Gli Autobus del Jazz tornano a viaggiare per le strade di Bologna: frutto della collaborazione tra Bologna Jazz Festival, BilBOlBul e Tper, e il sostegno del Gruppo Hera, due bus di linea completamente decorati esternamente con la grafica dell’edizione 2016 del Bologna Jazz Festival si muoveranno quotidianamente su percorsi variabili di giorno in giorno, dal mese di settembre sino alla fine della kermesse jazzistica bolognese (il 20 novembre).
Avviata nel 2010 grazie al sostegno di Hera, l’iniziativa degli Autobus del Jazz da allora ha preso un notevole slancio e oggi non è più semplicemente una colorata promozione dell’attività musicale del BJF. Oltre alle livree esterne, dal 2013 i jazz bus sono infatti diventati vere gallerie d’arte viaggianti: al loro interno un allestimento di opere artistiche ispirate ai temi musicali del festival jazz bolognese occupa gli spazi solitamente dedicati alla pubblicità, mentre una colonna sonora jazz accompagna i viaggiatori tra una fermata e l’altra.
Il celebre pittore, illustratore e cineasta Gianluigi Toccafondo ha accettato l’invito a creare una serie di opere originali destinate a essere esposte sui jazz bus. Per il Bologna Jazz Festival è questione di grande orgoglio potersi avvalere di una grafica personalizzata griffata da Toccafondo, che segna un ulteriore passo avanti nella collaborazione con BilBOlBul – Festival Internazionale del Fumetto, altra importante manifestazione bolognese sostenuta da Hera. È proprio grazie all’interessamento e alle proposte di BilBOlBul che il Bologna Jazz Festival ha intensificato il suo rapporto con il disegno, in particolare con l’illustrazione e il fumetto, che tante volte hanno raccontato storie di musicisti e catturato su carta l’atmosfera di questa musica. L’opera di Toccafondo è sembrata ideale in quest’ottica per la capacità delle sue immagini di catturare il senso di movimento e costante mutazione proprio della musica jazz, con una grafica e colori materici che davvero comunicano tutta la fisicità di una performance.
Toccafondo, dopo la grafica dei jazz bus, è già all’opera su un’ulteriore serie di disegni che verranno poi affissi nella bacheche del centro cittadino in collaborazione con Cheap, il festival dedicato alla street poster art. Col suo inconfondibile tratto, Toccafondo ritrarrà i grandi protagonisti dei prossimi concerti del BJF, dai big che si esibiranno nei teatri (Kronos Quartet, Steve Coleman, Paolo Fresu con Uri Caine, i Cookers, la band Aziza) ad alcuni dei numerosi protagonisti delle serate nei jazz club. Rispetto allo scorso anno, quando fu Vanna Vinci a firmare i disegni originali per il BJF, le creazioni grafiche per il BJF 2016 saranno ancor più numerose: non più gli stessi disegni usati per allestire i jazz bus e per le bacheche urbane, bensì due diverse serie di opere.
Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Gruppo Unipol e del main partner Gruppo Hera.
Pittore, illustratore, cineasta, Gianluigi Toccafondo (San Marino, 1965) è un artista a tutto tondo, tra i più noti in Italia, innamorato dell’arte grafica, del cinema e delle rispettive ibridazioni e trasformazioni. I personaggi nei suoi disegni e nei suoi video si trasformano, si allungano, si deformano, i loro corpi si immergono nel colore della scena, dando l’idea di un movimento in divenire, ricco di personalità e passione. «Il mio lavoro nasce all’interno del cinema – spiega Toccafondo – non ho quasi mai disegnato su carta bianca. Parto sempre da un’immagine, spezzoni di film o scene girate da me con l’aiuto di operatori; faccio migliaia di fotografie, stampo su carta o su fotocopie, ci dipingo sopra con colori acrilici, matite o altro e modifico continuamente l’immagine fino a cambiare quasi completamente quella originaria».
Attivo dal 1989, ha realizzato numerosi corti d’animazione, presentati e premiati in festival cinematografici quali Annecy, Clermont-Ferrand e Venezia. Ha creato spot pubblicitari e sigle per clienti quali Sambuca Molinari, Rai e Fandango, è stato aiuto-regista nel film Gomorra di Matteo Garrone e autore dei titoli di testa per il Robin Hood di Ridley Scott. Ha lavorato come illustratore per numerose case editrici (Einaudi, Feltrinelli, Mondadori, Fandango, Logos, Corraini) e ha collaborato con riviste come Linea d’ombra, Lo Straniero e Abitare.
«È importante che due grandi realtà culturali della città come il BJF e BilBOlBul – dichiara Giuseppe Gagliano, direttore centrale relazioni esterne del Gruppo Hera – abbiano consolidato questa collaborazione, che ne mette insieme le esperienze facendole, letteralmente, “girare” per Bologna. Hera è da sempre vicina all’arte e alla cultura ma ancora di più – prosegue Gagliano – a quell’arte e a quella cultura che sanno parlarsi e aprirsi al territorio in cui vivono, incontrando il loro pubblico anche al di là di teatri e musei, in quella vita di tutti i giorni che il bus incarna così bene».