Professioni del futuro, trend del momento e relazione tra turismo e web-marketing. Queste le domande poste a Cosmano Lombardo, fondatore del Web Marketing Festival che quest’anno si terrà a Rimini, dal 23 al 24 giugno e di cui Bologna da Vivere è media partner.
Dal tuo punto di vista, quale sarà l’impatto della trasformazione digitale sulle professioni del futuro e quali saranno le professioni del futuro?
La trasformazione digitale non solo sta cambiando le professioni agendo sulla tipologia di lavoro ma ha rivoluzionato anche il modo di lavorare e il modello di business dell’azienda; stanno cambiando le competenze e il modo di concepire il lavoro in team.
In merito a quali saranno le professioni del futuro, ci sono punti interrogativi molto forti. Si sta delineando uno scenario in continua evoluzione che metterà gli individui nella condizione di aggiornarsi costantemente. Nei prossimi dieci anni, chi fa oggi il Social Media Manager, è impossibile che si trovi a fare lo stesso mestiere. La difficoltà sarà nell’ individuare i propri punti di forza su cui investire continuamente. Saranno, invece, presenti gli esperti di business analytics, più di chi fa web analytics, e saranno due professionalità che si intrecceranno in una figura che definirei business intelligence. Continuerà, invece, ad affermarsi la figura del project manager che si rafforzerà e sarà sempre più manageriale. Diciamo che, in un contesto di lavoro liquido, le figure di coordinamento e di raccordo faranno la differenza.
Quali sono i trend nel mondo del web marketing in questo momento?
Sicuramente la parte relativa ai video che stanno spopolando; un trend iniziato da tempo ma in continuo sviluppo, quindi, nei prossimi anni, la comunicazione passerà sicuramente da lì. Poi ci sono i chabot, un software di intelligenza artificiale in grado di avere una conversazione con l’utente, su cui io sono un po’ diffidente, ma è un trend che sta andando molto. C’è anche la parte di programmatic, presente tra le novità formative del WMF di quest’anno con una sala dedicata. Si tratta di un sistema di advertising per l’acquisto di spazi pubblicitari completamente computerizzato, un sistema su cui le aziende si stanno concentrando moltissimo.
Uno degli interessi di Bologna da Vivere è comprendere le dinamiche delle interazioni tra il turismo e web marketing, qual è il tuo punto di vista in merito?
Premetto che al WMF ci sarà un’intera sala dedicata al marketing turistico e molti saranno i relatori che interverranno.
Il turismo oggi passa necessariamente dal digitale. Ormai chiunque pianifica le proprie vacanze attraverso le informazioni che reperisce dalla Rete. Il problema serio è sulle strutture ricettive, molte di loro non hanno ancora capito le potenzialità del digitale. I gestori dovrebbero utilizzare il web marketing partendo dall’analisi delle esigenze dei loro clienti, mentre attualmente si limitano alla promozione attraverso i portali e i loro siti web. Anche noi formatori dovremmo intensificare la formazione, anche gratuita.
Il passo definitivo per il rilancio del turismo italiano sarà possibile solo attraverso un intreccio tra il mondo istituzionale – coloro che hanno la gestione del territorio – le strutture ricettive e il target; i diversi interlocutori dovrebbero fare un lavoro integrato per rilanciare in modo più efficace e competitivo il settore. Anche in questo campo i video potrebbero essere uno strumento molto efficace e di maggior valore rispetto ad una recensione scritta.
Intervista raccolta da Barbara Mancini