Libera Bologna e Libera Informazione organizzano a Bologna una rassegna di
tre giorni (1 – 3 dicembre) fra
incontri con le scuole, presentazioni di libri, ospiti ed eventi
5000 tesserati, 400 classi incontrate per circa 10.000 studenti e
studentesse coinvolte, oltre 1000 iniziative realizzate: sono i numeri di
Libera Bologna che quest’anno festeggia i suoi primi 10 anni di impegno sul
territorio e lo fa in maniera speciale. Da giovedì 1 a sabato 3 dicembre
insieme a Libera Informazione è stata organizzata la prima edizione di Fili
– Festival dell’informazione libera e dell’impegno: tre giorni di
confronti, incontri con le scuole, presentazioni di libri, ospiti ed eventi
fra cui una speciale cena di raccolta fondi a sostegno delle popolazioni
colpite dal sisma del Centro Italia in programma venerdì 2 dicembre al
Circolo Arci La Fattoria (via Pirandello 6, Bologna) e la festa del
decennale che si svolgerà il 3 dicembre alla Tensostruttura al Parco della
Montagnola fra cibo, musica e racconti.
Il Coordinamento di Libera Bologna è stato costituito formalmente il 29
maggio 2006, undici anni dopo la nascita di Libera nel 1995, con l’obiettivo
si sensibilizzare la cittadinanza in una provincia dove non si parlava
ancora né di infiltrazione né di radicamento mafiose ma dove era già
evidente che fosse un terreno fertile per le mafie, come è stato confermato
dalle indagini e dai dati emersi successivamente. È stata tanta la strada
percorsa sul terreno della legalità in questi anni, in collaborazione con le
istituzioni e le realtà associative del territorio, ma ancora molta ne
rimane. Per il suo decennale Libera Bologna, che in questi anni ha dato vita
a gruppi tematici specifici dalla formazione nelle scuole all’informazione,
dal welfare alla realizzazione di una mappatura dei beni confiscati in città
e in provincia, riunisce tutte queste anime in tre giorni ricchi di
appuntamenti e dibattiti. Fra gli ospiti saranno presenti il magistrato Gian
Carlo Caselli nell’incontro “Un’Italia libera dalle mafie. Il contrasto alla
criminalità organizzata tra storia e attualità” del 1 dicembre alle ore
21.00 alla Sala Tassinari (Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6); il
braccio destro di Don Luigi Ciotti Don Marcello Cozzi autore del libro Ho
incontrato Caino (ed. Melampo, 2016) presentato giovedì 1 dicembre alle
18.30 alla Sala Kelsen, Cirsfid (Via Galliera 3); il giornalista Gianluca
Manca che sabato 3 dicembre alle ore 18.00 da RitmoLento (Via San Carlo
12/A) presenterà il libro La mafia ordina: suicidate Attilio Manca (ed.
Imprimatur, 2016) sull’oscura vicenda della morte del padre; il commissario
dell’Autorità nazionale anticorruzione Michele Corradino che presenterà il
suo ultimo libro È normale…Lo fanno tutti. Storie dal vivo di affaristi,
corrotti e corruttori (ed. Chiarelettere, 2016) venerdì 2 dicembre alle ore
10.00 gli studenti e alle studentesse dell’Istituto Tecnico Crescenzi
Pacinotti e al pubblico alle 18.30 alla Libreria Coop Ambasciatori (Via
degli Orefici 19); Davide Mattiello promotore del progetto di legge 3500
che, nell’incontro di sabato 3 dicembre alle ore 10.30 all’Altro Spazio (Via
Nazario Sauro 24), parlerà degli sviluppi dell’iter legislativo della norma
che offre maggiori chiarezza nella distinzione fra “testimone di giustizia”
e “collaboratore di giustizia”; Enzo Ciconte curatore dell’Atlante delle
Mafie (Ed. Rubettino) che, sabato 3 dicembre alle 15.00 alla Libreria Coop
Ambasciatori (Via Orefici 19), presenterà il IV volume pubblicato a
settembre di quest’anno e dedicato al rapporto tra economia e mafie
nell’incontro “Mafia ed economia: il processo Aemilia e l’impegno di società
e istituzioni” con la presenza anche di Massimo Mezzetti (Assessore alle
politiche per la Legalità Regione Emilia – Romagna), Matteo Lepore
(Assessore all’Economia del Comune di Bologna), Pierluigi Stefanini
(Presidente Gruppo Unipol e Fondazione Unipolis) e del giornalista de La
Repubblica Giuseppe Baldassarro.
IL PROGRAMMA
Gli incontri con le scuole
Libera lega fin dall’inizio della sua storia all’impegno profuso nelle
scuole per la sensibilizzazione, prevenzione ed educazione ai temi della
legalità e della democrazia. Anche per l’anno scolastico 2016/2017, grazie
a Libera Formazione, sono state coinvolte 3 istituti primari, 36 scuole
secondarie di primo grado e 21 di secondo grado, per un totale di 60 classi
e 360 ore di approfondimenti e dibattiti. Non potevano quindi mancare nella
rassegna FILI due incontri riservati agli studenti e alla studentesse: il 1
dicembre alle ore 10.00 al Cinema Odeon, grazie alla collaborazione con
Cinemovel Foudation e Circuito Cinema, i ragazzi e le ragazze degli Istituti
Superiori Laura Bassi, A.B. Sabin e J.M. Keynes saranno coinvolte nella
discussione “Schemi in classe. Il coraggio delle donne” dopo la proiezione
del film Lea di Marco Tullio Giordana ispirato alle vicende di Lea Garofalo,
la donna che si oppose allo strapotere della ‘ndrangheta e per questo fu
uccisa nel 2009. Il secondo appuntamento, in programma il 2 dicembre alle
ore 10.00, si svolgerà all’Istituto Tecnico Crescenzi Pacinotti e vedrà la
presentazione del libro E’ normale lo fanno tutti. Storie dal vivo di
affaristi, corrotti e corruttori (ed. Chiarelettere, 2016) insieme
all’autore Michele Corradino, commissario dell’Autorità nazionale
anticorruzione, che ha raccolto in questa pubblicazione storie grandi e
piccole di corruzione tratte dalla cronache italiana con l’obiettivo di
scovare la matrice originaria del pensiero comune che giustifica e legittima
come normale il dominio della quotidianità del malaffare. L’autore
presenterà il libro al pubblico lo stesso giorno nel pomeriggio alle 18.30
alla Libreria Coop Ambasciatori (via degli Orefici 19) insieme a Morena
Plazzi (sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di
Bologna), Leonardo Ferrante (Responsabile Corruzione Libera Nazionale) e
Antonella Micele (Referente provinciale Avviso Pubblico).
Gli incontri col pubblico
Tre saranno gli incontri rivolti ai cittadini e alle cittadine con
l’obiettivo di coinvolgere tutti gli strati della popolazione alla lotta
alle mafie e per un percorso verso una maggiore giustizia sociale. Il 1
dicembre alle ore 21.00 in Sala Tassinari (Piazza Maggiore 6) il magistrato
Gian Carlo Caselli interverrà nel dibattito “Un’Italia libera dalle mafie.
Il contrasto alla criminalità organizzata tra storia e attualità” insieme a
Giuseppe Amato (Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di
Bologna), Lorenzo Frigerio (Direttore Fondazione Libera Informazione) e alla
Prof.ssa Stefania Pellegrini (docente del corso di “mafia e antimafia”
dell’Università di Bologna). Venerdì 2 dicembre alle ore 15.30 in Sala dello
Zodiaco (Palazzo Malvezzi, via Zamboni 13) si svolgerà il “Focus group sui
beni sequestrati e confiscati: dall’apprensione al rapido utilizzo. Quali
strumenti?” in cui verrà presentata la ricerca nazionale di Libera
BeneItalia: una mappatura dei beni confiscati alle mafie e delle loro
destinazioni d’uso. Un incontro di riflessione e confronto sul tema anche
per raccontare i risultati raggiunti a Bologna e in provincia, evidenziando
i nodi e le contraddizioni da risolvere.
Altro tema caldo è quello relativo al progetto di legge 3500 che mira a
modificare la disciplina in materia di testimoni di giustizia. L’incontro
“Collaboratori o testimoni di giustizia? Tuteliamo la differenza”, in
programma sabato 3 dicembre alle ore 10.30 all’Altro Spazio (via Nazario
Sauro 24), vedrà la presenza del membro della commissione parlamentare
Antimafia e promotore del progetto di legge Davide Mattiello insieme ad Enza
Rando (Ufficio Presidenza Nazionale di Libera).
Oltre all’ultimo libro di Michele Corradino E’ normale lo fanno tutti.
Storie dal vivo di affaristi, corrotti e corruttori (ed. Chiarelettere,
2016) e al IV volume dell’Atlante delle Mafie (ed. Rubettino, 2016) entrambi
presentati alla Libreria Coop Ambasciatori (Via Orefici 19), saranno oggetto
di incontri altre due recenti pubblicazioni editoriali. Giovedì 1 dicembre
alle ore 18.00 nella Sala Kelsen, Cisfid (Via Galliera 3) Don Marcello Cozzi
presenta il suo libro Ho incontrato Caino (ed. Melampo, 2016): sei storie di
pentiti di mafia incontrati dal sacerdote potentino nei carceri di massima
sicurezza e in luoghi segreti, volti di uomini e donne che nascondono stragi
efferate, traffici di armi, droga e rifiuti tossici. Sabato 3 dicembre alle
ore 18.00 da RitmoLento (via san Carlo 12/A) il giornalista Gianluca Manca
presenta il libro La mafia ordina: suicidate Attilio Manca (ed. Imprimatur,
2016) che racconta la storia del padre, Attilio Manca, giovane urologo
siciliano deceduto a Viterbo nel 2004 in circostanze misteriose.
Gli eventi
Due sono gli eventi in programma per il festival FILI. Venerdì 2 dicembre
dalle 20.00 si svolgerà al Circolo Arci La Fattoria (Via Pirandello6) la
cena di autofinanziamento a favore del progetto “La rinascita ha il cuore
giovane” (info http://rinascitacuoregiovane.it/), per contribuire alla
raccolta fondi destinata ad aiutare giovani imprenditori e cooperative delle
zone colpite dal sisma del 24 agosto che hanno subito danni a strutture e
produzioni. Con le risorse che verranno raccolte, grazie al coinvolgimento
del mondo delle cooperative, dell’agricoltura, delle imprese e del Commercio
Equo e Solidale, sarà istituito un fondo per sostenere e promuovere coloro
che devono fare ripartire le proprie attività economiche o vogliono reagire
al dramma del terremoto investendo su nuove iniziative d’impresa nelle aree
colpite. Per la serata del 3 dicembre dalle 20.30 alla Tensostruttura al
Parco della Montagnola (Via Irnerio 2) si svolgeranno i festeggiamenti per i
10 anni di attività di Libera. Sul palco saliranno Il Parto delle nuove
pesanti, lo storico gruppo capace di miscelare la tradizione musicale
italiana con alti contenuti poetici e influenze world music, e due giovani
band bolognesi Il Generatore di Tensione e Foschia.
Libera Bologna 2006 -2016
Il Coordinamento di Libera Bologna è stato costituito formalmente il 29
maggio 2006. Negli anni l’associazione nazionale si è strutturata sempre di
più per raggiungere maggiormente i territori è così nel 2006 è stato
costituito il Coordinamento di Bologna. Nel 2011 sono nati il Presidio
Universitario “I ragazzi della casa dello studente” e il Presidio
Studentesco “Mauro Rostagno”, fondamentali per un lavoro di coinvolgimento
di tutti gli strati della popolazione con uno scopo comune: quello della
lotta alle mafie e di un percorso verso una maggiore giustizia sociale. Per
un lavoro capillare su tutto il territorio provinciale, sono nati diversi
presidi territoriali: il Presidio Terre d’Acqua, che comprende i territori
dei sei comuni di Anzola Emilia, Calderara di Reno, Crevalcore, San Giovanni
in Persiceto, Sant’Agata Bolognese e Sala Bolognese; il Presidio
Centopievese, dedicato a Barbara Rizzo e ai suoi due figli Giuseppe e
Salvatore Asta, morti il 2 aprile 1985 nell’attentato di Pizzolungo; il
Presidio del Circondario Imolese nato all’inizio del 2013 e intitolato ad
Alberto Giacomelli, giudice trapanese ucciso dalla mafia nel 1988; il
Presidio della Valsamoggia. Si sta costituendo inoltre in questi mesi il
presidio che riunisce i territori di San Lazzaro e Ozzano. Con uno sforzo
sempre maggiore per coprire diversi ambiti, Libera Bologna ha formato in
questi anni dei gruppi specifici: Libera Formazione per educare alla
legalità democratica, alla co-responsabilità, alla cittadinanza e alla
giustizia sociale tramite percorsi nelle scuole primarie e secondarie di
primo e secondo grado; Libera Informazione con lo scopo di tenere sempre
monitorato il territorio, con l’aggiornamento sui processi, l’attenzione
alle indagini in corso e lo studio dei dossier sul radicamento delle mafie;
Libera Welfare, per coinvolgere le realtà che operano nel sociale e
sviluppare le campagne lanciate dal nazionale, quali Miseria Ladra, Reddito
di dignità, Movimento dei numeri pari; il gruppo dei Beni Confiscati, con il
compito di mappare i beni di Bologna e provincia e ricostruire la storia di
quel bene, anche tramite la lettura e lo studio delle sentenze, monitorando
i processi, con l’obiettivo concreto di riuscire a far aprire i beni
confiscati in un tour aperto alla cittadinanza; Libera Memoria, che racconta
e valorizza la storia dei familiari delle vittime di mafia del nostro
territorio e non solo