Bologna in “pellicola”: Archivio fotografico Paolo Ferrari

archivio-ferrari_federico_fellini-in-stazioneDal 2015 Genus Bononiae. Musei nella Città ha avviato il progetto di acquisizione, archiviazione, conservazione e valorizzazione in formato digitale del prezioso materiale fotografico del fotoreporter bolognese Paolo Ferrari.
L’archivio fotografico Paolo Ferrari conta circa 1 milione di negativi 35 mm in bianco e nero, circa 400 mila diapositive e negativi a colori e oltre 1 milione di immagini digitali. Questo patrimonio di grande valore storico, artistico e culturale, comprende il lavoro di cinquant’anni di carriera–dall’inizio degli anni Settanta al 2008 circa – durante i quali sono stati raccontati gli eventi principali della città di Bologna e provincia, ma anche reportage realizzati su tutto il territorio nazionale e all’estero.
L’intervento di salvaguardia del materiale fotografico è fondamentale per scongiurare il progressivo deterioramento dei supporti materiali e per conservare un nucleo fotografico unico, fortemente significativo dell’identità del territorio emiliano.

“L’acquisizione dell’archivio fotografico Paolo Ferrari rappresenta un ulteriore arricchimento per le nostre collezioni e si aggiunge ai Fondi Fotografici già in possesso della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, dal Fondo Brighetti al Fondo Poppi– dichiara Fabio Roversi Monaco, Presidente di Genus Bononiae – Il progetto di archiviazione digitale vuole raccontare pagine importanti di cronaca e di storia della nostra città, valorizzandone attraverso immagini di rara suggestione l’identità culturale, storico e sociale di Bologna.”

Paolo Ferrari mostra attraverso i suoi scatti la cronaca dell’Italia in un periodo di forte tensione sociale e politica, dove Bologna è stata protagonista di rappresaglie, stragi e agitazioni sociali . Dagli anni di piombo dei terroristi, all’uccisione dello studente Francesco Lorusso, dalla strage di Bologna del 2 agosto 1980, alle stragi della Uno Bianca, fino all’ omicidio del giuslavorista Marco Biagi.
Oltre alle foto di cronaca, Paolo Ferrari documenta con cura e passione la vita di grandi personaggi divenuti famosi a livello nazionale e internazionale, sia nelle loro manifestazioni pubbliche, sia nel loro privato, affiancandoli nella vita di tutti giorni.

Anche se non conosciuto direttamente, il fotoreporter ha documentato con le sue foto il famoso studio di via Fondazza a Bologna di Giorgio Morandi e la sua tenuta in campagna, osservando quegli ambienti che hanno dato vita a innumerevoli opere del pittore, cogliendone la poetica e la vena artistica.
La passione per la musica jazz lo portava a seguire i complessi musicali, come la storica Dr. Dixie Jazz Band, fino ad incontrare Pupi Avati, per cui lavorò come fotografo di scena durante le riprese di uno dei suoi primi film, dal titolo Thomas degli indemoniati.

Progetto Archivio Fotografico Paolo Ferrari

Il progetto di archiviazione digitale promosso da Genus Bononiae prevede la selezione puntuale di oltre un milione di negativi e diapositive, trasmessi in formato digitale in alta risoluzione, archiviando ogni singolo file selezionato in metadati suddivisi per nome, anno e avvenimento, realizzando il primo Database digitale fotografico della città di Bologna.
Stesso procedimento di selezione ed archiviazione è stato seguito per le immagini già presenti in forma digitale, (immagini realizzate tra il 2000 ed il 2008).
L’archivio è stato donato dallo stesso fotografo Paolo Ferrari, desideroso di conservare e valorizzare il suo lavoro e testimoniare il suo attaccamento alla città di Bologna, utilizzando la fotografia come mezzo per raccontarne la storia.

I criteri di ordinamento di questi materiali da analogici a nuovi file digitalizzati, hanno reso necessaria un’attività parallela di schedatura ed indicizzazione con una selezione tematica e qualitativa.
L’archivio fotografico Paolo Ferrari è diviso in categorie che comprendono:
personaggi celebri bolognesi, italiani ed internazionali ritratti in privato o in occasione di eventi pubblici (artisti – con particolare attenzione alla vita e alle opere di Giorgio Morandi, sportivi, musicisti, politici, papi, intellettuali, attori, registi, ecc.);
cronaca nera e giudiziaria (Stragi bolognesi – 2 Agosto, Italicus, delitti del DAMS, delitto Ruffilli, processo di Ustica, disastri ambientali, incidenti ferroviari e stradali, scene del crimine e di omicidi, ecc.);
• reportage sul territorio nazionale (terremoto dell’Irpinia, ricerche della baronessa Rothschild, terremoto di Assisi);
politica (congresso socialista Craxi, congresso radicale, campagne elettorali, indagini sulla sparizione di Don Dossetti e Don Pessina dopo la Liberazione, ecc.)
• eventi e manifestazioni culturali, sportive e musicali (rassegne jazz internazionali fin dai primi anni Sessanta, inaugurazioni di mostre d’arte, ArteFiera, Virtus Bologna e Bologna calcio);
• momenti della vita universitaria (IX centenario dell’Università di Bologna, cerimonie di conferimento delle lauree Honoris Causa, manifestazioni studentesche, ecc.)
riprese aeree della città di Bologna e di altre città italiane;
• ricorrenze e festività religiose legate alle tradizioni popolari, ma anche alla cultura cristiana ed ebraica;
servizi fotografici per il settimanale Famiglia Cristiana sui temi dell’arte, della religione, dell’ambiente e del turismo in tutto il territorio nazionale.
Questo materiale, soltanto in minima parte divulgato dall’autore in pubblicazioni specializzate, rimane in gran parte inedito, costituendo una preziosa risorsa per quanti vorranno ricostruire attraverso le sue immagini momenti della storia bolognese ed italiana.

Sino ad oggi sono state selezionate, scansionate, catalogate e archiviate circa 20.000 immagini tratte dal fondo in pellicola, di queste, 3000 sono state restaurate digitalmente ed inserite nel sito nel formato TIF, consultabili online in www.genusbononiaearchiviofotografico.it, che comprendono prevalentemente immagini in bianco e nero.
Giornalmente il database verrà incrementato con nuove foto, sino a prevedere a regime 30mila immagini restaurate nel sito consultabili e scaricabili, su un totale di circa 150.000 che saranno scansionate ed archiviate oltre alle 30.000 che già sono state selezionate dai file nativi digitali.
Inoltre, attraverso il database non digitalizzato, sarà possibile effettuare ulteriori scansioni su richiesta specifica degli utenti.
A questo lavoro si affiancherà attività di promozione e conoscenza dell’Archivio di Genus Bononiae, attraverso una serie di mostre virtuali su temi che Paolo Ferrari ha affrontato nella sua lunga attività. Queste ‘Gallery’ conterranno approfondimenti tematici, con notizie, dati e testimonianze, che andranno a valorizzare ancor di più le immagini stesse. Infine sarà possibile realizzare mostre fotografiche su materiale cartaceo, supportate da mezzi audiovisivi, per rendere visibile alla città tutta, la capacità di sintesi storica nelle immagini di Paolo Ferrari.

Archivio Fotografico Paolo Ferrari
www.genusbononiaearchiviofotografico.it