5 nuove aperture al giorno è la media bolognese. Per primavera 2017 grande attesa per la nuova apertura in piazza Ravegnana della succursale della Bottega dei Portici e del Car Restaurant pastasciuttaro in via IV Novembre.
Di Gabriele Orsi english version
Dire che a Bologna in estate i locali di nuova apertura sbocciano come fiori è indubbiamente un luogo comune, peraltro, come tanti altri luoghi comuni, tendenzialmente inesatto: all’ombra delle Due Torri, infatti, luoghi dove poter mangiare e/o bere qualche cosa nuovi o rinnovati spuntano in qualsiasi stagione. Basti pensare che, secondo un recente studio, già a luglio scorso, cioè a metà dell’anno, si contavano in città una media di cinque nuove insegne al giorno, inclusi i bar con tavola fredda, i self service, i kebabbari, le tavole calde e le pizzerie da asporto, cifra impressionante sia pure non corroborata dal corrispondente conteggio delle chiusure precoci o dei cambi di gestione.
I GRANDI NOMI
Ad ogni modo è innegabile che diversi grandi nomi, particolarmente attesi, abbiano profittato dell’inizio della bella stagione per fare il proprio esordio bolognese: ha cominciato a inizio giugno Fourghetti (via Augusto Murri 71), il ristorante che ha segnato il ritorno a casa dello chef mediatico Bruno Barbieri, che ha raccolto recensioni contrastanti da parte degli addetti ai lavori. A ruota è seguita l’apertura di Massimiliano Poggi (via Lame 65-67, Trebbo di Reno), locale eponimo del grande chef caratterizzato da una cucina elegante e raffinata, di ricerca ma con fortissimi legami al territorio: se questa volta non arriva la stella Michelin è segno che c’è qualcosa di insincero nel mondo delle guide. E poi, contestualmente alla riapertura dopo un sapiente restauro del Ristorante Marconi, ha debuttato Mollica (via Porrettana 291, Pontecchio Marconi), metà forno e metà food store dove l’esperienza maturata durante i lavori da Aurora Mazzucchelli con il lievito madre si traduce in strepitose focacce, crescente e pizze. Altri, invece, hanno atteso il ritorno dei bolognesi dalle vacanze per tagliare il nastro: è il caso dell’Osteria Bartolini (piazza Marcello Malpighi 16), succursale petroniana delle celeberrime Osteria del Gran Fritto e Terrazza Bartolini di Milano Marittima, situata sulla rampa per carrozze dell’antico Palazzo Marescotti e che propone, in un ambiente di grande eleganza, piatti di pesce, sovente della tradizione povera, a prezzi più che onesti.
NOVITA’ E NON IN ZONA UNIVERSITARIA: VIA AUGUSTO RIGHI-MOLINE-PETRONI
Ma sarebbe ingeneroso limitare questa lista di new entries della Bologna mangereccia solo ai grossi calibri, perché negli ultimi mesi il proliferare di locali e localini, più o meno interessanti, è stato veramente endemico: curiosamente molte di queste novità si trovano sull’asse costituito da via Righi, via delle Moline e via Petroni, a cavallo della zona universitaria, segno che il trend recente punta alla creazione di locali non particolarmente dispendiosi per un pubblico giovane, esigente, ma non attaccato in maniera maniacale a dettagli e caratteristiche così importanti, invece, per i gourmet nostrani. Ecco quindi che sul luogo dell’ex-pizzeria Victoria ha aperto Wineoox Room (via Augusto Righi 11), enoteca con cucina e rivendita, al posto del fu Swine Bar ora tiene banco Il Piatto Rotto (via Augusto Righi 24), trattoria e vineria gourmet che alterna specialità bolognesi classiche o un filo rivisitate, piatti di pesce e vegetariani, e nei locali di quella che una volta era la Sartoria D. Cuzzocrea adesso c’è Dal Sarto (via Augusto Righi 12), piccolo ed elegante caffè per aperitivi. Dello stesso genere anche la vicina Drogheria (via Augusto Righi 28), mentre l’attigua Taverna di Zizì (via Augusto Righi 32) propone vini sfusi e in bottiglia in degustazione e da asporto, incluso, come recita testualmente il cartello, un “Prosecco Doc di Argelato” (sic!) a 1,50 euro il calice. Conegliano, Asolo e Valdobbiadene, ovviamente ringraziano. Proseguendo sul medesimo asse si possono incontrare il Va Mo Là (via delle Moline 3), osteria con cucina tradizionale bolognese e pasta fresca fatta in casa, il Wok Around (via delle Moline 10) ristorante asian fusion dall’atmosfera contemporanea, l’Emporio 1920 (via de’ Castagnoli 2), elegante caffè con piatti caldi e freddi per la pausa pranzo, UniVerso Vegan (largo Ottorino Respighi 6) con le sue specialità vegan, Peterland (largo Ottorino Respighi 4), tempio del take away di ogni genere con l’annesso Masterchips e le sue patatine fritte originali olandesi, il sandwich caffè ITIT (largo Ottorino Respighi 2) dall’atmosfera cosmopolita e la Gazzetta (via Luigi Zamboni 26), caffè, bottega, prosciutteria, american pub e restaurant di impronta chiaramente studentesca. E ancora la piadineria Lacquanuova (via Giuseppe Petroni 32/c), il Mediterraneo Bistrot (via Giuseppe Petroni 32/a), strana commistione tra una pizzeria da asporto e un cocktail bar, Parsit – Specialità dal Mondo (via Giuseppe Petroni 19), dove convivono sotto lo stesso tetto la nostrana porchetta di Ariccia, l’islamico kebab e l’ebraico pastrami, e l’eclettico Panino in Sartoria (via Giuseppe Petroni 1), piccola nicchia dal soffitto affrescato e dagli arredi ricercati che offre un’enorme varietà di panini gourmet, mentre di recentissima apertura è Barimbò (via Giuseppe Petroni 27), specializzato in street food rigorosamente barese.
CENTRO CITTA’
Spostandosi di qualche metro, tornando in direzione del centro città, non mancano indirizzi d’interesse: il primo è Wood (via San Vitale 26), gastrobar dall’atmosfera calda e informale, con forte presenza di legno, e un’offerta di insalate, sandwich, primi e secondi piatti nonché tapas da aperitivo. Poi La Balotta (via San Vitale 7), piccolo bistrot con piatti vegani e vegetariani e taglieri di salumi di nicchia per i carnivori sorto dove un tempo c’era la sala da tè Il Giardino delle Camelie. E ancora L’Arco degli Albari (via degli Albari 2), minuscola enoteca sotto l’eponimo voltone che ha in carta una bella selezione di vini da abbinare a salumi e formaggi sceltissimi sotto un soffitto medievale, La Tumpulata (via Santa Margherita 1), tempio dello street food e del fast food Made in Sicilia, e il Banco del Vino (via Goito 3), enoteca di frontiera, come si autodefinisce, che ha di recente trasferito pizze e bottiglie in una nuova sede dallo stile essenziale ed elegante in corso di rinnovamento. Bello il nuovo Pappare’ con l’apostrofo in via dei Giudei 2.
BOLOGNA E DINTORNI
Sapori del Sol Levante da Seijo (via Andrea Costa 63/2), elegante ristorante giapponese con la sua classica proposta di sushi, nigiri, sashimi, maki, udon, tempura e teriyaki, e allo Yuzuya (via Nicolò Dall’Arca 1), ristorante al femminile dove la tradizione culinaria nipponica è meno standardizzata e quasi casalinga, con in più la possibilità del take away, mentre per una conclusione dolce la scelta può basculare tra la Pasticceria La Borbonica (via Riva di Reno 110) o la gelateria artigianale Tasta (via San Felice 4).
ANTEPRIMA: COSA BOLLE IN PENTOLA, DAL CAR RESTAURANT ALLA BOTTEGA DEI PORTICI IN PIAZZA RAVEGNANA
Ma non finisce certo qui: il “vulcano” Bologna, infatti, è sul punto di eruttare tantissime altre, golose, novità. E’ prevista per fine settembre l’inaugurazione di Adesso Pasta (via IV Novembre 12), il car restaurant pastasciuttaro che Francesco Mafaro ha creato nel vecchio negozio di tessuti di Pasquini, e per inizio ottobre aprirà i battenti L’Amo Fishbar (via del Pratello 58), specializzato in deliziosi cartoccetti di pesce fritto rigorosamente italiano, in attesa, ovviamente, che in piazza di Porta Ravegnana, nell’eclettico palazzo opera di Melchiorre Bega, apra i battenti la nuova succursale della Bottega dei Portici, tre piani con ristorante di pasta fresca e sfoglina a vista, fashion corner, spazio per concerti di musica classica e vista impagabile sulle Due Torri: il taglio del nastro è previsto per la primavera del 2017.