Tutto il Mondo è Teatro: dal 1 al 4 settembre

tutto-il-mondo-e-un-teatrofoto-di-marco-caselli-nirmalUna grande festa di scene, video e incontri con il pubblico intorno alle opere di William Shakespeare

Settembre comincia con uno spettacolo itinerante all’interno di Villa Salina a Castel Maggiore: “Tutto il mondo è un teatro” è il progetto realizzato dall’associazione culturale Tra un atto e l’altro, nell’ambito di bè bolognaestateate 2016 e con il sostegno dell’Unione dei Comuni di Reno e Galliera per celebrare il mito intramontabile di Shakespeare a 400 anni dalla sua morte, in un dialogo costante tra le sue opere, il pubblico, gli attori e gli spazi della villa. Una grande festa composta di scene dalle opere di Shakespeare – Amleto, Enrico VIII, Macbeth, Re Lear, Otello, Sogno di una notte di mezza estate che andrà in scena ogni sera da giovedì 1 a domenica 4 settembre a Villa Salina.

Maurizio Cardillo, Fabrizio Croci, Oscar De Summa, Angela Malfitano, Marco Manchisi, Francesca Mazza e Bruno Stori sono gli attori coinvolti: ognuno di loro ha scelto un frammento dell’opera di Shakespeare e ogni sera lo metterà in scena negli spazi di Villa Salina, andando a comporre un mosaico di brevi opere autonome. Una felice opportunità per vedere tanti attori impegnati in scena dove ognuno di loro si misura con il proprio pensiero e la propria autorialità, in un panorama che sempre più di frequente riduce il numero degli interpreti.

Questo progetto ha anche lo scopo di creare ponti: fra la tradizione e la contemporaneità, tra le comunità del territorio e quelle della città, tra le generazioni e i generi. Impresa felice perché ri-avvicinarsi a Shakespeare, per gli attori, è sempre un ritorno alle origini. Alle motivazioni stesse della nostra scelta di vita. Rileggere Shakespeare oggi. Trasmettere l’emozione delle sue parole, anche ad un pubblico che ha perso – o non ha mai avuto – consuetudine con il rito del teatro. Anche chi non ha mai messo piede a teatro, conosce Amleto o Romeo e Giulietta e qualcosa della loro storia. A 400 anni dalla sua morte, l’Associazione Tra un atto e l’altro vuole riuscire ad essere vicina alla sensibilità del pubblico e nel contempo fedele testimone di un pensiero alto, tramite della complessità dell’arte.

Tra le scene memorabili tratte dalle sue opere apriamo le pagine e le visioni di Enrico VIII, Tempesta, Re Lear, Otello, Amleto, Sogno di una notte di mezza estate. Ogni attore ha scelto un frammento da questi testi e lo mette in scena usando come scenografia gli spazi di Villa Salina andando a comporre un mosaico di brevi opere autonome. In altri degli spazi della Villa saranno inoltre allestite video proiezioni con montaggi di frammenti cinematografici tratte da opere shakespeariane. Il pubblico sarà accolto all’entrata della Villa con un attrice-Prologo, verrà poi portato attraverso gli spazi da guide-figuranti. Il progetto è stato realizzato in prima tappa, nell’ottobre 2015, con molto successo a Villa Beatrice di Argelato, dimora risalente alla seconda metà del 1500, in occasione dell’apertura delle stagioni teatrali dell’Unione dei Comuni di Reno Galliera.

Note degli attori

Legittimo
da Re Lear I, 2
Ho voluto dar voce ad un personaggio minore – personaggio ambiguo e scuro – ed esplorare una dinamica cara a Shakespeare:
il tradimento. Con la menzogna e la sagacia i personaggi “piccoli” si vogliono rifare sui “grandi”. Edmund – come Jago, Re Claudio, Macbeth, Riccardo III etc.- ordisce un torbido inganno per riscattare il suo stato d’ illegittimo nei confronti del fratello onesto e generoso. “Se non avrò la terra per diritto di nascita, l’avrò per astuzia”.
Fabrizio Croci

Emilia
da OTELLO V, 2
Emilia è colei che deve parlare, dire la verità al mondo e a sé stessa. Capisce ora finalmente la sua missione. Questo è il momento in cui si sciolgono i nodi della storia. Otello finalmente uccide Desdemona. Lei finalmente paga il suo destino di vittima. Jago è finalmente smascherato. Ora il ritmo la fa da padrone: accadimenti che si susseguono a distanza ravvicinata e che Shakespeare ha messo in sequenza ad arte. Il pubblico e gli attori sono chiamati a trattenere e rilasciare il respiro in successione con la maglia di percezione acustica che il live electronics tesse.
Angela Malfitano

Ofelia
In principio sono stata destinata ad Ofelia e, da allora, la sua figura mi accompagna, come un’ombra, resta sotto traccia a tanti miei gesti, memoria emotiva, riverbero e calco del mio essere attrice.
Ofelia, come Amleto, perde il padre ma diversamente da lui, non educata alla necessità della vendetta, rivolge contro se stessa l’arma del dolore. Ho sempre immaginato o istintivamente sentito che la radice di questo dolore insanabile proveniva soprattutto dall’aver perso Amleto. Nelle parole di Berkoff e di Muller ho trovato espressione potente di questo dolore e le ho mescolate a quelle di Shakespeare. La immagino esclusa, soverchiata da morti più importanti della sua, dimenticata con un mazzetto di rosmarino tra le mani.
Francesca Mazza

L’inganno
da OTELLO I, 1
Jago è una figura che possiamo incontrare ogni giorno, in ogni posto dove si gestisce del potere, seppur piccolo. Ma la sua maestria è in quel” sembra così affidabile” che rende tutto più facile a lui e terribile per noi. Roderigo si fida di lui, Otello si fida di lui, anche Desdemona si fida di lui. Ma proprio come fatti recenti ci dimostrano, la verifica è necessaria, perché è l’occasione e la noia che rende l’uomo ladro.
Oscar De Summa

Disse il fantasma
da AMLETO I, 4
“Disse il fantasma” è una rivisitazione della scena di “Amleto” in cui il protagonista incontra il fantasma del padre e parla con lui. Nella mia visione passano in secondo piano i temi della giustizia e della vendetta, lasciando spazio al tema della memoria. “Ricordati di me” dice il fantasma del padre ad Amleto: il figlio diventa così prigioniero di una sorta di incantamento della memoria che si ripete all’infinito. La drammaturgia sonora, creata insieme a Franz Brini, contribuisce in modo importante a creare questo sortilegio del ricordo.
Maurizio Cardillo

Atto V scena I – epilogo
da LA TEMPESTA
L’attore più bravo del secolo, costretto dall’apparato teatrale a recitare per mantenere la baracca, non ce la fa più, è stufo e vuole fare dell’altro, ma solo con il sostegno del pubblico può attuare il suo piano di fuga dalla scena.
Bruno Stori

Tutto il mondo è un teatro è un progetto realizzato da Associazione Culturale Tra un atto e l’altro con il sostegno dell’Unione dei Comuni Reno Galliera nell’ambito di bè bolognaestate 2016 il cartellone di attività promosse e coordinate dal Comune di Bologna.

Con Maurizio Cardillo, Fabrizio Croci, Oscar De Summa, Angela Malfitano, Marco Manchisi, Francesca Mazza, Bruno Stori.
Suono Francesco Brini
Video Roberto Passuti
Luci Paolo Falasca
Cura Claudia Manfredi

1 – 4 settembre 2016: ore 20.30 e ore 22.00
Villa Salina via Galliera 2 40013 Castel Maggiore (BO)
Info e prenotazioni 339 5659516

Ingresso:
Intero Euro 10,00
Ridotto dai 14 ai 26 anni e per over 65 Euro 8,00
Ingresso gratuito per persone con disabilità
Sconto gruppo 5 persone (4 pagano il quinto è gratuito).

Tra un atto e l’altro Associazione culturale
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Credits foto: Marco Caselli Nirmal