Centro Arti e Scienze Golinelli

Bologna, 10/11/2016 - Golinelli conferenza opificio - opus 2065 Stefano De Grandis/Camera7

Bologna, 10/11/2016 –
Golinelli conferenza opificio – opus 2065
Stefano De Grandis/Camera7

Nuovo spazio espositivo e polifunzionale di Fondazione Golinelli

Bologna – Italia, 2016. Il progetto del nuovo Centro Arti e Scienze Golinelli della Fondazione Golinelli nasce dalla volontà di offrire alla città di Bologna un nuovo spazio pubblico di condivisione e apprendimento, in cui divulgazione scientifica e arte – pilastri portanti nell’opera filantropica di Marino Golinelli – costituiranno il tema fondamentale di esposizioni, mostre, percorsi interattivi e iniziative per il pubblico.

L’arte e la scienza, elementi inscindibili nel percorso conoscitivo di ogni essere umano, rappresentano un connubio che storicamente ha consentito di dare vita alle più significative opere per la civitas: quest’ultima si esprime negli spazi pubblici e – a sua volta – informa di sé questi spazi, che non potrebbero vivere senza e di essa si alimentano.

L’idea del Centro Arti e Scienze Golinelli si sviluppa con l’intenzione di dare corpo e rappresentazione materiale all’evoluzione scientifica e artistica, discipline in perenne divenire, fondanti i loro intenti sulla ricerca e la sperimentazione continua. I percorsi evolutivi di queste discipline sono paragonabili alla storia della Fondazione Golinelli, centro propulsivo di ricerca scientifica e valorizzazione delle dottrine artistiche in costante sviluppo che, per tale ragione, ha deciso di dotarsi di un nuovo spazio in cui ospitare le sue attività e iniziative, uno spazio aperto a tutti.
L’architettura del progetto si configura come il racconto di questa evoluzione, un processo ininterrotto che avanza per parti e compone un tutto che – partendo da una fucina pulsante – si smaterializza nello spazio e lascia vedere gli elementi di cui è formato.

L’edificio, di semplice concezione, è costituito da due elementi leggibili ed essenziali.
Il primo elemento è il “cuore”, padiglione vero e proprio, volume chiuso che ospiterà le attività principali e si caratterizzerà come geometria pura semi-trasparente, riflettente l’intorno nelle ore diurne, luminoso nelle ore notturne. L’altro elemento costitutivo è la “nuvola”, sovrastruttura metallica modulare che avvolge il padiglione, si libra nello spazio e consente ai visitatori di percorrerla e di sostare in alcune sue parti.

Il cuore espositivo è un parallelepipedo a pianta libera di dimensioni 30×20 metri, di altezza pari a 8 metri; un grande spazio di circa 700 metri quadrati, con pavimentazione in cemento trattato, privo di partizioni o rigide organizzazioni planimetriche, e che consentirà la massima flessibilità. La pianta rettangolare libera sarà infatti la cornice nella quale prevedere le più disparate attività che la Fondazione vorrà promuovere: esposizioni, conferenze, mostre, concerti e proiezioni troveranno facile adattamento e potranno via via modificarsi nel tempo, reimmaginandosi, sempre in chiave contemporanea e al passo coi tempi.

Credits

Location: Bologna, Italia
Anno: 2016
Tipologia: Progetto di nuova costruzione
Progettazione Architettonica: Mario Cucinella Architects

Team: Mario Cucinella, Enrico Iascone, Cecilia Patrizi, Giovanni Sanna
Partnership Tecnica: Italcementi Group
Consulenti strutture: Roberto Ballardini
Consulenti impianti: STEP Engineering

Consulenti prevenzione
incendi: Ingegneria del fuoco s.r.l.
Immagini render: Studio Engram