Martedì 19 luglio 2016 – ore 19.00
Einstein e la dea bendata
A cura di progetto EU H2020 SOCIETY
I grandi scienziati, come Newton, Einstein e Galileo sono tali perché hanno avuto la capacità di vedere oltre le apparenze dell’evento fortuito. Vincenzo Palermo, ricercatore del CNR di Bologna, ci racconterà dei casi di serendipity della ricerca per un aperitivo a base di scienza.
Martedì 19 luglio 2016 – ore 21.00
Happy Diaz / Brani Incolti
Il 18 maggio 1980 moriva Ian Curtis, cantante dei Joy Division. Il secondo album della band, “Closer”, è una delle chiavi di “Happy Diaz” (Arcana 2015), ultimo lavoro di Massimo Palma. Si parte da un lutto musicale per arrivare a un lutto politico: una narrazione originalissima della storia italiana recente. A quindici anni esatti dai fatti di Genova, mescolando fumetto rock e filosofia, l’autore ci parlerà del popolo di manifestanti del G8, una generazione che è stata ammazzata di botte
Mercoledì 20 luglio 2016 – ore 17.00
Festival della complessità
Nell’ambito dell’ultima 2016 tappa del Festival della Complessità, una rete di luoghi e città dove si realizzano incontri divulgativi sui cambiamenti del mondo in cui viviamo. Parleremo con Francesco Varanini, autore di un bel libro: “Macchine per pensare”, che ci aiuterà a capire come l’informatica ha cambiato il nostro modo di lavorare, fare rete e organizzare le imprese
Mercoledì 20 luglio 2016 – ore 21.30
Proiezione di “Il coraggio del Boxel”
di Andrea Pavone Coppola (Ita, 2013, 70′)
I primi veicoli elettrici omologati in Italia, il Boxel e lo Zaway, il treno no-stop, le utilitarie assemblabili in cantina: sono solo alcuni frutti dell’ingegno irrefrenabile dell’inventore e costruttore Paolo Pasquini, che per tutta la vita ha coltivato il sogno di muoversi e viaggiare senza inquinare. Il regista Andrea Pavone Coppola (presente alla proiezione), pilota della mitica macchina da corsa elettrica P488, racconta l’avventura di questo Archimede tutto bolognese. In collaborazione con IT.A.CÀ – festival del turismo responsabile.
Giovedì 21 luglio 2016 – ore 18.30
I racconti del Leone
A cura di Kinder Wonder
Appuntamento settimanale di promozione della lettura, per garantire ai più giovani l’accesso a libri di alto livello letterario e artistico. A cura di Laura Rizzati.
Giovedì 21 luglio 2016 – ore 21.00
Lapingra (live)
Sunset / a cura di Sfera Cubica e Modernista
The Spectaculis è un concept album composto da 12 tracce ed è il secondo album dei Lapingra. Cantato in diverse lingue ma prevalentemente in inglese, narra con stile surreale, fiabesco e anacronistico la tragica storia d’amore del gladiatore Aci e della sua bella Sandra, una ragazza peruviana misteriosamente sbarcata nella Roma Imperiale del I secolo d.C
Venerdì 22 luglio 2016 – ore 19.30
Dijego live / Major Axis dj / Marco Unzip dj
Serra Elettrica / a cura di Marco Unzip
Major Axis è direttore artistico e founder di Alivelab, l’associazione culturale che si cela dietro la produzione di eventi di musica elettronica. Insieme ad un gruppo affiatato di promoter bolognesi, dona vita ad Habitat e Ombre Lunghe, una serie di appuntamenti di musica elettronica nel cuore di Bologna. Il suo Djset si muove sul limbo sottile che separa Techno e House non disdegnando ritmi spezzati e sonorità sperimentali. Serata in collaborazione con Habitat.
Sabato 23 luglio 2016 – ore 19.30
The Saturday Live Show: Seesaw
3 esperimenti di musica e visioni curate da Moreno Mari, Alice Guastadini e Laura Marongiu che cercano di sviscerare ognuno con la propria sensibilità il rapporto tra umano, organico, naturale e elettronica, macchine e astratto, attraverso beats di varia natura con tendenza a tempi bassi e forma canzone che accompagneranno per similitudini e contrappunti le immagini proposte con il contributo degli artisti visivi Dario Zanasi, Eleonora Gambula e Giulia Mazza.
Domenica 24 luglio
ore 17.00 – MESCLA!
Ritmi dai vari angoli del mondo e del Mediterraneo: afrobeat, bossa, cumbia, reggae, hip hop.
mesclaaa.tumblr.com
ore 20.00 – Persian Pelican (live)
Un progetto di musica folk manipolata geneticamente in cui Andrea Pulcini miscela songwriting americano, indigestioni di cinema iraniano e melodrammi di Douglas Sirk, racconti di carattere onirico e di piccole depravazioni quotidiane.