Celabra il Giorno della Memoria la performance itinerante interpretata da Andrea Argentieri
La performance intitolata “Se questo è Levi”, curata da Luigi De Angelis e interpretata da Andrea Argentieri indaga, sulla base dei documenti audio e video delle teche Rai, tre differenti opere di Levi, in tre diversi luoghi dell’asse Zamboni:
Se questo è un uomo
presso abitazione privata, via G.B. De Rolandis, 1
ore 17.17 (al tramonto), prima replica, durata circa 35 minuti
ore 18, seconda replica, durata circa 35 minuti
Il sistema periodico
Aula Magna Dipartimento di Chimica “G. Ciamician”, via Francesco Selmi, 2
ore 19, durata circa 45 minuti
I sommersi e i salvati
Sala del Consiglio Palazzo Malvezzi, via Zamboni, 13
ore 20.15 | durata circa 40 minuti
L’ingresso agli spettacoli è gratuito, con prenotazione obbligatoria sul sito: www.laviazamboni.it
Se questo è Levi
con Andrea Argentieri
performance/reading itinerante a cura di Luigi De Angelis/Fanny & Alexander
A partire dai documenti audio e video delle teche Rai, Andrea Argentieri veste i panni dello scrittore Primo Levi, assumendone la voce, le gestualità, le posture, i toni, i discorsi in prima persona. E’ un’incontro a tu per tu, in cui lo scrittore, a partire dal vincolo di verità che lo ha ispirato nelle sue opere, testimonia la sua esperienza nei lager con una tecnica di testimonianza lucidissima, di scrematura della memoria, con la trasparenza di uno sguardo capace di esprimere l’indicibile a partire dal perimetro apparentemente sereno della ragione.
Sono stati individuati tre luoghi simbolici di Bologna, intorno all’asse di via Zamboni, in cui incontrare lo scrittore: uno studio di lavoro in un’abitazione privata (via G.B.De Rolandis), l’aula magna dell’Università di chimica Ciamician (via Selmi), la sala del consiglio di Palazzo Malvezzi (via Zamboni). Ognuno di questi tre luoghi esprime una domanda diversa in relazione a tre differenti opere di Levi: Se questo è un uomo, Il sistema periodico, I sommersi e i salvati. Il rapporto più intimo tra Levi e la scrittura, la necessità vitale della testimonianza, il rapporto col padre e la famiglia, la sua appartenenza alla cultura ebraica; la relazione di una vita tra chimica e scrittura, la dignità del lavoro e la funzione comunitaria della letteratura, la necessità pubblica di un racconto che possegga la trasparenza scientifica di un processo chimico; il tema del giudizio, l’interrogazione sulla necessità della sospensione dell’odio a favore di una curiosità analitica entomologica.
Grazie alla tecnica del remote acting, dell’eterodirezione, Andrea Argentieri compone un ritratto dello scrittore che si basa sulla vertigine di una domanda: quanto questa testimonianza è ancora urticante e capace di parlarci tramite la sensibilità di un attore che si lascia attraversare dai materiali originali a noi rimasti di quello scrittore? Può l’epifania di una voce, di un corpo-anima, imprimendosi nel corpo di un attore molto più giovane del modello-impronta che persegue, far sgorgare in maniera ancora più cogente la potenza e la necessità della sua testimonianza?
“Se Questo è Levi” è un ritratto d’attore. E’ il tentativo di concretizzare l’esperienza del resoconto, a tu per tu con lo scrittore.
Fanny & Alexander è una bottega d’arte fondata a Ravenna nel 1992 da Luigi De Angelis e Chiara Lagani, cui si aggiunge nel 1997 l’attore Marco Cavalcoli. Nel corso dei 25 anni di attività, ha prodotto spettacoli teatrali, progetti video e cinematografici, installazioni, azioni performative, mostre fotografiche, pubblicazioni, convegni e seminari di studi, festival e rassegne. Dal 2001 gestisce lo spazio di produzione, prove e laboratorio scenografico denominato Ardis Hall e dal 2009 gestisce – in convenzione con il Comune di Ravenna e in collaborazione con l’Associazione Almagià – la struttura culturale denominata Artificerie Almagià.
Nell’ambito del lavoro ultraventennale, Fanny & Alexander ha ricevuto importanti riconoscimenti tra cui: Premio Giuseppe Bartolucci 1997, Premio Coppola Prati 1997, Premio speciale Ubu 2000, Premio di Produzione TTV 2002, Premio Lo Straniero 2002, Premio Speciale 36mo Festival BITEF di Belgrado 2002, Premio Sfera Opera di Ricerca Cortopotere Anno Tre 2003, Premio Speciale Ubu 2005, Premio dello Spettatore 2010/11 Teatri di Vita. Nel settembre 2017 la drammaturga Chiara Lagani ha vinto il Premio Speciale per l’innovazione drammaturgica, assegnato come novità nell’ambito del Premio Riccione.