Mini-Guida a cura di Gabriele Orsi
E’ il weekend dell’arte contemporanea quello che si preannuncia a Bologna dal 26 al 29 gennaio, un weekend lungo ma fitto di impegni dato che sotto le Due Torri si svolgeranno pressoché in contemporanea – se si eccettua per le fasce orarie – le due maggiori manifestazioni di settore a livello nazionale, c’est à dire Arte Fiera, la storica rassegna giunta alla 41esima edizione che quest’anno avrà per direttore artistico Angela Vettese e che, tramite il cartellone off di Art City, popolerà di eventi “in chiave” l’intero centro cittadino, e SetUp, l’evento più di nicchia, che da cinque anni propone con successo le realtà emergenti del circuito indipendente nei locali dell’Autostazione.
4 giorni d’arte a Bologna: dove dormire
Una quattro giorni che richiamerà certamente un folto pubblico anche e soprattutto da fuori città, pubblico che andrà ineluttabilmente a riempire – si spera – stanze d’albergo e tavoli di ristorante. Una buona soluzione di alloggio per chi ama il design contemporaneo è l’Hotel I Portici (via Indipendenza 69), centralissimo quattro stelle lusso dove le vestigia dello stile liberty si sposano mirabilmente con l’architettura più moderna e dove un ristorante stellato Michelin appagherà senza problemi i piaceri della gola. Per coloro che desiderassero una soluzione più libera da vincoli Funtanir Rooms (via Riva di Reno 47) è un affittacamere che propone location di design dotate di ogni comfort mentre l’Hotel Rossini (via dei Bibiena 11), fondato nel 1936, è un piccolo e tranquillo albergo nel cuore della movida della zona universitaria.
L’appetito vien guardando: dove mangiare a mezzogiorno
Ma fare il pieno di arte e design mette sicuramente anche appetito: per lo spuntino di mezzogiorno si può fare la scorta da L’Asporto (via Guglielmo Oberdan 6), moderno take away che offre crescentine fritte, lasagne, crema fritta, polpette fatte col ripieno dei tortellini e polenta fritta. In alternativa vi potrete addentrare nel Mercato delle Erbe (via Ugo Bassi 25) e scoprire una delle tante soluzioni di ristorazione che si trovano nelle anse laterali: Altro?, interessante locale multitasking buono per qualsiasi ora della giornata, dalla colazione al pranzo, dall’aperitivo alla cena, Banco 32, fish-restaurant gomito a gomito con una pescheria (tanto per avere materia prima fresca), la pizzeria gourmet Mozzabella o Polpette & Crescentine, che oltre ai due piatti “insegna” del locale offre corpose porzioni di pasta fresca e incredibili tortellini fritti. A qualche isolato di distanza, in via Riva Reno 47, trovate anche il Funtanìr, questa volta il ristorante, locale in stile industriale nord europeo, dove potete fermarvi a pranzo e cena e ordinare dall’insalata alla zuppa, dal tagliere di salumi alla carne in botte.
Tè e pasticcini
Chi volesse concedersi una tazza di tè con dei pasticcini o una fetta di torta nella pausa pomeridiana potrà approcciarsi alla Pasticceria La Borbonica (via Riva di Reno 110), coloro che invece salteranno subito all’aperitivo potranno scegliere tra l’Ex-Forno MAMBo (via Don Giovanni Minzoni 14/e), magari dopo una visita alle collezioni del museo, e la scenografica vista su piazza Maggiore offerta dalla recente apertura di Signorvino (piazza Maggiore 1).
A cena tra vegan tortellini e sushi
Qualche suggerimento, infine, per l’ora di cena: tradizione bolognese – tagliatelle, tortellini e lasagne – in un ambiente moderno e di design si trovano al Vicolo Colombina (vicolo Colombina 5), rimesso a nuovo e gestito dal grandissimo Max Poggi, oppure da Oltre (via Augusto Majani 1), arredato da Jacopo Pozzati, figlio talentuoso del celeberrimo Concetto. I vegetariani e i vegani invece avranno l’imbarazzo della scelta tra Botanica Lab (via Battibecco 4/c), centralissimo locale vegano “plant lab” creato da Anna Artesiani, allieva del guru crudista Matt Kenney, oppure alle serre dei Giardini Margherita, Vetro (via Castiglione 134), l’originale locale con i piatti dello chef naturalista Simone Salvini. Pizza di buon livello e con buone materie prime in un ambiente dedicato agli amanti dei motori al Ducati Scrambler Food Factory (via Stalingrado 27/6) e, punto finale, per gli amanti della cucina orientale imperdibile un salto da Yuzuya (via Niccolò Dall’Arca 1/i-l): non il solito sushi bar o ristorante fusion, ma un locale gestito da giapponesi autentici dove gustare piatti della cucina tradizionale nipponica, alcuni anche misconosciuti, come se si fosse ospiti in una casa privata a Osaka. Se infine vorrete prolungare le vostre notti a piacimento, potete contare su P-Art-Y, il nuovo format del Gruppo Sangermano: nel cinquecentesco Palazzo Bernaroli (piazza Marco Minghetti 1), accanto alla mostra d’arte contemporanea curata da Vittoria Coen (visitabile fino alle 19) si susseguiranno drink experience a base di Champagne Laurent-Perrier o in compagnia di noti barman milanesi e live music o Dj set fino a tarda ora.