredato da testi critici di
Stella Ingino, Ornella Chillè, Alessio Costarelli e Ilaria Chia.
L’arte di Luigi Busi trova la sua dimensione nel realismo ottocentesco, spaziando dalle opere
di carattere storico a scene di vita borghese, con una predilezione verso temi familiari resi con
vibrante sensibilità che gli garantirono ben presto l’ammirazione del pubblico. La morte
prematura, avvenuta all’età di soli 47 anni, stroncò una brillante carriera caratterizzata da un
grande successo che gli valse numerosi riconoscimenti ufficiali come la nomina di Socio
Onorario presso l’Accademia di Belle Arti di Milano, di Bologna e di Perugia, oltre al titolo di
Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia.
Luigi Busi si forma al Collegio Artistico Venturoli a Bologna, ottenendo fin dai primi anni di
studio premi e menzioni. Nel 1858, dopo aver vinto il Pensionato Angiolini, si trasferisce a
Roma dove entra in contatto con le novità della pittura storica in direzione realista portate
avanti da Altamura, Morelli e Ussi.
Negli anni Sessanta ottiene importanti commissioni pubbliche a Bologna occupandosi, in
collaborazione con Luigi Samoggia, della decorazione del Teatro Comunale e della Sala Rossa
in Palazzo d’Accursio. Nel 1867 è selezionato per l’Esposizione Universale di Parigi e
raggiunge l’apice della fama con la premiazione all’Esposizione Nazionale tenuta a Parma nel
1870 e con l’Esposizione Universale di Vienna nel 1873.
Nel 1871 dipinge tre grandi tele per il «Salone del Risorgimento» del marchese Pizzardi e nel
1873 la pala Il martirio dei Santi Vitale e Agricola per l’altare maggiore dell’omonima chiesa
bolognese. Altre opere di soggetto religioso sono nella cappella di Villa Hercolani Belpoggio a
Bologna e nel Santuario della Madonna del Piratello, nei pressi di Imola.
Tra le decorazioni parietali si annoverano inoltre i suoi interventi nel Palazzo della Banca
d’Italia a Firenze, in due palazzi privati a Imola e nella Sala degli Etruschi nel Museo Civico
Archeologico di Bologna.
Tra le opere esposte in mostra si potranno ammirare: Torquato Tasso e il cardinale Cinzio
Aldobrandini nel convento di sant’Onofrio a Roma e La confessione di Isabella Orsini a Paolo
Giordano della Pinacoteca Nazionale di Bologma; Cristoforo Colombo della Regione Emilia
Romagna; Ritratto di Cavour e Minghetti e il dipinto del pittore Antonio Puccinelli Carlo
Alberto a Oporto del Museo del Risorgimento; Luigi Nicolò de' Lapi prima del supplizio delle
Collezioni d'arte della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna; Via degli Orefici della
Collezione BNL Gruppo BNP Paribas di Roma; Giuseppe Busi del Museo Internazionale e
Biblioteca della Musica di Bologna e numerose opere, tra dipinti e disegni, provenienti dalla
Fondazione Collegio Artistico Venturoli (Le ultime ore del Doge Foscari; Autoritratto; San
Sebastiano; Monaco; Studio di paesaggio; Veduta di chiostro; Scena biblica; Ritratto di Clemente
IX; Ritratto amministratore conte Agostino Salina; Figura femminile con tamburello; Testa di
uomo) oltre alle opere di collezione privata come l’inedito Ritratto della famiglia Hercolani o i
celeberrimi Gioie materne e Conseguenze di un matrimonio celebrato col solo rito religioso.
La mostra ha ottenuto il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di
Bologna e dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Nel corso dell’esposizione, e precisamente tra febbraio e marzo 2018, si terrà l’ottava edizione
dei “Dialoghi Culturali a Palazzo d’Accursio”, un ciclo di conferenze sull’arte e le sue
declinazioni tenute da studiosi e personalità del panorama culturale della città. Gli
appuntamenti si terranno presso la Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 28 gennaio al 18 marzo 2018 e si potrà visitare
gratuitamente martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.30 e
venerdì dalle 15.00 alle 18.30 (lunedì chiuso).
Bologna per le Arti è un’associazione culturale senza scopo di lucro nata nel 1999 per fornire
un servizio diretto alla conoscenza e alla divulgazione delle arti figurative con specifico
riferimento ai periodi dell’Ottocento e del Novecento. A tal fine, l’associazione si propone di
organizzare mostre, conferenze e pubblicazioni finalizzate alla valorizzazione della tradizione
artistico-culturale del territorio bolognese. Bologna per le Arti realizza i propri progetti
collaborando con enti, associazioni e istituzioni di natura pubblica e privata. Dal 2010 realizza
le proprie mostre annuali (circa 250mila visitatori) presso Palazzo d’Accursio in
collaborazione con il Comune di Bologna, sempre corredate dal ciclo di incontri «Dialoghi Culturali a Palazzo d’Accursio» grazie alla partecipazione dei maggiori professionisti della
cultura in città e nel Paese. Dopo l’incredibile successo di pubblico delle mostre su Alfredo
Protti, Flavio Bertelli e Carlo Corsi, e dopo esser stata onorata della Medaglia dal Presidente
della Repubblica per le mostre “Mario di Maria (Marius Pictor). Il pittore delle lune” e
“Giovanni Romagnoli. L’eterna giovinezza del colore” l’Associazione prosegue la sua attività
promuovendo la quattordicesima retrospettiva che quest’anno sarà dedicata al pittore Luigi
Busi (Bologna, 1837-1884).
Per info:
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