Due proiezioni al Cinema Lumière e un incontro al MAMbo
nell’ambito di Archivio Aperto 2017 a cura di Home Movies
domenica 3 dicembre – ore 18:00 – Cinema Lumière (BO)
sabato 2 dicembre – ore 16:00 – MAMbo(BO)
Dopo il debutto in anteprima assoluta al 13°Biografilm Festival I’m in love with my car, l’ultima fatica cinematografica dei bolognesi Michele Mellara e Alessandro Rossi, torna a Bologna con due proiezioni al Cinema Lumière, mercoledì 29 novembre (ore 21.30) e domenica 3 dicembre (ore 18), e un incontro al MAMbo, sabato 2 dicembre (ore 16) dal titolo Paesaggi in movimento. I tre appuntamenti sono organizzati nell’ambito di Archivio Aperto 2017 a cura di Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia.
Le proiezioni al Lumière si svolgeranno alla presenza degli autori che dialogheranno con il pubblico insieme al massmediologo Roberto Grandi il 29 dicembre, e con il critico e storico del cinema Giacomo Manzoli, il 3 dicembre.
Prodotto da Mammut Film con il supporto di Film Commission Torino Piemonte e in collaborazione con Regione Emilia-Romagna Film Fund, I’m in love with my car è un viaggio alla scoperta del mito dell’automobile e dell’amore-odio che, per più di un secolo, ha caratterizzato il rapporto che l’uomo ha avuto e continua ad avere con l’auto.
La macchina ha cambiato il nostro modo di percepire noi stessi e il mondo. Mellara e Rossi si addentrano all’interno di questa rivoluzione culturale e fisica con I’m in love with my car, documentario diviso in cinque capitoli, uno per ognuno dei sensi. Il film sottolinea i pericoli che l’automobile comporta per il corpo umano, dai problemi respiratori a quelli cardiovascolari. A questa visione oscura fa da contrappunto la fantasia incantata e immaginifica dei bambini di una terza elementare di Bologna.
I’m in love with my car riesce a cogliere l’universale della tecnologia insieme ai problemi intimi e personali di ogni essere umano, utilizzando contemporaneamente filmati d’archivio e interviste a esperti quali Chris Bangle e Andreas Zapatinas per il design, tre ricercatori dell’ ISFTTAR – Michel Berengier, Judicael Picaut, Arnaud Caen – per lo studio dell’urbanistica, e il pilota Dindo Capello per le sinfonie di motori; e seguendo silenziosamente le storie originali di semplici persone comuni.
Dopo il Biografilm Festival, il documentario é stato presentato a Detour Festival (PD), a Cinema e Mobilità (PE) e sarà proiettato in un tour del 2018 che comprende varie città italiane, tra cui Roma, Torino, Alessandria, Asti, Trieste, Udine, Gorizia, Pordenone, Parma, Treviso, Milano, Trento.
Michele Mellara e Alessandro Rossi, eclettici registi che spaziano dal teatro al documentario, collaborano stabilmente da oltre quindici anni. Nel loro percorso artistico hanno avuto modo di lavorare con vari scrittori, tra cui Loriano Macchiavelli, Ermanno Cavazzoni, Paolo Nori ed Emidio Clementi. Autori anche per opere altrui, non hanno disdegnato di scrivere per la televisione (La Squadra, per Rai3). Il loro ultimo lavoro, il cortometraggio L’Incontro dopo aver debuttato alla 74ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ed essere stato trasmesso su Rai1, si è appena giudicato il premio come miglior film nella categoria MOVIES, alla 7a edizione del Matera Sport Film Festival, la rassegna interamente dedicata al connubio tra la settima arte e lo sport.
I’m in love with my car è distribuito per l’Italia da Mammut Film e per l’estero da First Hand Film.
Sinossi
L’automobile ha segnato più di un secolo di storia umana. Il diffondersi dell’automobile ha cambiato il modo di vivere, di nutrirsi, di muoversi, di immaginare, delle società. L’automobile più di ogni altro oggetto ha modificato antropologicamente l’essere umano, ha cambiato la sua percezione del mondo. Attraverso i Cinque Sensi noi entriamo in contatto con gli oggetti e la realtà che ci circonda. Udito, olfatto, tatto, vista, gusto non sono soltanto la risposta biologica a delle necessità fisiologiche degli uomini, sono l’essenza di ogni individuo. I cinque sensi si sono ridefiniti, plasmati su quanto le automobili ci hanno imposto, sono stati trasformati. L’uomo che si è modificato per adattarsi all’autovettura, presto dovrà nuovamente mutare. Il modello sociale fondato sulla macchina è profondamente in crisi. Inquinamento, crisi economica, aumento dei costi dei carburanti, danni alla salute e affermazione di nuovi modelli di sostenibilità urbana basati su localismo e condivisione, stanno accelerando questo processo di trasformazione sociale. Sarà un cambiamento complicato e di vastissima portata. Occorrerà infatti ripensare interamente al modo di muoversi, di viaggiare e quindi di vivere.