Penultima serata della rassegna di Parolemusica, giovedì 30 marzoalle 21.00, presso la Casa della Cultura e della Memoria a Marzabotto, una serata all’insegna questa volta di immagini e musica, alla scoperta delle tradizioni del Voodoo.
Iago Corazza, fotografo e giornalista, presenta ISegreti del Voodoo, il suo lavoro che esplora attraverso un reportage giornalistico, l’esoterismo e la religione in Benin-Togo (Ghana). A seguire il concerto di KalifaKonè, uno dei più importanti musicisti maliani del panorama musicale internazionale che vanta numerose collaborazioni con Babà Sissoko e Salif Keita.Konè, che ci porterà con alcuni dei suoi strumenti, balafon, kamale n’goni e percussioni, ancora una volta in un mondo lontano.
Quest’anno il tema portanteè il viaggio che ci accompagna attraverso musica, parole e immagini fra affascinanti racconti personali, riti di popoli lontani, narrazioni di terre sconosciute, storie di grandi migrazioni e tradizioni del nostro territorio.
Parolemusicafa parte del festival Crinali, unico grande contenitore per raccontare il territorio e la montagna attraverso diverse rassegne di musica, arte e cultura e, come le altre, si avvale della Direzione artistica di Claudio Carboni e Carlo Maver e della direzione tecnica di Marco Tamarri.
Parolemusica èorganizzata dall’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese, in collaborazione con i Comuni di Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Marzabotto, Monzuno, Vergato e con Distretti Culturali–Città Metropolitana di Bologna, oltre al Comune di Grizzana Morandi, Fondazione Carisbo e Pro loco di Riola per l’appuntamento della Rocchetta Mattei.
L’appuntamento di giovedì ci porterà in un mondo sconosciuto che, grazie alla chiusura verso chiunque non abbia le proprie radici in questa terra, ha mantenuto e difeso le procedure e le conoscenze specifiche di questa religione, trasferendole solo oralmente dai propri sacerdoti ai loro adepti.
In questi luoghi il sangue scorre quotidianamente e la conoscenza degli ingredienti magici si rivela indispensabile per donare la vita e la morte. In questa simbologia animista, i semi della pianta-uomo vanno annaffiati per poter fare il lungo percorso della nascita che durerà 10 mesi. Il sangue, quindi, è il sacro liquido che li alimenta.
La parola “Vodoun” in lingua Ewe significa “spirito”. Questo culto si è sviluppato in culture prive dell’uso della scrittura, completamente fondate sulla tradizione orale. Per questo motivo in questi luoghi la parola riveste una fondamentale importanza ed è dotata di straordinari poteri.
Esistono di fatto più di 600 divinitàVodoun, e ad ognuno di questi dei è riservato un settore specifico come ad esempio la terra, il cielo, l’acqua, l’atmosfera e la guerra. I Vodoun tradizionali custodiscono il loro potere in una profonda buca scavata nel terreno, dove sono contenuti gli ingredienti magici che celano il vero potere del dio.
I prossimi appuntamenti
29 aprile ore 21.00
“Azalai:1500 km attraverso il deserto del Sahara” di Carlo Maver
Anteprima della presentazione del libro. Marzabotto, Casa della cultura e della memoria Carlo Maver (musiche)
Fabio Mina (flauti, duduk, effetti)
Tutti gli eventi avranno un biglietto simbolico di 5€ con riduzioni a 3€ per studenti e over 65
Per informazioni: Unione dei Comuni Appennino bolognese, mob. 340.1841931; Castel di Casio, mob. 335.7659614; Castiglione dei Pepoli, Tel. 0534.801635; Marzabotto, Tel. 051.932907; Vado / Monzuno, Tel. 051.6778405; Vergato, Tel. 051.910559, mob. 334 1152800.